Sudore e sangue

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Lara osservava i ragazzi provare e riprovare i passi, senza sosta, come se ne andasse della loro stessa vita. Ore ed ore in sala prove e in sala registrazione. Sangue e sudore e a volte perfino lacrime.
Non smettevano di lavorare praticamente mai, anche durante le pause per i pasti, discutevano e si confrontavano per migliorarsi ancora di più. Sapeva che dietro quelle meravigliose canzoni e alle coreografie perfette si nascondeva tanto lavoro e dedizione ma non immaginava così tanto!

Era capitato addirittura che provassero fino a notte fonda perché non soddisfatti di loro stessi.Lei assisteva praticamente sempre,si assentava solo quando preparava lei stessa i pasti per i ragazzi. Adorava vedere le loro facce di fronte ai suoi piatti italiani, incuriosite e affamate.
Le avevano detto che solitamente erano i ragazzi ad occuparsi della cena ma  quando erano presi dalle prove per la maggior parte si ordinava da asporto.

I primi 3 giorni passarono così, i ragazzi erano super impegnati nelle prove, avrebbero partecipato ad uno show televisivo e volevano essere perfetti, Lara  li seguiva durante tutta la giornata così orgogliosa di loro.
La terza notte dopo essersi ritirata in camera, lei e Jimin si erano messi a guardare un altro episodio del drama che stavano seguendo,  quando dopo pochi minuti si era accorta che lui era crollato dal sonno. Lo osservò per un pò mentre lo copriva con la coperta, provando tantissima tenerezza per quel ragazzo così dolce e fragile ma allo stesso tempo solare e generoso. L'aveva accolta con tanto calore facendola sentire da subito parte del gruppo.

Non avendo ancora sonno Lara lasciò la camera per dirigersi nella cucina in cerca di qualcosa di fresco da bere. 
Passando nel salone buio quasi urlò notando una sagoma che si stagliava davanti all'enorme vetrata affacciata sulla città. Avvertendo la sua presenza Yoon-gi si voltò lentamente con quel suo fare sornione, a volte sembrava un gatto dagli occhi vigili e attenti, sembrava leggerti dentro mentre ti scrutava in silenzio. Era un tipo di poche parole, Lara non era riuscita ad interagire molto con lui.
-Hai bisogno di qualcosa? -le chiese in inglese scandendo bene le parole.
Lara spiegò che cercava un bicchiere d'acqua e si diresse  verso la cucina.
Sorprendentemente Yoon-gi la seguì.

Rimasero per un pò in silenzio, ai lati opposti dell'isola della cucina, con i loro bicchieri d'acqua stretti tra le mani.

-Sono curioso... -ruppe il silenzio Yoon-gi

-Di cosa?- chiese incuriosita Lara.

-Di te. I ragazzi si sono trattenuti a stento dal riempirti di domande. Ma a parte le informazioni anagrafiche e professionali non hai raccontato molto di te. Sei stata evasiva anche sulla tua età. Sembri molto giovane ma dici di essere più grande di noi. È la verità? -

-Si, non ho il lusso di chiamarvi Oppa. -scherzo Lara

-Ho un'altra curiosità che vorrei placare stasera, no mi correggo vorrei avere una conferma. -disse inchiodandola con il suo sguardo indagatore.

-Chiedi pure, Suga. -

-A casa sono semplicemente Yoon-gi, chiamami così. Posso chiederti chi è il tuo Bias(preferito)? -

Lara divento rossa fino alla punta delle orecchie e si prese un attimo prima di rispondere nel modo in cui si era preparata a quella domanda.

-Non ho un preferito, adoro ognuno di voi! -

Suga rimase in silenzio senza smettere di  guardarla negli occhi.

-Okay.... Credo che tu stia mentendo. Ma non ti costringerò a rispondermi stasera. - così dicendo si allontanò dalla cucina sparendo nel buio oltre la porta.

Lara si sentiva inquieta dopo quello scambio di battute, decise di prendere una sigaretta e sgattaiolare sulla terrazza  del piano inferiore per fumarla.
Il piano inferiore era quello dove si trovavano le sale di prova e di registrazione. Mentre camminava  lungo il corridoio che conduceva alla terrazza,Lara sentì che qualcuno stava ancora allenandosi in una delle sale.

Curiosa, socchiuse leggermente la porta dietro alla quale aveva sentito provenire la musica e vide Taehyung intento a provare i passi del nuovo ballo.
Ora che nessuno la vedeva si concesse di soffermare gli occhi su quella visione celestiale. Il corpo sinuoso si muoveva a ritmo, madido di sudore,la t-shirt attaccata alla pelle, i capelli umidi che incorniciavano il bellissimo viso.
Era incantata, mentre lui faceva ripartire la musica e ricominciava da capo non ancora soddisfatto del risultato. Lei invece lo trovava perfetto. Ad un certo punto Taehyung la notò e le indirizzò uno di quei sorrisetti maliziosi di cui era il maestro indiscusso.
Lara smise di respirare quando lui cominciò ad avvicinarsi a lei e sfiorandole un braccio, con un inglese stentato la invitò ad entrare.
Si sedettero a terra entrambi, con la schiena poggiata al muro. Lara era incredula di essere lì da sola con lui e teneva lo sguardo puntato alle punte delle proprie scarpe.
Taehyung la guardava mentre cercava di riprendere fiato. Era affascinato da questa ragazza, non sapeva se era solo per la novità di avere una donna in casa o se fosse per qualcos'altro.
Raccolse un asciugamano in silenzio ed iniziò ad asciugarsi.

-Non riesci a dormire?Jimin russa?-chiese improvvisamente.

-No, non russa, stavo uscendo per fumare quando ti ho visto qui. Adesso vado e poi rientro in camera. -rispose lei agitata.

-Uhm...allora io salgo a fare una doccia. -

-Okay. - riuscì a dire prima di svignarsela.

Quella notte, Lara, ripensò a Tae.. Ogni volta che chiudeva gli occhi la visione del suo corpo intento nel ballo prendeva forma. Sospirò frustrata, Jimin si rigirò nel suo letto facendola vergognare dei suoi pensieri, cercò di darsi un freno inutilmente e continuò ad avere la mente piena di lui fino al momento in cui si addormentò.


L'ultima voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora