Capitolo 12

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-CAZZO- urlo Cristian cioe almeno credo che fosse stato lui visto che non ci stavo capendo niente ero in un mondo tutto mio cioè mio e di Diego
Sentii qualcuno tirarmi indietro e abbracciarmi e Diego avventarsi su di me spingendo, quello che credo fosse Martin, e stringermi a se ringhiando contro il mio amico -LUI È MIO-
Restammo tutti in silenzio per quella che sembro un eternità
-Me lo spiegate giuro non ho capito- dopo che Mattia fece il suo intervento Diego si staccò da me come se si fosse risvegliato e scappo uscendo di casa e io corsi in camera mia chiudendomi dentro non facendo entrare nessuno -Cazzo...-
*Sono sconvolto quanto te*
 

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Erano passate  ore da quando Diego era corso via da qui o meglio da me e io cominciavo a sentirmi male cioè più che altro vuoto non so spiegare cosa avevo ma è come se qualcuno ti risucchiasse via tutte le belle emozioni per lasciare quelle brutte mi veniva anche da piangere ma mi rifiutavo di farlo cioè non posso piangere solo perché il mio Alfa mi ha abbandonato dopo aver scoperto il nostro legame e soprattutto non posso piangere perché l'Alfa in questione è la persona che più mi odia al mondo non posso piangere ma vorrei tanto.
-Noah ti prego fammi entrare te lo scongiuro- era mia sorella era fuori dalla mia porta da ore -NO- dissi con voce tremante -CAZZO NOAH APRI QUESTA MALEDETTISSIMA PORTA ORA.- questo invece era Martin -VATTENE NON VOGLIO PARLARE CON TE- non avevo le forse per discutere con lui non ora  sentii dei passi scendere le scale - Fratellino siamo rimasti solo io e Cris poi per favore farci entrare- ci pensai un attimo ma poi mi trascinai fino alla porta e la aprii -Oh tesoro finalmente- si inginocchiarono difronte a me e mi strinsero forte mi sentii un po' meglio ma comunque vuoto -St~sto m~male- -Calmo non è niente passerà- -È normale quando stai molto tempo lontano dal tuo Alfa la tristezza prende io spavento ti senti vuoto è triste come se ti mancasse qualcosa è successo anche a me quando Samuel una volta se ne è andato per un giorno perché aveva da fare però la stessa cosa succede anche a loro e visto che ormai siete legati sentite le stesse emozioni- mi spiego  Cris ma non mi interessava volevo solo che smettesse di fare così male -Gea mi viene da vomitare non mi sento bene ti prego fallo smettere ti scongiuro non ce la faccio più aiutami- -Se solo potessi lo farei ma non posso ti serve quel deficiente per stare meglio- vidi Cristian uscire dalla mia camera per urlare -SAMUEL VAI A CERCARE DIEGO E PORTALO QUI CORRI- sentii sbattere la porta del ingresso poi vidi Cristian e Gea prendermi in braccio e posarmi sul letto.
Il dolore aumentava era sfiancante

Pov. Diego

Sono scappato via non ci potevo credere non poteva essere vero non lui
Erano cominciati i dolori da più di un ora ma continuavo a correre però mi sentivo male così mi stesi sul erba sperando che il dolore diminuisse ma peggiorava mi sentivo morire
Dopo poco sentii dei passi riconoscevo l'odore era Samuel -Samu fallo smettere fa male- -È colpa tua non posso farci niente devi venire con me da Noah se no ti sentirai sempre peggio- stava usando un tono duro e freddo mi faceva sentire una merda più di quanto già non mi sentissi
-Non voglio non posso è...- -Non mi interessa lui sta male e visto che è il tuo Omega devi andare da lui ora.- provai ad alzarmi però il dolore era troppo così mi aiuto per tutto il tragitto rimasi con la testa bassa
Appena arrivati entrammo e mi sentii gli sguardi di tutti a dosso -È di sopra con sua sorella vai- disse Cristian
Entrai nella sua camera e lo vidi rannicchiato sul letto che si contorceva dal dolore mi avvicinai Gea si alzò e mi diede uno schiaffo -Prova solo a fargli del male e sei morto GIURO Diego ti uccido- e detto ciò se ne andò
Avvicinai lentamente la mia mano alla sua guancia e lo sentii sospirare al tocco delle due
Mise la sua mano sopra la mia -Abbracciami...ti prego- ero scoccato dalla sua richiesta non me lo aspettavo  -Diego ti scongiuro mi serve ora- allora mi misi sopra al petto di fianco a lui e lo abbraccia mi sentii subito meglio e quello che vedevo anche lui
Ormai si era fatta sera e Noah si era addormentato gli diedi una carezza e mi addormentai anche io.

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