Cicatrici (2)

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Ero distrutta, avevo ucciso... anche se non me ne ero accorta, anche se non lo avevo fatto apposta avevo ucciso...
Una marea di ricordi tornò alla mia mente, non riuscivo nemmeno a ragionare da quanti ne avevo.
《Aurora...》Luh si era rimesso la maglia e mi stava per posare una mano attorno alle spalle per abbracciarmi, ma io mi misi in piedi allontanandolo freddamente.
《Sono venuta a prendere le matite》mi guardai attorno a testa bassa cercandole 《dove sono?》
Luh aveva capito, si alzò e le recuperò da un cassetto porgendomele.
Le presi con mano tremante ringraziandolo ed in fine uscire in silenzio asciugando le lacrime.
La strada fino alla mia stanza mi sembrava infinita, non avevo nemmeno provato a evitare i miei compagni per non farmi vedere così a pezzi, ero come un robot che andava dritto per la sua strada.
《Hey Auro il fumetto ti sta...》Kirishima si fermò, aveva visto che non lo ascoltavo e iniziava a preoccuparsi in modo serio, ma fu evidentemente bloccato da Luh che impedì ai presenti di parlarmi o fermarmi.
《Vi spiego tutto io, ha bisogno di stare sola...》mi lasciarono andare mente si dirigevano nel salotto tutti per parlarne.

Mi ero chiusa in camera da ore, uscire non era contemplato nei miei piani.
Avevo pianto così tanto che le lacrime erano finite, la testa mi scoppiava e gli occhi bruciavano. In quel lungo periodo nessuno venne alla mia porta, sentivo di tanto in tanto la voce di Luh che parlava con gli altri di cosa ci era successo in quel laboratorio, mi era parso di sentire anche Aizawa parlare, che fosse stato chiamato?
"Sono un mostro..." strinsi i pugni fortissimo mentre tratenevo un singhiozzo, ero stesa sul pavimento, avevo giocherellato con le matite fino a poco prima, colorare a caso mi aveva aiutata a non prendere e scappare da li.
Bussarono alla porta, ma non diedi risposta, bussarono di nuovo ma ancora niente, mi sembrava di essere dentro una stanza insonorizzata e vuota.
《FANCULO!》
《Kacchan!!》
《Bro fermo!!!》
La porta si spalancò, erano tutti lì fuori che cercavano di vedere come stavo.
Tirai su col naso mentre una lacrima scendeva sul lato del mio viso, non volevo che mi vedessero quindi tirai la coperta buttandomela addosso.
《Non ci sono...》singhiozzai mentre mi raggomitolavo.
Ho questa caratteristica di non essere in grado di deprimermi troppo a lungo, e che se ci sono persone a cui tengo torno subito me stessa o quasi, cercando di non farli preoccupare sorridendo e ridendo, oppure facendo la stupida come a mio solito.
《Smettila di piangere, fai preoccupare tutti così!》Bakugou mi tolse la coperta di dosso in malomodo.
Il coniglietto di Koda saltellò in camera strusciando il suo nasino contro il mio, lo presi tra le braccia stringendolo delicatamente, era così soffice.
Le ragazze mi si buttarono addosso abbracciandomi, cercavano di trattenere i lacrimoni mentre provavano a sollevarmi di morale con frasi gentili e di conforto, ma fecero scappare il coniglio tra le braccia del padrone-
《Torna ad essere la cretina che sei》Kacchan mi diede una rapida occhiata, sembrava rasserenato dal fatto che non avessi fatto cazzate oltre a distruggere matite e fogli 《sarebbero dovuti morire tutti quei bastardi》strinse i denti uscendo dalla stanza mentre lo diceva a bassa voce seguito da Kirishima, che mi fece un timido sorriso, e da Kaminari che se ne andò e basta.
《Grazie per esservi preoccupati..》sorrisi mentre stringevo le ragazze.
Aizawa sbucò dalla porta, sembrava avesse appena terminato una telefonata.
《Sia te che Luh dovrete andare da uno psicologo per valutare la vostra salute mentale, domani》diede una rapida occhiata sia a me che al ragazzo 《queste cose dovevi dirle subito, avremmo capito la gravità della situazione e avviato delle ricerche più approfondite》
Luh annuì, aveva pianto anche lui, i suoi occhi erano leggermente gonfi e rossi.
Yayurozu mi aiutò ad alzarmi 《ti preparo una tazza di tè vieni》sorrise prendendo anche Luh e portando entrambi di sotto.

La serata passò tra giochi e chiacchiere, stavano facendo tutti il possibile per parlare d'altro, non volevano rattristare ľaria più di quanto già non fosse.
《Avete visto come Bakugou si sia preoccupato per loro?》era stato il ragazzo pieno di braccia a parlare, stava discutendo con Mineta e Asui come li vedevo fare già da un po'.
《Sì, effettivamente è vero》sentì i loro sguardi su di me, mi ero raggomitolata poggiando la testa sulla spalla di Luh. Mi aveva lasciata fare, sapeva che anche se sorridevo dentro stavo morendo.
《Ragazzi, è tardi noi andiamo》molti se ne erano già andati e così fecero anche tutti gli altri meno Deku che stava scrivendo sul suo quaderno e Bakugou che stava cucinando qualcosa per se.
Di quei due mi fidavo, tanto quanto di Luh.
《Perchè non sapevo che avevi un tatuaggio così bello?》mi riferì a Luh tocchignandoli la guancia in modo fastidioso, avevo capito che piangere o parlarne ancora dell'incidente era inutile.
《Era un modo per distinguere i sacerdoti》mi prese la mano che lo importunava bloccandola 《e poi è roba del passato, qui non significa nulla. Dirlo era irrilevante》
《Che lavoro è quello del sacerdote?》la domanda incuriosì anche gli altri due.
《I sacerdoti amministrano le città e controllano che tutto vada per il verso giusto, i più anziani tengono anche dei riti religiosi per il popolo, anche se sanno che non esiste un dio》pensò qualche secondo 《solo i sacerdoti conoscono i mondi che vengono creati attraverso ľimmaginzaione》
I miei occhi brillarono 《che figata!》sorrisi per poi saltellare.
《Voglio vedere meglio il tatuaggio daiiii》feci di tutto per togliergli la maglia e ci riuscì dopo vari tentativi, le faccie di Deku e Bakugou dicevano tutto--- "quella sembra che lo stia per stuprare---" ecco cosa dicevano hahahahahah.
《Ma è solo un serpente nero》Bakugou sbuffò mentre finiva di cucinare, Deku invece osservò la cicatrice, era bianco/rossa e rifletteva la luce quasi come uno specchio sembrava stesse annotando varie cose sui nostri quirk e abilità fisiche, manteneva sempre vivo il suo hobby.
Osservai attentamente il tatuaggio, era ridefinito in ogni minimo dettaglio, sembrava un vero serpente nero.
《Quanto c'è voluto per farlo?》
《Circa una settimana》Luh rise osservando i miei occhi che brillavano, il mio sguardo seguiva ogni rifinitura e colore, ma presto finì sulla cicatrice e il mio entusiasmo si spense mentre ci passavo sopra un dito triste.
《Lascia stare, non è colpa tua》sorrise pattandomi la testa.
《Mh...》
"Va tutto bene" sobbalzai, era di nuovo la voce nella mia testa.
《Io vado a dormire, grazie ancora》sorrisi andandomene e lasciando i tre confusi, avevano visto che mi ero presa male eppure non avevo dato loro nemmeno il tempo di chiedere che mi fosse preso.

LA MIA AVVENTURA IN "MHA"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora