Una nuova avventura

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Quella mattina Lara salì in auto pervasa da un senso di eccitazione. Non vedeva l'ora di scoprire l'isola di Daecheong.Quella notte non aveva praticamente chiuso occhio, un pò per il viaggio ma soprattutto per le parole di Taehyung. Possibile che non era stata capace di nascondere la sua attrazione nei suoi confronti? Era così ovvia? Indossò gli occhiali da sole per nascondere le occhiaie e qualsiasi altra cosa potesse trasparire dai suoi occhi.

Taehyung e J-hope furono gli ultimi a salire in auto. Tae sperava di sedersi  vicino a Lara ma quel posto era stato occupato già da Jungkook, aveva perso troppo tempo nel prepararsi.
Decise di occupare il posto di fronte a lei chiedendo a Namjoon di mettersi al centro e lasciargli il finestrino.
La trovava meravigliosa nei morbidi pantaloni grigi della tuta e una semplice T-shirt bianca. I capelli scuri legati in una coda lasciavano scoperto il suo collo roseo, stuzzicando la sua fantasia, con gli occhi accarezzò ogni centimetro del corpo di Lara.Aveva il tipico fisico delle donne mediterranee, con le curve nei posti giusti.Si allungò sul sedile fino a che le sue ginocchia trovarono quelle di lei, costringendola a guardarlo. Tae s'inorgoglí vedendola arrossire, peccato indossasse gli occhiali e non potesse scrutare nei suoi occhi verdi.

Lara cercò di nascondere il disagio che stava provando. Non era facile ignorare il calore che si irradiava in tutto il corpo causato da quel semplice contatto delle ginocchia e dalle occhiate tutt'altro che furtive che Tae le stava volgendo.
Quante volte aveva desiderato che quegli occhi potessero vederla, vederla davvero. Adesso invece pregava che lui spostasse la sua attenzione altrove.

Durante il viaggio i ragazzi sonnecchiarono per quasi tutto il tempo, ancora annebbiati dai fumi dell'alcol tracannato la sera precedente.
Sbarcarono sull'isola all'ora di pranzo. Lara era estasiata dal panorama, avrebbe voluto mettersi subito in modalità esplorazione ma c'era da organizzare il pranzo e definire il programma di quei giorni.
Namjoon le aveva detto che sull'isola avrebbe potuto muoversi abbastanza liberamente e che i ragazzi le avrebbero mostrato un pò i dintorni. A Seoul invece erano costretti ad essere confinati nella loro residenza.

Mentre i ragazzi decidevano come dividere le camere, Lara si avviò in cucina con l'intenzione di provvedere al pranzo. Lo staff aveva rifornito il frigo e la dispensa di ogni ben di Dio. Decise di preparare riso con pollo al curry e verdure saltate per contorno. Dopo poco non le restò che cuocere il riso che purtroppo si trovava troppo in alto per lei.

Tae vide Lara che allungava tutto il corpo nel tentativo di raggiungere il sacchetto di riso. Era buffa mentre cercava di darsi slancio sulle punte dei piedi. Si avvicinò in silenzio con un ghigno disegnato sul volto e premendola intenzionalmente contro la cucina, recuperò il riso sfiorandole la mano protesa. Lara si voltò di scatto trovandosi  imprigionata da Tae che nel frattempo aveva appoggiato entrambe le mani sul piano della cucina.

-Gr..grazie.-riuscí a balbettare.

-Di nulla. -rispose Tae portando il viso vicinissimo al suo, tanto vicino da solleticarla con il suo respiro.

Quel momento di imbarazzo venne interrotto da Jin che entrando in cucina esclamò:
-Che buon profumo! Quando si mangia? -

Il diversivo diede modo a Lara di liberarsi dalle grinfie di Taehyung. Il tutto era durato pochissimi secondi che le erano sembrati eterni, aveva rischiato una sincope. Si mise a cuocere il riso e cercò di trovare un senso al comportamento di Tae di quegli ultimi giorni. La stava mettendo alla prova? Stava giocando con lei? Pensava che il ragazzo dei primi giorni era decisamente più vicino all'idea che si era fatta del vero Taehyung, quello che aveva davanti adesso era V , un bel pacchetto sexy confezionato per le fan. Perché ora si stava comportando così con lei?

Tae apparecchiava la tavola con Jin lanciando ogni tanto qualche occhiata in direzione di Lara che si affaccendava ai fornelli. Era dannatamente compiaciuto dalla reazione che aveva scatenato e allo stesso tempo frustrato per l'interruzione di Jin. Si stava spingendo troppo oltre?
  Nah.. aveva appena cominciato a giocare.

Nonostante l'atmosfera scherzosa, Lara non riuscì a mandar giù quasi nulla. Namjoon cercava di tradurre in inglese per lei i famosi giochi di parole di Jin, che purtroppo avevano senso solo in coreano. Provava a partecipare ai discorsi della tavolata, ad ignorare i brividi che ancora la pervadevano ed il cuore che continuava a martellare furioso nel petto.
Evitava propositivamente il contatto visivo con Tae anche se con la coda dell'occhio lo aveva sorpreso più volte a guardarla. Tae dal suo canto appariva rilassato e scherzava con i compagni.
Nessuno dei due notò di essere osservato attentamente da Yoongi.

Finito di riassettare la cucina Lara si eclissò in quella che sarebbe stata la sua camera per lasciare che i ragazzi tenessero la loro riunione per definire il programma.
La camera era veramente piccola per due letti  ma aveva un bagno personale. La baita in cui si trovavano era meno spaziosa rispetto alla residenza di Seoul, anche il numero di camere era inferiore ed alcuni ragazzi avrebbero diviso la stanza.
Finito di sistemare i suoi bagagli Lara optò per una doccia, ne aveva veramente bisogno. Le temperature si erano decisamente alzate in quegli ultimi giorni.

Jungkook entrò urlando il suo nome nella stanza, Lara si piazzò contro la porta del piccolo bagno alla velocità della luce, porta sprovvista di chiave ovviamente. Gli rispose che li avrebbe raggiunti a minuti. Aspettò che Jungkook finisse di scusarsi e lasciasse la stanza prima di uscire dal bagno e vestirsi velocemente.
I ragazzi l'attendevano per portarla a visitare la spiaggia. Lara si rese conto che erano tutti muniti di zaini e chiese se dovesse portare qualcosa.

-Sei nostra ospite, devi solo portare la tua presenza e goderti il panorama. -rispose prontamente Namjoon.

Fu un pomeriggio magico, la spiaggia era una piccola insenatura tra alture frastagliate ricoperte di rigogliosa vegetazione selvaggia. Era tutto così incontaminato, Lara era esterefatta. Esplorò i dintorni correndo a destra e a manca come una bambina, lasciando spesso indietro i ragazzi che ridevano del suo eccessivo entusiasmo. Si rendeva conto di apparire ridicola ma per lei era tutto nuovo e meraviglioso.

Solo quando il sole cominciò a calare scoprì cosa contenevano gli zaini che si erano portati dietro. Volevano farle una sorpresa e avevano portato tutto l'occorrente per una grigliata in spiaggia.
Prepararono tutto nei minimi dettagli, impedendole di collaborare, dal falò alle coperte che avrebbero messo sulle spalle quando la temperatura sarebbe calata. Avevano pensato a tutto. Lara ne rimase colpita profondamente,era davvero commossa di ricevere tutte quelle attenzioni.

L'ultima voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora