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Le stelle brillano nel cielo assieme alla luna,e regnano incontrastate nella notte mentre la città vive nella tarda serata.

In alcuni punti,la luce così pura delle stelle non arriva,lasciando in balia delle tenebre più oscure quel piccolo spazio dove il male vive.

I miei occhi scrutano l'orizzonte mentre mi perdo tra la le luci dei palazzi.Il vento freddo soffia leggero e mi accarezza le braccia scoperte procurandomi la pelle d'oca.

L'unico momento del giorno in cui posso uscire è la notte,e per quanto io adori la pace e la tranquillità di quest'ultima un giorno vorrei poter uscire come una normale ragazza e fare tutto ciò che i miei coetanei fanno.

Non sono mai andata al cinema.
Non sono mai andata ad un festival.
Non ho mai fatto shopping.
Non ho mai avuto amici.

Vivo con mio fratello ed è la cosa più importante per me.Mi ha sempre protetta ed aiutata,e se qualcosa non va,lui è la mia unica consolazione.
L'unica luce in quell'abisso senza fondo.
Non ho mai voluto bene qualcun'altro al di fuori di Tomura.
Ma nonostante questo quando c'è luce c'è sempre oscurità.

Il capo del "league of villans" è proprio lui,mio fratello,e il fatto che ferisca persone innocenti e si trovi in affari loschi non mi fa di certo sentire bene.
Ogni volta che vedo Le sue azioni finire sul telegiornale,il cuore mi si chiude in una morsa dolorosa così come lo stomaco.

Non ho deciso io di passare dalla parte dei villan.
Non ho mai voluto fare del male.

Sospiro sconsolata mentre mi rannicchio in me stessa per cercare un po' di calore e guardo l'orizzonte ancora una volta prima di chiudere gli occhi.

Ho imparato ad accettare la solitudine e questo mio stile di vita...ma vorrei almeno un giorno...almeno un volta...vivere nella libertà delle mie scelte.

Un rumore di passi dietro di me mi risveglia ma continuo ad ammirare il paesaggio dinanzi ai miei occhi.
Sono sempre più vicini e dall'andatura capisco chi è la persona che,a passo felpato,si sta dirigendo verso di me.

Una grossa giacca si posa sulle mie spalle e mi avvolge completamente donandomi un po' di sollievo dal freddo,che man mano diventava sempre più percettibile.

-(t/n) ti prenderai un raffreddore stando qui fuori-
La sua voce mi giunge limpida e dolce all'orecchio e sorrido lievemente quando mi si siede accanto.

-ma adesso avrei freddo tu Tomura-
-sopravviverò sorellina-
Lui è sempre stato freddo e distaccato con tutti ma con me e Black mist è sempre stato calmo e pacato.
Lo vedo nei suoi occhi color cremisi che non avrebbe mai voluto diventare così.

Il suo cuore avrebbe voluto avere una famiglia e vivere ogni giorno della sua vita nella normalità,vivendo nel caloroso abbraccio famigliare.
Lo so...io lo vedo...ma da quando abbiamo perso tutto,il suo cuore  è iniziato a sgretolarsi e adesso ha solo spazio per poche persone.

Mi si stringe il cuore vederlo così.
Mi manca vedere il suo volto sorridente adesso coperto da una maschera.
Mi manca la felicità che avevo da bambina.

Ricordi così lontani e sfocati...che hanno in comune una sola cosa...il sorriso di qualcuno.
Ma appena cerco di ricordare e sfiorare con una mano quei pensieri,essi scompaiono e svaniscono in una nuvola di fumo.

-perché sei qui (t/n)?-
-mi rilasso-
Sospira lasciando andare una piccola risatina che mi fa sorridere.
Si gira completamente verso di me e accarezza dolcemente i miei capelli come si fa con i bambini.

Non ho mai avuto paura del suo potere e mai ne avrò.
Perché sono certe che contro di me non lo userà mai.

-torniamo dentro cretina...non mi ammalerò per colpa tua-
-quanto sei cattivo Tomura-
Lo seguo mentre lentamente ci dirigiamo al bar,passo dopo passo scendiamo le scale e il calore del locale mi riscalda.
La sensazione di caldo mi è sempre piaciuta...come ti avvolge in quel abbraccio stretto e ti riscalda dandoti pace e sollievo.

Black Mist è come sempre dietro al bancone e come un vero bar man pulisce i bicchieri e lava il bancone.
Non mi ricordo quando si sia unito a noi..ma è sempre stata una figura costante e ragionevole nella nostra vita...così come una figura paterna.

Il celestino si siede su una delle tante sedie vicino al bancone mentre io mi dirigo dietro di esso per aiutare il "bar man".
Con una pezza inizio a pulire,anche io,qualsiasi superficie del bar.

L'atmosfera è silenziosa e una strana pace alleggia tra di noi.
Non è insolito che qualche volta ci sia un atmosfera del genere...ma ora....

-shigaraki...-
-mmh...-
-stanno arrivando-

Una semplice conversazione,tre semplice frasi,poche parole.
Sono sempre stata tenuta fuori da questo affari e non ho mai avuto un ruolo attivo in questo genere di cose.
Mi limito a curare i soldati dopo le battaglie e molte volte mi sono ritrovata tra le mani il sangue di qualcuno che non conoscevo e non mai visto...e forse mai vedrò.

Mi limito ad ascoltare ed a restare zitta,passando svariate volte lo traccio su un punto preciso...sporco di una schiazza di alcool.

Sono sempre stata una persona curiosa...e certe volte fin troppo.
Certe volte è così grande che per me è impossibile impedire a me stessa di non andare a fondo.

Porto lo sguardo su Tomura che fissa un punto indefinito della stanza.
-chi sta arrivando Tomura-

Silenzio.
Nessuno dei due è intenzionato a rispondermi e cercano in tutti modi di evitare il mio sguardo...
Io non conto niente quando si parla di affari,io non ne faccio parte,e sotto questo punto di vista non serve che io sappia tutto.

-tomura?-
-persone-
Si limita a questa risposta mentre porta lo sguardo sulla porta principale come se aspettate che li,da un momento all'altro essa si aprisse.

E così fu...


Angolo per me.
Ciao ragazzi,
Questo è il primo capitolo della storia che vi avevo promesso.
Sono veramente felice di poter iniziare un'altra storia insieme a voi e spero che vi piaccia.
Gli aggiornamenti saranno come la storia kurooXreader,quindi penso un giorno si e un giorno no.
Preannuncio che questa storia sarà molto più lunga di quella con kuroo e spero che questo non dia fastidio.
Comunque un forte abbraccio e un bacio.❤️
Ciao.

-Angel

𝕀𝕝 𝕗𝕦𝕠𝕔𝕠 𝕔𝕙𝕖 𝕟𝕠𝕟 𝕓𝕣𝕦𝕔𝕚𝕒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora