Cap. 27

255 24 6
                                    

MinHo's pov

La ragazza viene portata subito in ospedale dove dalle prime analisi presenta una forte denutrizione e disidratazione, echimosi sparse su tutto il corpo ed un evidente stato di shock, per la sua sicurezza e per permettere ai medici di fare il loro lavoro viene messa sotto sedativi e reidratata. Le infermiere la lavano e la vestono, poi mi è permesso entrare, dovrei interrogarla, ma solo guardandola il mio cuore si stringe. Subito scrivo un messaggio a Hope

- Hobi l'operazione è andata bene, Y/N è in salvo, ma in ospedale sotto sedativi. Ti prego di non venire e di impedire assolutamente a Jimin di venire. Ti avvertirò io quando sarà possibile visitarla.

Non posso garantirti nulla

Siamo appena atterrati e non riesco a vedere Jimin

Sicuramente non vorrà sentire ragioni

Farò il possibile... è così grave la situazione?

- Hobi... io non la conosco e mi si stringe il cuore a guardarla

Non voglio neanche pensare a quello che potreste provare voi o Jimin

Comunque è sotto sedativi, non posso neanche interrogarla.

Spero che Hope riesca a bloccare Jiminssi e le sue amiche, per ora resterò io qui per ogni evenienza. Mi accomodo su di una sedia per cercare un modo comodo per passare la notte. Mi si avvicina uno dei medici chiedendomi le generalità per registrarla, se ci sono parenti da avvertire e altre notizie che purtroppo io non conosco. Gli mostro il distintivo e mi riprometto di chiedere tutto il necessario ai ragazzi, ma non ora. I medici e le infermiere entrano ed escono dalla stanza, è attaccata a delle macchine che la monitorano e che la idratano. Già dopo qualche ora il suo viso ha preso un colore più vivo, era bianca come un lenzuolo quando sono entrato nella stanza dove la tenevano segregata, buia, sporca, neanche gli animali si trattano in questa maniera, non so quale forza l'ha fatta sopravvivere... forse ... ma che vado a pensare. Mentre faccio questi pensieri, un paio di stivaletti neri mi si parano avanti agli occhi, alzo la testa... Cazzo! <Dov'è? Dimmi subito dove si trova!> lo guardo negli occhi, il suo sguardo è quelli di uno che non cederà ad un... non è il caso che tu la veda... <Hai intenzione di dirmi in quale stanza si trova o devo cominciare a piantare grane?> <Jimin... ti prego – io ci provo – non penso che sia il caso che tu la veda in queste condizioni!> mi prende per la giacca e mi guarda dritto negli occhi <MinHo! Dimmi dove si trova!> è deciso, è disperato <Ok! Vieni! Ti porto da lei> assieme andiamo verso la stanza dove Y/N stà riposando. Mi fermo avanti alla porta, il via vai dei medici è finito, è lì, sola, ma per fortuna ora non lo sarà più. <Va da lei e... perdonami se non siamo arrivati prima!> Jimin prima di entrare si volta, mi fa un gran sorriso ed entra, prende una sedia e si accomoda al suo fianco, dai suoi occhi una piccola lacrima sfugge, li lascio al loro "incontro".

Jimin's pov

Ho la mano sulla maniglia della stanza, mi basta spingere, posso vederla, è al di là di questa porta e allora perché sto tremando, perché non riesco ad entrare? Sento una mano stringermi la spalla è l'ispettore <Vai! Ti sta aspettando!> mi da una piccola spinta. Forse è quello che ci voleva per far partire le mie gambe, sono dentro. Lei è lì, in quel letto attaccata a tutte quelle macchine, fili... ma che diavolo le hanno fatto! Sento la rabbia salirmi, le mani si stringono in due pugni talmente stretti che le nocche sono bianche e le lacrime escono senza controllo, faccio un passo, poi un altro, con la coda dell'occhio vedo una sedia, la prendo e l'avvicino al suo letto <Amore sono qui! Non ti lascerò più sola, lo prometto!> so che non può sentirmi ma ho bisogno di dirlo, ho bisogno che lo sappia, voglio farla sentire al sicuro. Le prendo la mano, è così piccola, sorrido è anche più piccola della mia, la stringo per farle sentire il mio calore e la mia presenza, le sistemo i capelli, poi decido di prendere una bacinella con dell'acqua con un asciugamano e di passarlo con delicatezza sul suo bel viso, ha tanti lividi, come hanno potuto usarle tanta violenza, quale mente malata può accanirsi così su di un corpo così piccolo, ancora una volta le lacrime escono ma sono diverse da quelle di prima, queste sono amare come i sensi di colpa che attanagliano il mio cuore, i pensieri si affollano, i sé, i ma fanno a botte nel mio cervello è TUTTA COLPA MIA. Non so per quanto tempo sono rimasto a guardarla, però poi il sonno e la stanchezza hanno preso il sopravvento, mi sono addormentato su questa sedia stringendo la sua mano.

Due giorni dopo

<Ragazzi sono a casa solo per cambiarmi poi vado in ospedale da Y/N! Ragazzi????> vado in cucina ma non trovo nessuno, non sono neanche negli studi, eppure vengo dalla BH e posso giurare che nessuno di loro era in agenzia. Ad ogni modo mi dirigo nella stanza mia e di J-Hope, attaccato alla porta un bigliettino, sul serio? Un biglietto attaccato alla porta? Ma dai! Poteva mandarmi un messaggio sul telefono o telefonarmi. Ma un bigliettino! Mi viene quasi da ridere. Lo prendo e leggo:

Resta a casa.   (ah ah!)

Non andare in ospedale. (ah ah!)

 Noi siamo al distretto con il Detective Lee (ha ha!) --

Hope 😊

Non so a che gioco stiano giocando ma io non cambio i miei programmi, vado da Y/N, il resto non mi interessa. Mi cambio in tutta fretta e scendo nella rimessa a prendere l'auto. Prima di arrivare da Y/N passo a prendere dei fiori, dei dolci, qualunque cosa possa farle piacere, ieri l'hanno svegliata, era ancora confusa dall'anestesia ma vederla sorridermi mi ha riempito il cuore di gioia, probabilmente tra qualche giorno la faranno uscire, devo ricordarmi di chiedere a Hoseok se può dormire con Jin o forse è meglio se lo hyung va a dormire nella mia stanza e noi prendiamo la sua... devo pensarci per bene. Finalmente sono arrivato, subito mi dirigo nella sua stanza, non vedo l'ora di vederla, di parlarle... Ma che diavolo! Faccio cadere tutto a terra e corro verso la stanza che ha la porta aperta, guardo all'interno è vuota... mi si gela il sangue, mi sono assentato 3-4 ore al massimo, che diavolo è successo? Fermo in modo poco delicato la prima infermiera che mi passa vicino, poi un medico, nessuno sa dirmi nulla, poi squilla il telefono

Hope! Che cazzo succede?

Chimmy dove sei?

Sono esattamente dove mi avevi detto di non andare

Che cazzo avete fatto? Dov'è?

Non muoverti. Arrivo!

Dobbiamo parlare!

QUALCOSA DI INASPETTATO pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora