Il viola era proprio il suo colore, le donava moltissimo: la gonna asimmetrica lunga dietro e corta avanti la slanciava ancora di più e dalla vita in su il bianco corpetto a cuore ricamato ed impreziosito dal pizzo viola la fasciava perfettamente; i piedi erano racchiusi in un paio di zeppe non molto alte raffiguranti il tema della galassia. I lunghi capelli biondo miele erano impreziositi da applicazioni viola e sulla testa era posta una corona di rose del medesimo colore. I suoi splendidi occhi color caramello erano incorniciati da un ombretto viola-fucsia ed una linea nera le allungava la forma dell'occhio. <Ehi voi due! Smettetela di fissarmi e cominciate a prepararvi. Non posso arrivare tardi al mio primo ballo!> Mae era assolutamente perfetta e non riuscivo a smettere di guardarla quando Jayla ruppe il silenzio tra di noi: <Mae, sei stupenda.. Ma.. Come va la mano?> era seriamente preoccupata. <Oh meglio! Ho scoperto che come fata, ho alcuni poteri, e uno di questi è quello della guarigione. Incredibile eh? Ma.. ORA DOVETE PREPARARVI! FORZA!> era decisamente emozionata e quasi non iniziò a prepararci lei per riuscire a finire in tempo per l'inizio del ballo. Fortunatamente riuscimmo a prepararci in tempo: Jayla indossava un lungo e leggero abito rosa chiaro impreziosito sul fianco e sulla scollatura a cuore da diamanti e strass; era così semplice eppure così incredibilmente elegante e adatto a lei. Le sue scarpe col tacco bianche erano decorate con delle piccole "ali" che salivano lungo il piede fin sulla caviglia, legate dietro di essa attraverso tre cinturini. I suoi capelli marroni divennero boccoli leggeri e un diadema di diamanti le risplendeva sui ciuffi laterali che le incorniciavano il viso. I suoi occhi color cioccolato erano racchiusi tra le mille sfumature del rosa con dei punti luce bianchi e neri. Anche lei era stupenda, ovviamente. Io, invece, mi sentivo a disagio: non avevo mai indossato qualcosa di simile ne avrei mai pensato di farlo. Indossavo un lungo abito celeste non molto ampio ne molto aderente che lasciava scoperta la schiena, la scollatura a V era decorata con diamanti e strass e lungo tutta la stoffa che costituiva l'abito, erano state ricamate migliaia di paillettes trasparenti che riflettevano la luce facendo brillare l'abito. Le scarpe col tacco che indossavo racchiudevano i piedi ricoprendoli di "squame" argentate e ricoperte di piccoli brillanti. I miei capelli rossi erano mossi come le onde del mare e tra essi spuntava qualche filo di brillanti che apparteneva alla coroncina di zaffiri che avevo sulla testa. I miei occhi color smeraldo erano intensificati dal fucsia, dal blu e dall'azzurro che li contornavano ed erano allungati da una linea nera e decisa. Era davvero giunto il momento. Uscimmo dalla nostra stanza e per i corridoi non c'era anima viva. "Via libera" pensammo e ci dirigemmo alla sala da ballo attraverso una delle due porte secondarie; non volevamo dare troppo nell'occhio e far capire subito ai principi e alle principesse presenti che non sapevamo come comportarci. Nella sala erano presenti tantissime persone, sembrava che stesse per scoppiare a causa delle troppe persone che stava contenendo e cercare di raggiungere il suo centro era un'impresa a dir poco ardua. Mentre cercavo di avvicinarmi al centro della sala, persi di vista le mie amiche ma vidi perfettamente le uniche principesse che avrei preferito non vedere: Imogene e Kyra. Le due ragazze erano davvero bellissime: Imogene indossava un ampissimo vestito fucsia decorato sul corpetto a cuore con un ricamo di diamanti che riprendevano qua e là sulla gonna. I suoi capelli castano chiaro erano raccolti in uno chignon molto elaborato e ricco, racchiuso da bellissime rose rosse e sulla testa portava con sicurezza una bellissima corona d'argento. I suoi occhi verde-grigio risaltavano grazie alla cornice fucsia-viola che aveva sulle palpebre e le sue labbra rosse riprendevano il colore delle rose tra i capelli. Kyra invece indossava un vestito azzurro con il corpetto a cuore completamente ricoperto di diamanti e con la gonna semplice ma di grande effetto. I suoi capelli biondi erano boccoli liberi che le scivolavano sulla schiena ed impreziositi su di un lato da una rosa viola utilizzata come ferma capelli, lei però non indossava alcuna corona. I suoi occhi azzurri risplendevano nella cornice viola-azzurro che aveva sugli occhi e le sue labbra rosee incorniciavano un perfetto sorriso che sfoggiava mentre guardava negli occhi il suo cavaliere. Entrambe stavano ballando e per giunta con principi che conoscevo: Imogene e Blake, Kyra e uno dei ragazzi che avevamo visto la mattina dalla finestra, Garret. Non riuscivo più a sopportare quella scena e, mentendo a me stessa, decisi che dovevo andare a cercare Mae e Jayla. Non era per questo motivo che volevo andare via.. stavo troppo male nel vederli insieme, mi sentivo completamente inutile e fuori luogo, dovevo uscire da quella sala! Voltandomi e facendomi largo tra la folla ammassata e incantata dal ballo, riuscii ad uscire dalla mischia e a respirare un po'. Ma, a quanto pare, la tranquillità non è invitata ai balli.. Una principessa, per così dire.. "A me sembrava tutto tranne una principessa", mi spinse ed io, con il mio grande equilibrio, stavo per cadere e per diventare lo zimbello di tutto il ballo. Le mie speranze di imbucarmi ad un ballo senza essere scoperta stavano svanendo quando qualcosa fermò la mia caduta. Mi voltai e rimasi imprigionata in due occhi verde acqua che mi catturarono. Non so precisamente per quanto tempo rimasi a fissare quei meravigliosi occhi e tutto ciò che li contornava: un viso meraviglioso e perfetto, delle labbra rosee e carnose facevano da cornice al sorriso più dolce che avevo mai visto e che mi avessero mai rivolto e dei corti capelli castano chiaro completavano l'opera d'arte.
<State bene?> la sua voce così dolce e gentile mi fece tornare in me e cercando di formare una frase di senso compito per ringraziarlo dissi:<Oh.. Ehm.. Si.. Certo, grazie.. Cioè, la ringrazio.> completai la frase con un inchino sperando di non sembrare stupida ed impacciata. <Mi presento: sono il principe Dylan del piccolo regno di Pegasus.. Posso avere l'onore di conoscere il vostro nome?> mi chiese sorridendo. Panico! Dovevo risponde ad una domanda che richiedeva una risposta più articola di un semplice SI o NO detto borbottando. <Oh.. Ehm.. Il mio nome è Daphne..> sentivo il viso andarmi a fuoco.. ero davvero in imbarazzo! <Daphne.. Davvero uno splendido nome per un'altrettanto splendida creatura.> Stavo davvero per svenire lì davanti a lui. <Posso chiedervi di concedermi un ballo?> "Ecco ora svengo" pensai, quando mi afferrò la mano e ci addentrammo all'interno della cerchia che si era formata attorno ai danzatori. Eravamo proprio a due passi dal centro della sala, ora divenuta pista da ballo, che mi fermai di colpo. Non avevo mai ballato ad un ballo e non avevo idea di come si ballasse e non volevo assolutamente che quei principi e quelle principesse osservassero tutti i miei movimenti. <Non devi aver paura. Lasciati guidare..> la voce di Dylan mi riportò alla realtà e in un attimo eravamo già al centro della pista mentre tutti ci fissavano. Ascoltai il suo consiglio facendomi guidare da lui e dalla musica dimenticando tutti gli occhi che mi fissavano immaginando di essere solo noi due.. Solo io e Blake.. Cioè, solo io e Dylan.. Purtroppo però quel momento magico terminò quasi immediatamente. La musica cessò e si udì un grido. Mi voltai di scatto e vidi una strana creatura volare sulla sala: Imogene. Era diversa, completamente diversa: indossava un vestito lungo rosso ricoperto di balze di tulle con uno spacco sulla destra che partiva da sotto una rosa nera fatta di tulle posizionata all'altezza della vita e percorreva tutto l'abito. Il corpetto rosso, decorato anch'esso con lo stesso tessuto delle balze, le lasciava scoperta la schiena dalla quale spuntavano due enormi ali rosse e la corona argentata che aveva sul capo, si era trasformata in una corona di rose nere; non riuscivo a credere che fosse davvero lei.
Quella creatura stava per avventarsi su di me quando Dylan si intromise tra noi chinandosi su di me per proteggermi. Imogene volò in alto e nelle sue mani si creò qualcosa che emanava luce e calore: Fuoco. Le altre persone si dispersero ed evacuarono la sala in modo caotico mentre io, Dylan, Mae, Jayla, Kyra e Garret rimanemmo lì immobili e terrorizzati mentre una luce si diffondeva intorno a noi. Mae si era trasformata in una fata e volò sperando di riuscire a far calmare Imogene che, però, interpretò il suo tentativo come una sfida ed iniziò a lanciare quelle sfere infuocate sui festoni che abbellivano la sala da ballo. Kyra scappò via seguita da Garret che però non riuscì nell'impresa: uno dei festoni incendiati si stacco e stava per colpirlo quando una luce bianca si espanse intorno a lui. Delle enormi e bellissime ali bianche riuscirono a proteggere il principe: Jayla! Jayla era un angelo. Indossava un vestito corto bianco con la gonna in tulle ed il corpetto decorato da pietre argentate e diamanti che le lasciava scoperta la schiena per permettere alle ali di fuoriuscire e sulla testa le era posta una corona di rose bianche. Il fuoco si stava espandendo in tutta la sala e il fumo non mi permetteva di respirare, così Dylan mi tirò per un braccio e mi fece uscire. Mae uscì con noi per assicurarsi che stessi bene, effettivamente stavo bene ma desideravo con tutta me stessa rientrare in quella sala ed aiutare Jayla.
Colpi di tosse, Jayla capì che non eravamo usciti tutti, doveva inventarsi qualcosa per spegnere quell'incendio. Non sa ancora bene come riuscì a fare quello che fece, ma così ci salvò: nelle sue mani si creò qualcosa di freddo e brillante, "Ghiaccio" subito pensò! Imogene era circondata dalle fiamme ed era nel suo regno, ma Jayla non si sarebbe arresa facilmente. Scagliò il suo ghiaccio contro l'angelo rosso e vide che le fiamme diminuirono: aveva trovato la sua strategia. Lanciò altri colpi ad Imogene per intrattenerla mentre caricava il suo attacco finale: La Luce del Ghiaccio. Una luce bianca ed abbagliante riempì tutta la sala spegnendo l'incendio e dissolvendo il fumo. Entrambi gli angeli ritornarono normali perché esausti cadendo delicatamente sul pavimento della sala e il principe Garret accorse per aiutare la dolce Jayla; quando l'angelo bianco aprì gli occhi uno splendido sorriso la stava aspettando.
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Regina del sole, Regina del mare!
Viễn tưởngCome due bambini così diversi posso avere lo stesso destino?