CAPITOLO 4. Ora i miei occhi sono diversi

14 1 0
                                    

Ed eccomi qui, nel mio letto, esposto all'aria inquinata, dal respiro di tutte le persone, ogni individuo, un problema in più per il mondo. Perchè Dio non ci ha creato buoni? O forse la forza molto esistente di satana ha condizionato l'animo? Ho capito che Dio non esiste, solo qualcosa per autoimponersi di essere brave persone e tutte quelle stronzate. Mi dicevano che siamo uguali, fratelli e che chi dobbiamo volere bene, ora vorrei dire alle catechiste:"Se siamo fratelli perchè ci odiamo così tanto, perchè invidiamo i raggi di sole altrui?" Ma ora voglio solo stare nel mio letto, guardare il mondo passare e rendermi conto della mia inutilità, della mia solitudione. Ho mai chiesto troppo? Un mondo buono è troppo? Un mondo senza qualcuno che fa finta di essere tuo amico è molto? Un mondo che funzioni è molto? Mi accontenterei di un gruppo di brave persone, ma dove le trovo, basta fare un passo e trovo la putrefazione umana: donne e uomini di poca fedeltà, che continuano a farsi guerra inutilmente peggio dei periodi medievali, continuano a marcire e diventare sempre di più una malattia, più bravi solo a fare finta di essere ciò che non saranno mai. Sono loro la causa di questo? Come è potuto accadere questo decesso umano, perchè quando vedo le persone provo odio, perchè devo essere io vittima di questo, perchè sono emarginato ed inutile come una forchetta nel brodo? Diversi anni hanno aperto i miei occhi, passando da guardare tutti con sorriso ad odiare tutti e tutto, visto che ogni volta oltre queste pareti ho ricevuto delusioni, anche da coloro che credevo fratelli. Non c'è cosa peggiore, che, perdere una persona a cui dato anima ed affetto, disponibilità e aiuto, come ricompensa odio e altro odio immeritato, scaturito solamente dalla fiamma dell'invidia e della putrefazione umana. Mi rivolgo a te, che vivi la tua vita, convinto di avere il coltello dal manico, ti prego di tornare com'eri o come io pensavo fossi, perchè se continui così non avrò pietà delle tue bugie e del tuo odio, ho già versato quelle lacrime di dolore, ora, ogni cosa orribile la vedo scontata. Caro amico, non so cosa ti sia preso, ti ho visto quando hai superato quell'ingresso, tutti ti sfottevano tranne io, sai cosa abbiamo fatto e il rapporto, vero o finto che fosse per te, sai cosa abbiamo passato, sai come ti hanno trattato... Come sei riuscito ad unirti alla loro fazione in rovina, come sei riuscito a diventare come loro? Come sei riuscito a cambiare te stesso? Come sei riuscito a cadere così in basso? Come hai fatto a cancellare ogni nostro rapporto? Come hai fatto a farmi capire che devo tenere sempre tenere alzate queste mura di odio? Ti maledico, ma ti ringrazio, perchè saresti stata solo una cosa di passaggio ugualmente; prima di lasciarti però ancora devo decidere il tuo destino con me, so che: sei puramente malvagio, so cosa vorreste farmi, so le vostre carte e come le giocate, so ogni vostro attacco, in piccoli gesti ma cattivi, con lo scopo di allontanare qualcuno che consideravate migliore, visto che ragionate male e da imbecilli. Non voglio fare la vittima, anche se lo sono, voglio solo liberare per l'ultima volta questo peso che si è sgonfiato di molto, anche se dovrò ripetere quanto sono cambiato e quanto ho capito il vostro odio. Rimango ora qui, in questo tunnel senza gioia e senza fine, in cui voi gioite se cado e se mi faccio male, ma io continuo a passare queste cicatrici, passare ogni rimpianto e ogni causa vostra, perchè giuro, fino alla mia morte, che la pagherete. L'unica cosa che apprezzo di voi è la vostra falsità nel fare i finti amici, se essa fosse una materia potreste già laurearvi, piccole facce di ca***, che pensate solo a non fare niente e odiare, voi che quando dovete usufruire di me lo fate come se fossimo amici, voi che mi sminuite quando io potrei tirare tutto quello che ho e umiliarvi, visto che ogni vostro passo è qualcosa da essere deriso. Non dimenticherò le vostre facce, presuntuose e amiche con gli scarti come voi, ovvio, che abbiate tanti amici, tutti quanti siete uguali, con la maschera pronta da tenere, ma ricordati fratello che puoi essere furbo quanto vuoi ma la maschera non puoi saldartela. Fratello, è inutile che tu ti professi cristiano e che te la prenda del mio ateismo se poi per quanto sei malvagio merito più io il paradiso. Fratello, sii fortunato e ringrazia il tuo inutile Dio perchè se fossi stato una persona vendicativa ti avrei fatto soffrire come tutti i tuoi compaesani buffoni. Sinceramente, devo ammettere che è meglio una vita da solo come un cane che una vita come voi, piena di amici che sono tali solo perchè fanno schifo insieme.

I vostri recettori tattili del vostro insignificante apparato tegumentario riescono a percepire questo calore? Esso è la mia rabbia e voglia di giustizia, che un giorno brucierà ogni vostra aspettativa verso di me, un giorno il calore di mille uomini vittime come me, brucerà l'anima di 3000 dei vostri uomini. Ammetto che sembriamo uguali noi, ma siamo due fazioni a parte, è stupido che gli uomini, animali inteliggenti debbano separarsi, ma questo è causa vostra. È inutile che mi facciate notare e polemicare ogni cosa in cui potete mettere la vostra marcia bocca, se poi, se la fa un vostro simile non gli dite niente, è inutile, questa guerra.

Non voglio il vostro rispetto, mi friggo delle patate con esso, anche se non saranno buoni per colpa di esso, non voglio il vostro affetto da traditori e finti uomini d'onore, l'unica cosa che voglio è che voi paghiate per ogni vostra parola, per ogni vostro gesto...

FINE

Diario del dolore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora