Capitolo 15

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Tutto intorno a me girava, chiusi gli occhi ma la sensazione peggiorò.
Mi sentii mancare la terra sotto ai piedi e, fortunatamente, caddi sul morbido materasso che si trovava al mio fianco.
Lacrime calde iniziarono a sgorgare incessantemente bagnando il lenzuolo.
Come aveva potuto?
Quando ero finalmente riuscita a fidarmi di nuovo di qualcuno...
Mi stava crollando il mondo addosso ma non potevo farmi abbattere in quel modo, gliel'avrei solo data vinta e non era nel mio stile.
Mi alzai, asciugai con un fazzoletto le guance ancora umide e mi diressi verso la piscina.
Uscì in giardino e non appena Mattia si accorse della mia presenza squadrò interamente il mio corpo, sentivo il suo sguardo bruciare sulla mia pelle ma cercai di non farci caso.
Per attirare maggiormente la mia attenzione, vista la mia espressione impassibile, abbassò le sopracciglia verso il basso e formò una "O" con la bocca portandosi la mano destra chiusa a pugno davanti in segno di approvazione per "l'outfit" scelto poco prima da lui.
Successivamente sussurrò un "wow" avvicinandosi al bordo dove io ero ferma, immobile.
Scossi il capo e, spostandomi un po' più a sinistra, mi tuffai agevolmente lasciando che l'acqua fresca avvolgesse completamente il mio corpo.
Anni di nuoto erano pur valsi a qualcosa.
Quando riemersi Alvaro, avendo sicuramente notato qualcosa di strano in me, approfittò della conversazione, o meglio, discussione tra Alicia e l'italiano venendo a controllare che andasse tutto bene.
"Cosa c'è Amanda?" non mi diede il tempo di rispondere.
"Ti conosco, non mentirmi" sapeva che non mi sarei aperta subito, prima avrei negato il mio malumore.
Le gocce che i capelli lasciavano cadere sulle mie guance si mischiarono con quelle che abbandonavano i miei occhi arrossati.
"Ha un'altra Alv" sputai immediatamente fuori cercando di soffocare i singhiozzi.
Mi fissò per un po' poi si girò verso di lui e, se non gli avessi afferrato il braccio per fermarlo, gli si sarebbe scagliato contro.
"Andiamo a discuterne in casa" lo invitai e accettò capendo che fosse la cosa più ragionevole da fare.
Uscimmo immediatamente dalla piscina ma una voce c'interruppe.
"Dove andate?" parlò Alicia, curiosa come sempre.
Mattia era perplesso, tanto quanto lei.
Per un attimo avevo scordato di dover dare delle spiegazioni anche a loro due.
"Devo risolvere delle questioni con dei parenti italiani, mi serve una mano da Alvaro e devo farlo ora" inventai mentendo spudoratamente.
Cosa avrei dovuto fare? Non potevo dirgli la vera ragione della nostra "riunione segreta".
"Ci vestiamo e usciamo, non aspettateci per pranzo" come sempre il mio favoloso Host brother riusciva a tirarmi fuori da tutte le situazioni "scomode" in cui mi cacciavo.
Quel ragazzo era davvero la mia salvezza.
Una volta arrivati in cima alle scale ci demmo appuntamento in cucina alla fine della doccia.
Scelsi il mio abbigliamento totalmente a caso, un semplice pantalone grigio della tuta e un crop top nero a fascia.
Sciacquai velocemente il mio corpo con il bagno doccia al cocco sotto il getto d'acqua calda per togliere l'orrendo odore di cloro che mi era rimasto addosso.
Avvolsi il mio corpo nell'accappatoio lilla e tamponai i capelli con un asciugamano del medesimo colore.
Non mi preoccupai di asciugarli, decisi solo di passare un velo di fondotinta e di mascara per apparire un minimo presentabile.
Indossai le mutandine e i vestiti senza badare al reggiseno poiché il top che avevo scelto era senza spalline e non ce n'era bisogno.
Abbinai al tutto i calzini alti della Nike e le Air Jordan nuove di zecca, le avevo acquistate in negozio pochi giorni prima e non avevo ancora avuto occasione di usarle.
Mi guardai allo specchio stringendo alcune ciocche scure tra le mani scuotendo successivamente la testa all'indietro facendole ondeggiare.
I miei capelli al naturale erano quasi ricci, mi piacevano molto, mi chiesi perché continuavo ad ostinarmi a passare continuamente la piastra.
Decisi di arricchire un po' il trucco con dell'eyeliner, non lo usavo da quando frequentavo la scuola media e facevo delle linee spessissime non avendo un buon controllo della mano.
