il ballo pt.2

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Vedendo la reazione di Maze, il dio si meravigliò:  per un attimo una ragazza così diretta e sicura di sè si rivelò sensibile e dolce.

Nonostante ciò, lo sguardo di Loki era divertito nel vedere la fanciulla che non riusciva a guardarlo negli occhi.

- Te ne vai prima del buffet? Hai l'onore di bere con il principe di Asgard.. e non ne approfitti? - 

Sentendo quelle parole, la giovane donna, si voltò verso il ragazzo, con aria annoiata e sbuffando, lo liquidò con un finto inchino: 

- Credevo di non avere i modi adatti per parlare con un principe del vostro rango - 

L'Ingannatore non ebbe tempo di controbattere quell'affermazione che venne interrotto da suo padre, Odino, che annunciò l'inizio dell'incoronazione.

Appena terminò il discorso, il principe e la mezzosangue vennero trascinati con veemenza da sei guardie in un angolo del salone, e vennero immediatamente ammanettati.

Lo sguardo di Loki si posò ferocemente sul fratello, che lo guardava dall'altro lato della stanza.

Una volta lasciati dalle guardie, il dio si avvicinò con passo veloce e decisamente arrabbiato verso Thor, che iniziava ad avere paura.

- Non bastavano i bracciali, mio Re?- Le parole colpirono il tonante(1)  zittendo tutti i presenti, facendo scattare le guardie, che stavano per allontanare da lui l'ingannatore, quando lui stesso, con un gesto della mano, fece capire loro di non agire.

Loki, si allontanò lentamente dal fratello, guardando con cattiveria i custodi che lo lasciarono libero di ritornare al suo posto,con la schiena appoggiata ad una colonna in marmo della sala e le braccia conserte, seguito da Maze che lo guardava divertita.

Ella beffarda disse:

- Quanto siete infantili...- 

Il principe si limitò solo a linciarla con lo sguardo, quando la voce solenne di Odino ruppe nuovamente il chiacchiericcio tra gli invitati.

- Che l'incoronazione abbia inizio -

Il maggiore si diresse con aria spavalda e sicura di sè verso suo padre, in piedi davanti al trono, che presto non sarebbe più stato suo.

La veste bianca ricadeva elegantemente in un abito solenne sul Padre degli Dei, tenendo in mano il prezioso scettro, con il quale controllava gli immensi poteri in suo possesso; la benda in oro ornava il paffuto ma regale viso, ed orgoglioso osservava il figlio.

Thor emozionato, ma esternamente regale, si prostrò dinanzi al Dio che lo proclamò:

- Thor, mio legittimo figlio, ti conferisco l'onorevole incarico di sovrano della leggendaria Asgard, regina dei Nove Regni, giuri di portare fedeltà al popolo asgardiano?-

Il dio del tuono, riso0luto rispose fermamente:

- Sì, lo giuro!-

Odino proseguì:

- Sarai disposto a dare la vita per il tuo regno?-

- Lo sono!-

- Ti nomino dunque, Thor dio del Tuono, Re di Asgard!-

Conclusa l'incoronazione, il popolo squarciò il silenzio con un fragoroso applauso, dando inizio al tanto atteso ballo.

Il nuovo re, s'incamminò verso il fratello e la sua compagna, e ridendo si rivolse al dio degli Inganni:

- Di norma ai balli si balla..-

Disse quasi in un sussurro per non farsi sentire dalla dama.

Loki si girò verso Maze, riflettendo un momento.

 Poi sul suo viso si disegnò un sorriso e disse a quest'ultima:

- Mi concederesti l'onore di un ballo?-

La ragazza lanciò uno sguardo intenso, ma allo stesso tempo delicato verso gli occhi glaciali del corvino, spiazzata da quella proposta inaspettata.

- Nella scommessa non si parlava di un ballo!-

Il dio allargò ancora di più il suo sorriso ammiccante:

- Non era ovvio?-

La ragazza lo guardò sempre più sconvolta: Maze non avrebbe accettato nemmeno per sogno, o almeno così credeva.

Per un istante parve che gli occhi gelidi del dio si sciolsero, addolcendo l'anima di entrambi, era come se fossero stati per un momento l'uno nei panni dell'altro; a Maze parve di scongere un velo di tristezza e malinconia nel volto del ragazzo come se si fosse resa conto di quante volte lui sia stato solo e soltanto una delusione per chi gli stava attorno, e di quanta agonia e solitudine lui abbia provato in tutta la sua vita.

E fu proprio quel piccolo dettaglio a farla accettare.


(1): Tonante, epiteto con il quale veniva anticamente chiamato il dio del tuono e dei fulmini.


Hi guys,

Spero che vi stia piacendo questo libro.. se così non fosse vi invito a scrivermi in privato o nei commenti per dirmi come potrei migliorare la storia e per darmi consigli, vi ricordo che per me è davvero importante saper ciò che pensate a riguardo, e mi fa davvero piacere vedere le notifiche sul mio profilo..

Detto questo direi di lasciarvi al prossimo capitolo che vi prometto arriverà presto!

Baci la vostra autrice Sararossi692



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