#19 - Moving In

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"Ni, per favore mi passeresti il telecomando?" chiedo al mio ragazzo che è seduto accanto a me sul divano, nega con la testa e sogghigna "Ti prego" lo supplico "No petal, tra poco inizia il torneo di golf" "L'ennesimo torneo di golf" lo correggo "Questo è importante, gareggia il giocatore più forte al mondo" nasconde il controller dietro la schiena "Sai dovresti fidanzarti con lui" scoppio a ridere "Oggi ha fatto questo, ieri ha vinto quello, lui mangia così, bla bla bla" imito il suo accento irlandese "Non sei molto brava ad imitarmi" scherza lui. "Uffa Niall" metto il broncio "Possiamo guardare qualcosa di diverso per una volta? Quando guardi il golf è come se non esistessi" "Non è vero piccola" mi da un bacio sulla guancia che schivo velocemente per farlo diventare un bacio vero e proprio, prima casto e poi sempre più passionale. Mi metto a cavalcioni sulle sue gambe, senza mai interrompere il nostro contatto, accarezza la mia schiena da sotto la maglia, con un movimento deciso ribalta la situazione e mi trovo stesa sul divano con il suo corpo sul mio. "Credevo iniziasse il torneo tra poco" lo stuzzico "Al diavolo" dice buttandosi di nuovo sulle mie labbra. Affondo le mani nei suoi capelli e sento la necessità di spogliarmi, la stanza si sta scaldando e non è certo colpa del sole di metà luglio. "Mh, Mh" si schiarisce una voce alle spalle del divano, vicino al corridoio, alzo la schiena di scatto e la mia testa si scontra con il mento di Niall "Cazzo" impreca e si rizza in piedi. "Jeremy, ma non dovevi esser al lavoro?" chiedo al mio coinquilino "Mi hanno cambiato il turno" ride sotto i baffi "Niall" lo saluta con un cenno del capo "Jeremy" ricambia lui, portandosi la mano sulla zona dolorante "Nessun imbarazzo ragazzi non ho visto nulla" continua con quel ghigno divertito "Beh non stavamo facendo nulla" dico io un po' sulla difensiva "Vabbè comunque ora andiamo in camera mia".

"Tieni babe" gli porgo un panno con del ghiaccio all'interno "Mi dispiace, fa molto male?" "No tranquilla è solo una botticina" mi rassicura e si lascia cadere a peso morto sul mio materasso. Mi sdraio accanto a lui e lo guardo rilassarsi, tiene gli occhi chiusi e fa piccoli respiri con la bocca socchiusa, sul naso sono comparse delle piccole lentiggini a causa del sole e i capelli, più chiari del solito, sono tutti arruffati. "Stavo pensando che forse potresti prendere alcune delle tue cose e portarle da me" interrompe i miei pensieri "Come?" domando stupita "Mi stai chiedendo di venire a vivere da te?" "Si, forse..." sorride e finalmente si volta verso di me, guardandomi fissa negli occhi "Lo stai dicendo solo per quello che è appena successo?" "No... beh, anche... ma è un po' che stavo pensando di chiedertelo" "E tu credi che siamo pronti a farlo?" "Ormai stiamo insieme da cinque mesi e se devo esser sincero mi piace l'idea di poter tornare a casa dal lavoro e trovarti lì, senza dover incastrare i nostri impegni per poterci vedere soltanto mezza serata" "Anche a me piace... ma... ci posso pensare?" "Certo piccola" mi accarezza la guancia.

1 settimana dopo

"Niall" lo chiamo entrando nel suo appartamento, nessuna risposta "Niall" chiamo di nuovo, eppure è in casa, mi ha aperto lui la porta "Babe" dico di nuovo appendendo la mia borsa sull'appendiabiti. Cammino fino alla cucina e lo trovo seduto di spalle sullo sgabello "No... no, questi non erano gli accordi Mark..." sta parlando al telefono "Certo che ti ho ascoltato... e questo non è quello che avevi detto" si sta innervosendo. Mi avvicino lentamente e lo abbraccio da dietro, poggiando il mio petto alla sua schiena e intrecciando le braccia sul suo addome. Sobbalza leggermente per la sorpresa e poi si volta leggermente per guardarmi in viso, poggiato sulla sua spalla, "Hey" sussurra, sorrido. "Davvero Mark, risolvi questa cosa..." silenzio "No! No! Non permetterò all'etichetta di ritirare i titoli di quella canzone" silenzio "Aspetto una tua chiamata, ciao" attacca. "Tutto ok?" domando allora "Problemi con la casa discografica" poggia il telefono sul grosso ripiano in marmo e poi afferra le mie braccia, ancora intrecciate sul suo petto, le apre e velocemente si gira sullo sgabello, ritrovandosi con le gambe tra le mie "Ciao amore" mi da un bacio a stampo "Ciao" gli accarezzo i capelli arruffati. "Vuoi parlarne?" domando dopo qualche minuto di silenzio, scuote la testa "Non voglio pensarci ora, son solo contento che tu sia qui" "A proposito di questo..." inizio "Che c'è?" mi guarda con un'espressione preoccupata "È per la mia proposta di vivere qui? È un passo importante lo so, se non sei pronta lo capisco..." abbassa lo sguardo "Sono spaventata Ni, le cose tra noi vanno così bene e ho paura che  tutto cambi..." "Non devi aver paura di questo..." "Ma..." lo interrompo "Ma?" "Quando posso iniziare a portare qui le mie cose?" rido "Davvero?" chiede stupito alzandosi dallo sgabello, annuisco "Davvero amore!" mi solleva da terra e mi bacia "Grazie, grazie, grazie" sussurra tra un bacio e l'altro.

" lo interrompo "Ma?" "Quando posso iniziare a portare qui le mie cose?" rido "Davvero?" chiede stupito alzandosi dallo sgabello, annuisco "Davvero amore!" mi solleva da terra e mi bacia "Grazie, grazie, grazie" sussurra tra un bacio e l'altro

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📍London
@y/i/n: Changes!

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@niallhoran: Two hearts and one home

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@niallhoran: Two hearts and one home.

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@y/i/n: ❤❤❤❤

"E questo era l'ultimo" dico poggiando l'ultimo scatolone sul pavimento del salotto "Non credevo avessi tutta questa roba" si asciuga delle goccioline di sudore sulla fronte "Nemmeno io in realtà, forse dovrei iniziare a spacchettare qualcosa" "Ok piccola, da cosa iniziamo?" mi chiede guardandosi attorno sopraffatto da tutti gli scatoloni, rido "Potrei cominciare ad appendere i miei vestiti nella tua cabina armadio" "Volevi dire la nostra cabina armadio" mi corregge "Già... è tutto così strano Ni" mi avvicino a lui "Lo so piccola, ma ci sono io... siamo insieme" mi rassicura "Grazie per tutto questo" gli dico "Stasera dobbiamo festeggiare il nostro primo giorno nella NOSTRA casa" scandisce bene le ultime parole "Ti amo così tanto Niall" "Anche io (Y/N)... anche io".

Imagine N.H. (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora