CHAPTER THREE

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"lorè so amiche tue?" una voce familiare, familiarissima, una voce che avevo sentito in tantissimi, troppi, video.

"no mattè, non le conosco" un'altra voce, anch'essa familiare come la prima

"i...i...io sono... gaia e lei.... lei.... è giorgia e voi..voi.... o cazzo voi siete i miei idoli" mi tremava la voce, quei due seduti sotto al murales erano i crookids! le persone che mi hanno fatto ridere  più di qualsiasi altra

"mattè sono fan"

"grazie al cazzo lorè, comunque anche loro hanno delle orecchie"

"scusatelo ragazze, l'ho sempre detto che era irascibile"

io non riuscivo più a parlare

"tu, tu devi essere gaia,  giusto?" disse Lorenzo, io annuì in un modo quasi inavvertibile con la nuca, ma sono sicura che lui lo capì

"tu invece giorgia, vero?" giorgia stava per crollare a terra dall' euforia ma non lo fece e anche lei annuì

"NOI SIAMO I CROOKIDS" dissero all'unisono "ma credo che sappiate già chi siamo"

"certo, ehm, in realtà noi sappiamo quasi tutto di voi, ma non immaginavamo di potervi incontrare qui"

"eppure, eccoci!" cinguettò matteo, quasi come se ci stesse aspettando da una vita

"sapete, oggi è il suo compleanno e siamo venute qui per poter vedere il vostro murales" giorgia puntò l'indice verso di me

"...ma vedervi dal vivo è ancora meglio!" dissi prontamente io, come se già non fosse chiaro

"davvero è il tuo compleanno?" disse matteo, annuii come la prima volta, inavvertibilmente per l'emozione

"beh allora dobbiamo festeggiare, andiamo a comprare una torta?" cosa? lorenzo paggi ci aveva chiesto se andavamo a fare cosa? un festeggiamento per me? o merda. stavo svenendo. cazzo.

"allora?" questa volta era matteo a chiedere il consenso a giorgia, lei anche annuì

"allora andiamo" disse Lorenzo, fissandomi.

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