Mi sentii immediatamente più carina, sapevo che avremmo dovuto salutare gli altri prima di recarci non so dove e avevo una certa voglia di far presente al mio "ragazzo" che stava facendo l'errore più grande della sua vita frequentando quell'altra.
La voglia di riscattarmi era alla stelle.
Presi la mia immancabile borsetta e raggiunsi Alvaro.
"Wooo" mi prese per una mano e mi fece roteare non appena mi vide.
"¡Qué linda!" esclamò facendomi aprire in un meraviglioso sorriso.
"Andiamo" dissi evitando che mi facesse ulteriori complimenti facendomi di conseguenza arrossire.
Ci recammo immediatamente all'uscita della villa, raddrizzai la schiena sistemando la postura, alzai il mento e mi lasciai andare ondeggiando un po' i fianchi mente camminavo.
"Ciao ragazzi!" urlai a quei due in piscina con un sorrisetto soddisfatto stampato in faccia.
Vidi Mattia annaspare sbarrando gli occhi e spalancando la bocca.
Distolsi immediatamente lo sguardo dal suo e uscì dalla villetta riprendendo a respirare dopo non so quanto tempo.
"Tutto okay?" domandò preoccupato il mio accompagnatore.
Annui prontamente, era tutto più che okay.
"Bene, hai intenzione di dirmi qualcosa mentre io scelgo il posto dove andare?" rise.
Mi rabbuiai un po' al ricordo ma gli raccontai tutto immediatamente, non riuscivo più a trattener nulla, sentivo il bisogno di dovermi sfogare e sapevo che lui era la persona perfetta per farlo.
"Ho preso il suo telefono quando è suonato pensando fosse il mio, ho letto il mittente "Caitlyn" e successivamente i messaggi che chiedevano di andare da lei una volta finito con me" sputai fuori.
"Caitlyn?" chiese shoccato.
La conosceva?
Rimase in silenzio, un silenzio insopportabile.
"Parla Alv!" sbraitai non riuscendo più a trattenermi.
Sospirò.
"È la sua ex"
La mia espressione in quel momento era indescrivibile, un misto tra rabbia e delusione, gli occhi lucidi con le lacrime che minacciavano di uscire ma che tentavo di trattenere.
Le gambe tremavano incessantemente come se avessi un tic nervoso, probabilmente era così.
"Vieni, andiamo a sederci" mi afferrò delicatamente per le spalle conducendomi verso una panchina poco distante da noi.
"Ascoltami Am, ora ti racconterò tutto ma devi promettermi che non ti farai prendere da un'attacco di panico perché altrimenti non saprei come comportarmi" era spaventato dalla mia possibile reazione.
Forse stava per raccontarmi delle cose orribili...
Annui asciugando un gocciolina che mi stava scivolando sul volto con un gesto automatico della mano mentre il mio sguardo vuoto era perso nel nulla.
"Okay... beh, Mattia frequentava questa ragazza sin dall'anno scorso, sono stati insieme circa 9 mesi.
Poi sei arrivata tu e quel giorno in cui ci siamo allontanati dalla mensa mentre eri seduta su Alex mi ha confessato di averla lasciata perché provava interesse verso di te, per questo motivo ti ho chiamata per calmarlo in bagno, ci saresti riuscita solo tu"
Dopo una settimana ebbi la risposta a quella fatidica domanda: perché Alvaro aveva voluto che intervenissi io quando era evidente che lui non sopportasse la mia presenza?
"Continua" lo spronai facendogli capire che ero pronta.
"Io ci avevo creduto Amanda, ero certo che l'avesse lasciata. Insomma, abbiamo visto tutti le sue dimostrazioni d'affetto nei tuoi confronti" disse.
Era dispiaciuto per non esseri accorto che tra quei due c'era ancora qualcosa, riuscivo a percepirlo.
Mi fece tenerezza e istintivamente mi fiondai tra le sue braccia.
"Scusami" sussurrò al mio orecchio lasciandosi andare in un singhiozzo.
"Non preoccuparti, sei il mio angelo custode e lo sarai sempre, qualche piccolo errore capita a tutti, anche ai più bravi come te!" esclamai.
Mi strinse più forte trasmettendomi un mare d'amore.
Quel ragazzo riusciva a darmi tutto l'affetto di cui avevo bisogno anche solo con un sorriso, gli volevo veramente bene e mai, per nessuna ragione al mondo avrei voluto perderlo.





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Spazio autrice.
Ciao a tutti!
Eccomi con un nuovo capitolo anche un po' più lungo del solito.
Avevo una voglia matta di scrivere e ora che è finita la scuola finalmente mi dedicherò a quello che mi piace fare, leggere e scrivere.
Sarò più presente, ve lo prometto.
Spero tanto vi piaccia❤️
Vi voglio bene❤️
-nome🥀

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