<Oh Kyra, hai visto cosa ci hanno fatto quelle stupide? Non posso credere che delle insulse cameriere mi umilino in tal modo!> si lamentò Imogene cercando nell’immenso castello la camera del principe Blake. <Beh, almeno abbiamo raggiunto il nostro scopo: nessuna delle tre potrà partecipare al ballo; e di questo sono davvero soddisfatta; non sarei mai riuscita a godermi il ballo con quella Mae in giro> disse Kyra tagliando la strada a Imogene. <Già, soprattutto se era presente Daphne. Ora però dobbiamo portare a termine il nostro piano!> disse Imogene alzando lo sguardo e trovando la camera che tanto stava cercando. <Si và in scena!> commentò vanitosa Kyra.
<Blake.. sei qui?> disse Imogene singhiozzando fuori la porta, aspettando di essere aperta dal suo “Principe Azzurro.” <Principessa Imogene? Che cosa è successo, perché state piangendo?> chiese il principe aprendo la porta e sorpreso di quella visita. Imogene scoppiò in lacrime abbracciando Blake dicendo:<Daphne! È tutta colpa sua, e delle sue compagne? Mi hanno umiliato, Blake. Io non avevo fatto nulla contro di loro, non ho fatto nulla davvero, ed improvvisamente quelle tre servette mi hanno lanciato un secchio d’acqua bagnando me e il mio bellissimo abito. Oh Blake, davvero non le capisco.. Ti prego abbracciami..> Blake era ancora un po’ confuso ma abbracciò la sua amata senza esitazione.. o forse un po’ c’era.. allora chiese:<E voi, principessa, cosa facevate nella stessa sala della servitù? Una principessa di codesta importanza dovrebbe essere solo in un posto: qui al mio fianco> (Non ci credeva neanche lui a quello che aveva appena detto..) Imogene sentendo quelle parole si illuminò in volto e spinse via il principe dicendo:<Oh mio Principe.. È un onore per me poterle rimanere accanto.. Sono la principessa più felice del mondo solo avendo l’opportunità di poterle parlare, non so cosa darei per poterle rimanere accanto.. Oh mio Principe.. Sarei la perfetta compagna se voi..> <Non metto in dubbio le vostre parole principessa Imogene, ma io preferisco godermi la vita giorno, dopo giorno. Perché affrettarsi? Le và se tra due giorni, durante il ballo, annunceremo il nostro.. il nostro fidanzamento?>il principe la interruppe per dire la cosa più stupida del mondo. “Voleva davvero fidanzarsi ufficialmente con Imogene? Non so come avrei reagito alla notizia..” <Oh ma certo mio illustre Principe. Sono completamente in accordo con voi. Ora vi lascio alla vostra preziosa privacy che ho brutalmente interrotto chiedendo umilmente il vostro perdono> disse Imogene inchinandosi al suo Principe ed uscendo dalla camera. <Sei stata unica, il miglior finto pianto mai sentito.. tu amica mia, sei assolutamente incredibile.> la elogiò Kyra con molta ammirazione. <Oh Kyra, ti prego.. è stato tutto così facile, fin troppo semplice per me. Quello stupido del Principe è nella nostra trappola ormai, e tra due giorni, quando annunceremo il nostro fidanzamento, nessuno ci potrà più separare> disse Imogene vantandosi del successo riscosso dal suo piano. “Chissà quale sarà lo scopo del loro losco piano..” Le due principesse lasciarono il castello buttando via la lettera che non avevano consegnato al Principe. Cosa contenesse quella lettera è ancora un mistero. Intanto il Principe ripensava a ciò che aveva detto, era davvero pronto ed era davvero sicuro di voler annunciare il suo fidanzamento? Mentre passeggiava tormentandosi la mente per la sua camera, si avvicinò alla finestra e notò qualcosa, o meglio qualcuno. Adam stava raccogliendo delle rose nel giardino così pensò di convocarlo per discutere di ciò che lo stava tormentando. <Adam!> urlò il principe dalla finestra. Il ragazzo alzò gli occhi e vedendo il Principe si inchinò subito:<Si vostra altezza. Cosa desiderate?> <Vi prego di raggiungermi nella mia stanza, ho bisogno di essere consigliato riguardo questioni di una certa importanza.> Il povero ragazzo non se lo fece ripetere due volte e lasciò cadere quelle bellissime rose rosse sul manto verde del giardino.
<Vostra altezza> si inchinò Adam quando fu aperto dal principe. <Ti prego Adam, potresti non essere così formale quando siamo solo io e te.. potresti essere come eravamo una volta?> chiese gentilmente Blake. <Sapete benissimo che niente tornerà mai come prima, ed è per questo che non posso soddisfare la vostra richiesta, vostra altezza.> rispose Adam con malinconia. I due giovani, da ragazzini, erano molto amici anche se appartenevano a classi sociali molto differenti: Il Principe di Halas Blake e il poverello Adam. I due ragazzini si incontravano quasi tutti i giorni nel giardino del castello dove giocavano al duello con gli altri due principini: Dylan e Garret. I quattro ragazzini sognavano di combattere per ottenere la mano di una bellissima principessa. (Anche a quei tempi era Imogene, ovviamente, la principessa da conquistare.)Ora, invece, i due giovani avevano perduto quel rapporto che tanto li aveva legati superando le diversità di ogni genere e quasi non si rivolgevano parola; tranne nelle rare occasioni in cui era il principe ad assegnare i compiti da far svolgere alla servitù. <Si, lo so bene..Ti ho convocato qui perché ho bisogno di parlarti della principessa Imogene e del futuro che ho programmato per noi. Ho paura di aver commesso un enorme errore e so che tu puoi consigliarmi.>Il principe era davvero nervoso ed insicuro, situazione molto insolita per un principe. Il giovane Adam lo notò e disse :<Oh Blake.. non dirmi che hai davvero fatto quello che penso? Hai solo 17 anni.. non puoi rovinarti la vita impegnandoti così profondamente con Imogene. E che ne sarà dei tuoi sogni, dei viaggi che volevi fare? Ricordi quando mi dicesti che saremmo scappati da questo posto.. io ci ho provato ma non ci sono mai riuscito perché non avevo il coraggio senza di te. Sei sempre stato tu quello che mi infondeva coraggio, che mi faceva percorrere la via giusta e che mi aiutava se mi cacciavo nei guai; e ora? Questa situazione puoi risolverla solo tu. Prova a chiedere a quel ragazzino coraggioso e spensierato cosa avrebbe fatto; lui ti darà la risposta giusta.> Adam stava per aprire la porta quando Blake disse:<Sapevo che potevo contare su di te. > <Sempre vostra altezza, sempre. Voi sapete già di chi dubitare..> Detto questo Adam andò via lasciando il principe Blake con un sorriso amaro sulle labbra. <Dubitare di Imogene.. e fidarsi di chi?> Adesso il principe si stava tormentando con un’altra domanda alla quale non riusciva a dare alcuna risposta..almeno per il momento!
Salve ragazze! Volevo scusarmi con voi per non aver aggiornato in questi giorni, ma siamo molto vicini al Natale e tra regali e feste non ho avuto tempo di scrivere. Colgo l'occasione per ringraziare tutte le persone che stanno leggendo questa storia e le invito a commentare i capitoli con suggerimenti, critiche o qualsiasi altro. Mi scuso ancora una volta e vi auguro un felice Natale nel caso non riuscissi a pubblicare in questi giorni. Vi ringrazio ancora una volta per tutto e.. ancora un enorme grazie e augurissimi!
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Regina del sole, Regina del mare!
FantasyCome due bambini così diversi posso avere lo stesso destino?