Capitolo 9, Forse è solo illusione

8 1 0
                                    


Guardo ancora nel punto fisso per immeggermi in fantasie e riflessioni, niente sfugge, ripercorro solo bagni di sangue. Guardi in giro, perché sono tutti soli? O forse non lo sono. Perché devo vedere le persone? Perché mi viene impossibbile realizzare la più piccola delle cose? Perché il silenzio si fa sempre più forte. Sento di nuovo quella sensazione di rifiuto e negazione, e, quando nemmeno la musica può risollevare il morale la situazione è grave. Tanto so come finirà, solo indietro da tutti con lo scopo dell’inutile spettatore che vorrebbe rendersi utile ma non combina mai niente di positivo. Predo i miei ricordi e li butto, cancello ogni pensiero perché ogni strada che ho fatto non ha portato mai nulla di positivo, lontano dalla gioia e dall’amicizia, forse l’affetto per me è solo illusione. Mentre ascolto musica, mentre i miei dolori si accordano alle melodie mi immergo in qualcosa di troppo profondo, dove l’umore cambia e dove il dolore regna. Mentre affogo nel punto fisso penso a quante volte abbia desiderato di morire nel sonno perché sono troppo inutile anche per suicidarmi, penso penso ma ogni tentativo si rivela inutile. Forse la gioia è solo illusione, forse sono condannato ad un loop di solitudine, dove tutto questo si rivelerà irreparabile.
Forse tutto l’affetto è un illusione, l’amicizia, l’amore, sono solo menzogne e traguardi inesistenti ormai, ormai non c’è nessuno di amico e nessuno di speciale, persone alla mercé dell’odio e dell’invidia.
Forse la vita è solo illusione, forse la mia di vita è solo illusione, forse meglio che mi levi di torno, forse la solitudine gira intorno a me, mentre resto solo a riflettere sugli stessi sbagli, non avremo mai una spalla da piangere e una parte di me non la vuole, una parte di me vorrebbe vedere solo il mondo bruciare e vedere le persone gridare di dolore, mentre rimpiangono i loro peccati. Mentre le lacrime mi lavano il viso penso ai cari che mi circondano, penso che il dolore sia una cosa condivisa, ma non voglio condivere così, preferirei avere una persona vera e amica, a costo di subire tutti i suoi dolori. Forse coloro che quando camminano, con passi a ritmo di solitudine e lo sguardo di mille rimpianti pronti ad uscire valgono di più ma sono trascurati dalla società e non hanno qualcuno da volere bene. Forse dobbiamo solo guarire, guarire dai mille coltelli nella nostra schiena, guarire dalle bruciature del passato, guarire da tutto questo schifo, e trovare la vera realtà. Questa voltà non mi distrarrò con YT o altro, non posso prendere in giro me stesso.
Una parte di me vorrebbe trovare la vera amicizia ma un altra vorrebbe solo chiudersi, piangere e non vedere nessuno, forse la prima rappresenta il mio resuduo di gioia, mentre l’altra la tristezza e la rassegnazione, forse dovrei bilanciare, o eliminare tutto. Non è bello essere incompresi e senza qualcuno con cui poter parlare con felicità, con gioia e con fiducia. Il mio viaggio mentale continua, senza volerlo le lacrime scendono e si ripercorrono le parti più brutte della vita, capisco che l’odio del mio animo si sta sviluppando e si nutrirà della mia felicità e voglia di conoscere persone. Cammino nella strada della tristezza, a testa bassa, dove tutto è buio, dove tutto è deserto, dove si sentono solo lamenta, dove si vedono solo lacrime, dove vedo solo quanto sia peggiorato e come finirà, sperando sempre di meno di poter trovare la luce finale con cui uscire da questo mare di malinconia, odio e tristezza verso il mondo, gli altri e me stesso.
Dicono che i dolori ci rendono più forti, ma dai miei errori vedo solo quanto sia inutile, quanto sia fragile, quanto la vita sia solo uno spreco di tempo mai ripagato, dove la gioia scarseggia e scompare per sempre, dove tutti noi vorremmo vedere la morte solo per il gusto di toglierci tutto questo dalle spalle e poter respirare senza piangere o restare svegli a pensare.
Ormai tutto questo è illusione, tutte le strade fatte mi stanno portando a pessimi risultati, e quando vidi spiragli di gioia si sono chiusi subito, non ho mai trovato un vero amico e ormai la mia anima se ne sta a fare una ragione, ormai ho capito che non troverò nessuno e me ne sto facendo una ragione, ma a volte, qualcosa mi sprona ad avere contatti sociali, qualcosa dentro di me che non riesco a sopprimere, forse la mia piccola gioia che cerca aiuto, forse il mio ultimo tentativo per sbloccare tutto, o forse l’inutile speranza di un risultato minimo dopo tanti fallimenti.
Forse è solo illusione, tutti quelli che ho guardato con affetto si sono rivelati falsi, quelli che ho guardato con affetto hanno mostrato il vero lato, ora mi sono stancato, perché dovrebbero credere in me? Perché dovrei trovare amici? Perché non posso piantarla e farmi la ragione che non interesso a nessuno e che già dal mio primo respiro sono stato inutile e senza speranza? Cammino a testa bassa per la solitudine e per non vedere le persone, ho provato ad alzare la testa verso qualcuno ed è stato solo fallimento, solo finte speranze. Anche i miei sogni mi prendono in giro, sogno di amicizie vere, amicizie dove mi sento realizzato, dove realizzo la mai gioia, dove capisco che forse anche io valgo, dove ricevo il calore dell’abbraccio, per poi svegliarmi e realizzare che ormai sarò solo, mentre quei sogni di finta gioia mi perseguiteranno per giorni interi. Ricordo le mie esperienze, la mia timidezza, la mia umiliazione, perché dovrei continuare? Forse questo non sono io, forse lo sono, forse non sono nessuno, non basterà nemmeno una vita per capire tutto questo, paura di andare avanti, paura di vedere il domani, ma devo andare avanti, devo sopportare queste illusioni, questa solitudine, queste convinzioni, ma non riuscirò a resistere per sempre, ma non riesco a disfarmene. Perché solo a dialogare con le persone mi sento male? Perché ormai mi credo che ogni amicizia possibile sia solo inutile e che mi porterà ad una maggiore tristezza? Ormai mi restano solo la musica e quella mia piccola forza interiore, che non mi regala vera gioia da molto.
Ogni passo che faccio si rivela sempre inutile, ho paura di andare avanti ma sono anche curioso, non vorrei arrendermi ma non ho altra scelta, nessuno mi conosce ma vorrei che qualcuno lo facesse, per ora resto solo nei miei viaggi mentali e nei sogni che non si realizzeranno mai, resto solo nella speranza che la mia anima o trovi l’amicizia o rifiuti ogni rapporto sociale tanto come odio certe persone. So che non ci sarà niente per me, ma ho ancora poca speranza, forse non è ancora finita, forse tutto finirà e chissà, avrò un problema in meno, una voce, che mi dirà che tutto è finito, qualcosa nel viale buoi, qualcosa chiamata gioia di vivere, qualcosa chiamata verità, qualcosa nel viale che mi dia di nuovo la speranza di vivere e credere nelle persone, qualcosa nella via che mi regali belle esperienze, ma questi sicuramente saranno solo sogni, cercherò di trovare quella voce angelica che mi dice che tutto è finito, quella voce di un amico, quella voce che non vedrò mai.

Diario del dolore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora