Fan Fiction Loki

Frecciatina al momento sbagliato

Loki, con ancora la mano che teneva stretta quella della giovane, se la portò dietro il collo e fece scivolare le sue lungo i fianchi di Maze; il gesto inaspettato e delicato, fece inevitabilmente sussultare la ragazza, che ancora non riusciva a spiegarsi ciò che i suoi occhi castani vedevano.

Un turbine di farfalle volava imperterrito nel suo stomaco, provocandole brividi lungo tutta la spina dorsale.

Questo la fece tremare attirando l'attenzione del Dio.

- Cosa c'è? Ti metto forse in imbarazzo?-

Alla dama parve di sudare freddo a quell'impertinente domanda.

Il ragazzo intuì subito i sentimenti che ella stava provando, rispondendo con una risatina sarcastica distogliendo per un attimo lo sguardo da lei, con le guance che pian piano si stavano tingendo di un rosso imbarazzato.

- Per niente! è che fa caldo!- disse lei tentando di scusarsi, ma scatenando solo una sonora risata da parte del corvino.

- Incredibile! non pensavo che potessi farmi una battuta, sei sempre così scorbutica con me-

lei si limitò solo a lanciargli un' occhiataccia, e storcere il naso.

I giovani trascorsero insieme un inizio serata ricco di sguardi intriganti ed imbarazzati, che affioravano durante quel vorticoso e giocoso valzer.

Ad un tratto quella così allegra musica si trasformò in un romantico e dolce lento.

-Danzi stupendamente, chi ti ha insegnato? Sicuramente non tua madre-  chiese con insolenza Loki.

Il viso della dama, da quasi sereno, divenne spento ed irritato.

In cuor suo invece, si sentì profondamente offesa: il dio aveva toccato il suo tasto dolente.

Ma con la sua solita prontezza gli rivolse uno sguardo infastidito.

-Si invece, proprio lei. Perché dici questo?-

-Non credevo che una donna come tua madre ne fosse in grado, dopo la percossa ricevuta da Odino, non avrei mai pensato che si fosse ripresa-

-Beh, ti sbagli di grosso, perché lei è una combattente; chi balla è libero e lei, nonostante il male ricevuto, lo è sempre stata nell'animo, anche se in realtà, per lungo tempo gli è stato impedito di esserlo.

Le è stato impedito di amare, e di avere una famiglia con chi amava-.

Il principe, con una risata sfacciata sbottò:

-Ora fai perfino la filosofica, chi balla è libero...io a palazzo ho sempre danzato ma non mi sono mai sentito libero, che idiozia, chi te l'ha detto? Quella combattente di tua madre?-

Maze, con le lacrime agli occhi, un gemito di dolore e di ira, in preda ad una crisi di nervi incontrollabile, sferrò di scatto uno schiaffo che colpì in pieno la guancia dell'ingannatore, che rimase segnata dalla focosa mano della donna.

Lui, rimase immobile, umiliato, teso ma al contempo scosso.

I suoi occhi freddi, ricolmi d'amarezza, si gremirono di lacrime.

Lei invece, si voltò d'impulso in preda ad un pianto di disprezzo e collera; uscì dalla sala a passo spedito spalancando l'immenso portone.

Appena raggiunto il corridoio si tolse i tacchi, gettandoli a terra, si levò il fermaglio che aveva tra i capelli, facendolo rimbalzare sul pavimento e frantumandolo in mille pezzi.

Correndo con le mani tra i capelli, giunse d'innanzi ad una porta finestra, che non esitò ad aprire facendo sbattere rumorosamente entrambe le ante.

Loki la rincorse ostinato per tutto il corridoio esclamando invano un "aspetta" che, ovviamente, venne ignorato.

In sala gli invitati incominciarono a bisbigliare tra di loro, cercando di capire cosa fosse appena accaduto.

Le danze, ripresero senza di loro...

*PARTE BACIO FANGIRLOSO*

Il dio continuò a correrle dietro, chiamandola invano.

La ragazza invece, dopo essere entrata nel balcone, iniziò a fissare il vuoto, a ripensare al passato.

- Non riesci proprio a stare zitto vero?- Riuscì a dire solo questo tra una lacrima e l'altra.

Loki si fermò dietro di lei, cercando di pensare a cosa avrebbe potuto dirle per riparare l'errore che aveva commesso.

- Ci avevo quasi creduto - disse lei per poi continuare. - Per una sera, sei riuscito a farmi credere, che tutto quello che dicevano su di te non era vero, che erano solo voci fra i mondi, che forse non eri poi così cattivo come dicevano.. A quanto pare mi sbagliavo. -

Lui stava lì, zitto e immobile. Senza dire una parola.

Maze si girò incrociando il suo viso, solcato da lacrime, con quello del Dio, pentito per una volta di ciò che la sua lingua d'argento era riuscita a dire. Una volta di troppo aveva parlato.

- Non mi aspetto le tue scuse. Non sarebbe da te, a meno che tu non voglia ingannare anche te stesso di essere pentito. Perché non ci crederei. Nemmeno un po' -

Fece un passo avanti, verso la ragazza che abbassò lo sguardo per non incrociare gli occhi realmente pentiti del dio.

- No, hai ragione, non sarei capace di chiederti scusa - riuscì finalmente a proferire parola.

Lei fece una mezza risata offesa.

- Ah bhe..-

- Non sarebbe abbastanza - La interruppe. - Non sarebbe abbastanza chiederti scusa per ciò che ho detto. Mi sono reso conto troppo tardi di ciò che avevo detto, e che tu ci creda o no, mi sono pentito.

Fece un altro passo, rimanendo a pochi centimetri da lei, distruggendo la "distanza di sicurezza".

- So molto bene cosa significhi perdere qualcuno che ami, fidati. E per questo non capisco come io possa aver detto quello che ho detto. Ma ora sono qui, e ti chiedo scusa. -

Le prese il mento tra l'indice e il pollice, facendo incontrare nuovamente i loro occhi.

- Se vorrai perdonarmi, saprai dove trovarmi -

Detto ciò, si girò e si avviò verso il corridoio, lasciando Maze dietro di sè.

- Aspetta - Urlò lei.

- Non andartene. - disse in tono più basso a mala pena udibile. - Ti prego..-

Il dio si girò e tornò da lei, prendendole nuovamente il viso e...

Hi midgardian fans,

Non odiatemi per come è finito questo capitolo, ma la "stronzaggine" non c'è l'ha solo Loki!

Sappiate che ho solo voluto mettere un po' di suspance e tra una settimana ( o anche meno ) uscirà il prossimo capitolo, a detta mia il più fangirloso.

Bacetti non bacetti.. questo è il dilemma.

Lasciate un commento per farci sapere che ne pensate di questo... alla prossima!

baci da Sararossi692 & co.