Capitolo XIX

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Erano le due di notte e diluviava. Ema sentì una vibrazione sotto la coscia. Guardò cosa la provocava e trovò un telefono. Qualcuno la stava chiamando. Rispose.

E:"P-pronto?"

C:"Bene ci sei. Segui le mie istruzioni ed uscirete da lì"

E:"Ok"

Svegliò gli altri e scrisse su una pagina strappata le indicazione che le dava Claudia. Poi si mise al lavoro insieme a Sergio.

Riuscire ad andare fino a dove era imprigionata la madre del ragazzo in cinque secondi era davvero difficile, ma ce la potevano fare. Appena la  si girò partirono. Per fortuna i loro passi non si sentivano. Entrarono appena in tempo. La guardia si girò come se avesse sentito qualcosa, poi tornò a controllare il corridoio accanto.

S:"Mamma, mamma, svegliati! Shhh, fai piano!"

M. S:"Sergio? Figlio mio sei tu?"

S:"Sì mamma, sono io. Ti aiutiamo a scappare"

Uscirono di nuovo e si diressero verso la guardia. Si nascosero. Lanciarono un chiodo verso destra e la guardia andò a controllare. Perfetto. Imboccarono il corridoio a sinistra e cercarono la porta verde che simboleggiava l'ufficio di Kevin. A quell'ora non c'era, stando a quel che aveva detto la ragazzina.

Entrarono. La stanza era buia. Dovevano trovare i documenti da portare alla polizia in fretta. Accesero la luce, ma...
















Ansia, ansia, so che avete ansia!

♡Stef&Phere♡~Domani ti dimentico {SEQUEL} [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora