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Il cigolare della porta fu accompagnato dal rumore di pochi passi.
Tre figure fanno capitolino nella mia visione e guardo attentamente gli ospiti di quella notte che si fanno avanti silenziosamente.

Un uomo di almeno 40 anni si trova comodamente appoggiato allo stipite della porta mentre tiene con due dita un sigaro.
Il completo violastro-blu fascia perfettamente il suo corpo,facendomi capire che è sicuramente un uomo d'affari.

Davanti a lui,due figure.
La prima è una ragazza,dai capelli dorati raccolti sbadatamente i due crocchie.
I tratti del suo viso sono dolci anche se sgorgo delle leggere occhiaie sotto gli occhi.
Vestita con una normale divisa scolastica ci guarda sorridente e quel sorriso per quanto largo sia lo trovo quasi angosciante e...pazzo.
Capisco che lo è anche lei quando come una bambina giocosa di presenta.

La seconda figura invece è quella di un ragazzo...più di un giovane adulto.
Le sue braccia sono bruciate,ustionate...ma sembra che lui se ne faccia beffa e continui ad andare avanti.
Parte del suo viso e quasi interamente il collo sono nello stesso stato delle braccia ma le parti danneggiate sono tenute insieme a quelle sana da dei anelli metallici.

La sua figura alta e slanciata è imponente...e il suoi occhi color turchese mi affascinano.
La sua espressione è quasi annoiata e il suo sguardo fissa punti indefiniti mentre si presenta.

-al momento mi faccio chiamare Dabi-
La voce roca mi fa rabbrividire e non smetto di ammiralo.
-intendo in tuo vero nome?-
-non lo dico...sono Dabi-

Mi risveglio come da una tran e sento gli animi scaldarsi.Tomura è sempre stato bravo a far innervosire gli altri e innervosirsi per conto suo.

-che bambino bisbetico-
Mormora a denti stretti mentre lo guardo alzarsi e andare verso i due.
Loro sono pronti a rispondere.

-Kurogiri!!-
Lo chiamò e l'uomo,con le sue fessure dorate,capisce immediatamente cosa fare.
Diversi gate si aprono per evitare qualsiasi tentato alla violenza e i tre si trovano immobilizzati mentre le loro mani si trovano i luoghi differenti da dove avevano puntato.

Lo sapevo...il mio cuore batte leggermente più veloce mentre scavalco il liscio bancone di legno.
Ero rimasta tutto il tempo dietro a kurogiri per la mia sicurezza ma adesso...

Sono l'unica in grado di calmare Tomura e senza pensarci due volte mi paro davanti a lui mentre prendo il suo pallido viso tra le mani.

-ti prego calmati-
La mia voce è un sussurro ma vedo che lui la sentita chiara e limpida mentre guardo il suo sguardo color sangue rilassarsi.

Tutti quanti abbassano le mani ma i loro corpi sono sempre tesi,...come lupi sono pronti ad attaccare se necessario.

-hai bisogno di uomini Tomura-
Sussurro ancora una volta abbassando le mani e guardando quell'unico occhio scoperto dalla maschera.
Non voglio prendere parte a tutto questo ma non voglio neanche che mi venga portato via mio fratello come il resto della famiglia.
Il mio cuore ha sofferto abbastanza quando ho visto la vita dei miei genitori e quella della mia sorella maggiore scivolarmi dalle mani...e so che lo stesso vale per Tomura,in cui ho visto il volto coprirsi di lacrime di sofferenza e espressioni di terrore.
Se lo devo aiutare lo aiuterò in qualsiasi modo anche se mi porterà su quella strana che ho tanto paura di incamminare.

Un grugnito soffocato esce dalle sue labbra e si calma rilassando completamente il corpo.
-e va bene...potere restare-
Kurogiri fa un cenno all'uomo appoggiato alla porta che dopo un inchino sparisce lasciandoci da soli.

I due sono sempre in posizione d'attacco e vedo i loro muscoli tesi più di prima.
Tomura si trova ancora alle mie spalle come se volesse proteggermi da loro.

-eh lei chi è?!?!-
La bionda chiede entusiasta mentre mi punta con lo sguardo dorato.
Quando sorride i suoi canini fanno capitolino rendendo il suo riso ancora più intimidatorio.

-è mia sorella....ed è off-limits-
Dietro di me la voce di Tomura si propaga per tutta la stanza e guardo quello che dovrebbe essere Dabi ghignare.

Un silenzio imbarazzante cala tra di noi è l'atmosfera diventa angosciante.
Non mi piace stare con persone che non conosco,visto che non ho mai imparato ad approcciarmi con la gente non so cosa fare.

-(t/n)...fai vedere le stanze ai nostri ospiti-
Mi giro ha guardalo ma vedo il suo sguardo viso sul corvino che ricambia con un sorrisetto malizioso.

Faccio cenno di seguirmi e il mio cuore inizia a battere stranamente più veloce.
Il rumore dei battiti aumenta così tanto che lo sento nelle orecchie e mi sento intimorita dalla loro presenza.

Tra i corridoi del palazzo vengo seguita dai due,uno cammina con un passo sicuro e un andatura lenta,mentre l'altra salterella come fanno le bambine.
Sento i loro sguardi puntati sulla mia figura e cerco di rannicchiarmi il più possibile in me stessa.

-hai paura di noi principessina?-
La voce del corvino mi risveglia ancora una volta dai miei pensieri ma non rispondo.
Se faranno parte del gruppo di mio fratello non vorrà per forza dire che dovremo essere amici...giusto?

-che fai non rispondi?-
La risatina di Toga,segue il tutto e la mia bocca resta sempre sibilata.

Quando arriviamo di fronte alle due stanze mi giro verso di loro.
Io non ho paura di loro ma non mi fido,e mai lo farò visto che fidarsi di qualcuno comporta anche essere pugnalati...ed io...io non ho voglia di procurami ferite che non potrò mai curare.

-queste sono le vostre stanze-
Il mio tono è acido e distaccato,e passo dopo passo mi allontano.
Tutta la pressione che avevo accumulato tra gli ultimi avvenimenti la rilascio con un lungo respiro prima di entrare nel locale e trovare kurogiri e tomura parlare animatamente della loro prossima mossa.


Angolo per me.
Ciao a tutti.
Ecco il nuovo capitolo...spero vi piaccia.
Ho voluto aggiornare prima perché avevo già il capitolo pronto e penso che faccia piacere avere qualcosa di nuovo da leggere.
Vi mando un bacio e ci vediamo al prossimo aggiornamento.❤️❤️

-Angel

𝕀𝕝 𝕗𝕦𝕠𝕔𝕠 𝕔𝕙𝕖 𝕟𝕠𝕟 𝕓𝕣𝕦𝕔𝕚𝕒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora