In campo Scott atterrò molti giocatori facendo male anche a Danny, era fuori controllo.
E Stiles, quando mi riaccompagnò a casa, mi disse che forse era successo qualcosa tra Lydia e Scott...non capivo com'era riuscito a capirlo.
Così glielo dissi, ma non menzionai l'ultima parte.
Verso sera ci demmo appuntamento a casa di Scott, quando arrivai Melissa era già andata via e visto che nessuno mi apriva presi la chiave di riserva in una delle piante vicino all'entrata e salii le scale.
"L'hai baciata Scott, ok? Hai baciato Lydia. Lei è l'unica ragazza che...nelle ultime tre ore ho pensato forse sarà solo la luna piena, non sa nemmeno quello che fa e domani tornerà normale e forse neanche si ricorderà che è stato un grandissimo stronzo!" sentii urlare Stiles
"Lei ha baciato me e si sarebbe spinta anche oltre, avrebbe fatto qualsiasi cosa avessi voluto"
A quel punto entrai
"Scott, smettila!" dissi cercando di portare Stiles fuori
"Ah eccola, è arrivata anche lei. Glielo hai detto tu vero? Quello che ti ho detto oggi non è servito a niente? Quando mi libero giuro che ti uccido!" disse Scott cercando di prendermi
"Stai zitto! È solo la luna piena." dissi allontanandomi
"Tu infondo capisci Stiles vero?" disse mentre uscivo, il cuore mi si fermò e trattenni il respiro
"Sai come ci sente ad essere innamorato di una persona che non ti nota nemmeno! Vero Genevieve?"
continuò lui
"Stai zitto, chiudi quella bocca!" dissi urlando con le lacrime agli occhi avvicinandomi a lui.
Scott ne approfittò per afferrarmi la gamba e farmi cadere.
Sbattei la testa per terra, infilò i suoi artigli nel mio polpaccio e mi tirò verso di se, per fortuna Stiles gli lanciò delle catene pesanti e lui lasciò la presa.
Stiles mi prese il braccio e mi tirò verso di lui, uscimmo dalla camera e chiudemmo la porta.
"Hey Genn, guardami. Tutto okay?"
disse mentre mi alzava il pantalone per vedere le condizioni del polpaccio.
Gemetti per il dolore e lui andò a prendere una garza bagnata per pulire via il sangue. Infondo non era così profondo e una benda sarebbe bastata.
Dopo aver finito si sedette accanto a me
"Te lo ha fatto lui questo livido, vero?" disse prendendomi la mano e accarezzando il livido.
"Si, ma non è niente" risposi ritraendo la mano
Lui mi mise il braccio intorno al collo e mi attirò verso di se, il cuore iniziava a battere più veloce ed era come se volesse uscire dal petto.
"Tranquilla, domani tornerà normale. Anche se un pugno in piena faccia non glielo toglierà nessuno" disse
Io mi misi a ridere sperando che non parlasse di quello che aveva detto Scott, temevo l'avesse capito.
Rimanemmo così per un po' con in sottofondo le urla di Scott, ma dopo un po' decisi di andarmene a casa. Non ce la facevo quasi a stare in piedi.
****
Rimasi un paio di giorni a casa.
Il secondo giorno venne Scott, non riuscivo quasi a guardarlo in faccia, ma quando mi chiese scusa con le lacrime agli occhi mi convinsi del fatto che quella sera non era lui, anche se ero ancora titubante nei suoi confronti. Mi raccontò un po' cos'era successo in quei giorni.
Prima di morire, Laura Hale, era tornata a Beacon Hills per cercare qualcosa e gli unici indizi che erano rimasti a Derek sulle sue ricerche erano
una lista con su scritto il nome del nostro professore di chimica, Harris, che l'alpha aveva già provato ad uccidere e un disegno di una collana che Scott aveva riconosciuto come la collana di Allison.
Con lei le cose non erano migliorate, anzi.
Cercò inutilmente di riprendersela per poter prendere anche il suo ciondolo in prestito, ma peggiorò la situazione e lei lo pregò di non parlargli. Così decise di rubarlo.
Poi era uscito fuori un altro problema...Jackson, non si sa come, aveva scoperto che Scott era un licantropo e lo voleva diventare anche lui.
Infine prima di andarsene mi disse anche che la notte in cui sono rimasti rinchiusi a scuola, Allison è andata lì con Lydia e Jackson perché aveva ricevuto un messaggio da un numero sconosciuto, che diceva di essere Scott, e che Stiles stava cercando di trovare il mittente.
Dopo la visita di Scott, durante il pomeriggio non successe niente di speciale.
Stavo per andare alla partita di lacrosse, dove Stiles avrebbe giocato per la prima volta, quando lui mi chiamò dicendomi che il messaggio anonimo mandato ad Allison proveniva dal computer della mamma di Scott, in ospedale, e che mi sarebbe venuto a prendere con Derek.
Mi passò a prendere e quando ci fermammo davanti l'ospedale ricevette una chiamata da Scott, per le novità, ma Stiles non accennò al messaggio inviato dal computer della madre.
Stavo per scendere quando Derek disse "Aspettate, un'ultima cosa" guardando Stiles
"Cosa?" disse lui
Derek gli prese la testa e gliela battè sul volante della Jeep
"Mio Dio! Ma perché?" doveva far male
"Lo sai benissimo perché! Vai!" rispose Derek
Io scesi dalla macchina ridacchiando, chissà cos'aveva fatto.
Andai da Stiles per vedere se stesse bene e dopo le solite lamentele entrammo in ospedale.
Derek rimase in macchina siccome era ricercato mentre io e Stiles cercammo Melissa, che ovviamente non trovammo.
Chiamammo Derek che ci disse di cercare l'infermiera di suo zio, ma quando andammo nella sua stanza non trovammo neanche lui.
Dal telefono sentii Derek urlare qualcosa a Stiles che non capii, però lui mi prese il braccio e cercò di scappare.
Dopo nemmeno un metro trovammo lo zio di Derek che sembrava essersi ripreso dal suo stato di trans e dall'altra parte la sua infermiera.
Era lui l'alpha, era sempre stato lui.
Arrivò Derek che atterrò l'infermiera e, dopo averci tolto di mezzo, iniziò combattere con Peter.
Presi Stiles e scappammo subito sulla Jeep, lasciando Derek lì.
Arrivati a scuola andammo negli spogliatoi
"Scott abbiamo un grosso problema" disse Stiles trovando Scott seduto
"Credimi, lo so" rispose.
"Cosa?" dissi io
"Sono venuti Derek e Peter, vogliono che mi unisca a loro, e Peter mi ha fatto vedere, non so come, infilandomi i suoi artigli nel mio collo cosa successe la notte dell'incendio a casa Hale."
"E ora che facciamo?" dissi io
"Non lo so Genn, non lo so"
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Complicated - Teen Wolf
Fanfictioncomplicato /com·pli·cà·to/ aggettivo Non semplice né facile,confuso, intricato,di difficile soluzione ****** Geneviève è nata a Beacon Hills. Cittadina dove accadono cose misteriose e inspiegabili,anche se ormai gli abitanti ci hanno fatto l'abitudi...