Non ho idea del perché mi sia concessa così facilmente, ma parte di me, la maggiore, lo voleva. Mi vesto, ripensando a quello che ho fatto. Ora cosa penserà di me? Che sono una puttana da 4 soldi? Cazzo. Ad un certo punto la porta si apre, rivelando la figura di John.
- Già di ritorno?-
-la riunione è stata cancellata perché qualcuno altro ha preso decisioni al posto mio- dice freddo.
- Cos'hai adesso?- chiedo.
-Niente- risponde adesso un pò arrabbiato
- Okay..-
-Scusa Lilith, è che questa riunione era davvero importante, e stava a me decidere cosa fare-
-E comunque, dimentica quello che è successo prima.-
-Perché? Ho fatto qualcosa di sbagliato?-
-Assolutamente no, ma purtroppo io quando scopo non sono come sono stato con te e non so come abbia fatto a trattenermi-
- In che senso?-
-Lilith, lascia stare, dimentica quello che è successo, per favore-
- A patto che tu mi faccia usare la palestra che hai in casa tutti i giorni, sai non ho voglia di andare dall'altro lato della città spendendo un mucchio di soldi-
- Come sai che ho una palestra in casa?-
- Le voci girano Dixon-
- Va bene, se vuoi puoi venire anche adesso, tanto ho da fare in ufficio-
- Ufficio?- chiedo
- Si, diciamo la stanza dove gestisco i miei affari-
- Ah la stanza dove decidi chi uccidere e chi no?- maledetta bocca che non sta mai zitta
- Lilith non è così che funziona-
- Ah funziona uccidendo un povero ragazzo che sfortunatamente non ha soldi da darti?- devo mettermi dello scotch sulla bocca...
- Non sai cosa cazzo è successo!!- esclama arrabbiato
- Hai ragione, non lo so- dico sul punto di piangere, dandogli le spalle
- Lilith scusami- dice venendo verso di me, abbracciandomi
- Quell'uomo era uno dei scagnozzi dei nemici di mio padre, aveva rubato 10mila euro dal nostro conto. Io ero stato buono, gli avevo dato 2 settimane per trovare tutti quei soldi, ma lui se n'è fregato altamente e quindi l'ho dovuto fare per forza.-
-Va bene, non devi darmi spiegazioni, ma non uccidere più nessuno davanti ai miei occhi, ti prego-
- Okay piccola, ma ora devi andare ad allenarti-
-Si, prendo la tuta e scendo-
-Non prendere nulla, non ne avrai bisogno, ho le tute e altri vestiti di mia sorella che ha la tua stessa taglia-
-Okay, allora andiamo.-
1 ORA DOPO
Cazzo sono sfinita, ma devo portare a termine ciò che ho iniziato. Devo cominciare gli squat, l'esercizio che odio di più. Comincio a farne 1, poi 2, poi 3, fino ad arrivare al ventesimo squat, durante il quale scorgo la figura di John, appoggiato sullo stipite della porta che mi guarda.
- Vuoi stare lì a guardarmi per tutta la durata dell'esercizio?- chiedo
-Beh, l'idea non è male-
-Sei un porco- urlo tirandogli l'asciugamano che avevo sulla spalla
- Un porco bellissimo, però- dice venendo verso di me
Mi giro per svolgere l'esercizio, ma lui mi prende per i fianchi, stringendomeli
- Quante cose che vorrei farti qui e adesso, come dico io, ma sono sicura che se lo facessi scapperesti da me-
-Voglio vedere, altrimenti non so dirti se lo faccio o meno-
- Ne sei sicura al 100% Lilith?-
- Sicurissima- rispondo
Mi guarda negli occhi, per poi scendere con le mani verso le mie parti intime, ritraendo subito la mano
-Togliti questo pantalone, dà fastidio-
Faccio come lui dice, mentre mi guarda intensamente
-Girati- ordina e faccio come mi dice
Ora mi vedo allo specchio e vedo la sua mano ritornare a scendere verso la mia parte intima e le sue mani che si infilano nelle mie mutande cominciando a stuzzicare il mio clitoride ed io chiudo gli occhi per il piacere.
- Non chiudere gli occhi, guarda quanto sei bella mentre godi piccola.-
Apro gli occhi e vedo lui che comincia a baciarmi il collo, scendendo poi con la bocca verso la spalla e stracciandomi il top che indosso mi gira verso di lui.
-Guardami- dice con tono autoritario
Lo guardo.
-Mettiti in ginocchio-
Faccio ciò che dice mentre mi straccia anche reggiseno e mutandine e con la sua forza mi gira verso lo specchio
- Toccati-
- Come?-
- Non lo ripeterò una seconda volta-
Comincio a toccarmi mettendomi seduta, mentre vedo che lui tira fuori il suo membro grande e pulsante e comincia a muovere la mano su e giù. Mi infilo due dita dentro mentre lui gode più di prima. Comincio a gemere, aumentando la sua eccitazione e anche la mia e dopo una ventina di minuti veniamo entrambi. Lui mi guarda, dopodichè viene verso di me e prendendomi per il collo mi obbliga di alzarmi, baciandomi con foga. Mi prende in braccio e mi stende sulla panca per fare i pesi ed entra dentro di me, andando velocemente e in profondità, Mi prende per il collo e stringe, dopodiche mi stringe anche la faccia e comincio ad avere un po' di paura, perchè stringe così forte da farmi quasi mancare l'aria. Esce da me e riversa il suo seme sulla mia pancia, mentre io vengo come non ho mai fatto prima d'ora.
- Pulisci adesso- ordina
Con il dito raccolgo il suo seme e lo porto alla bocca con molta calma e sensualità, cosa che lo fa impazzire a quanto vedo, visto che il suo pomo d'Adamo va su e giù.
Finisco il mio lavoro e cerco di alzarmi, ma lui me lo impedisce
-Mi fai impazzire-
Detto questo entra con due dita dentro di me e mi bacia, ma stavolta con più foga di prima e dopo cinque minuti vengo sulle sue dita.
-Leccale- mi ordina
Lecco le sue dita andando più lenta di prima e cercando di essere più sensuale. Finisco di leccare e dopodichè lui mi guarda, ma stavolta serio.
- Lilith, se vuoi puoi vestirti e andartene- dice triste
- No, voglio che mi insegni-
- A fare cosa?-
- A fare questo, a dare piacere-
- Sei sicura Lilith?-
- Ciò che ho fatto oggi non era niente in confronto a quello che potrei ancora farti-
- Non me ne frega un cazzo, se sarà troppo te lo diro io, ma fino ad allora voglio imparare-
Mi attira a sè e mi bacia dolcemente, dopodichè mi guarda negli occhi.
- Facciamo così, domani ti vengo a prendere fuori scuola, mangi qua e ti faccio vedere altre cose. Va bene piccola?-
-Okay-
- Ora và di sopra a prepararti che stasera mi serve una partner-
- Dove andiamo?- chiedo
- Ad una festa di amici di famiglia-
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TEACH ME, SIR
RomanceLui, figlio di mafiosi di alto calibro con un oscuro segreto Lei, una ragazza che non sa a cosa va incontro Il destino li porterà a conoscersi meglio di quel che pensavano Per il resto, leggete il libro. ;)