OGGETTI STRANI

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-Cazzo John, quante volte devo ripeterti che ho tutti i miei vestiti a casa mia?!-

-Non mi piacciono quei vestiti da bambina!-

-Ma non sono da bambina!-

-Io agli amici di famiglia voglio presentare una donna degna del mio cognome, non una bambina viziata!-

-Allora cosa cazzo dovrei mettermi?!-

-Adesso chiamo qualcuno sia per i vestiti e robe simili, sia per i capelli-

-Ma perchè non posso andare a casa mia?!-

-Da oggi ti trasferirai qui se vuoi imparare tutto-

-Cosa? E la mia casa?-

-La metterai in affitto, così guadagnerai anche qualcosa-

-Vabbene-

1 ORA DOPO

Ho indossato la lingerie e l'abito che mi è stato portato, e devo ammettere che sono fantastici. I capelli sono sciolti e lisci, La lingerie è nera in pizzo con un tanga che aderisce perfettamente al mio corpo. Il vestito è di raso nero strettissimo con uno spacco lunghissimo sulla gamba destra. Infine le scarpe sono anch'esse nere con un enorme tacco a spillo. John entra in stanza e sembra quasi che la mascella gli cada a terra.

-Ti sta benissimo questo vestito, mi fa venire voglia di scoparti violentemente qui e ora- mi sussurra

-Ma dobbiamo andare perchè è tardi e con la tua macchina non arriveremo mai in tempo- rispondo io

-E chi ti dice che andiamo in macchina?-

Sentiamo un clacson, dopodichè lui mi prende per mano e mi porta giù. Usciamo fuori e ciò che vedono i miei occhi è qualcosa di strabiliante. C'è un enorme limousine parcheggiata qui di fronte con i vetri oscurati, ed è lunghissima.

-Andiamo con quella?!-

-Si piccola-

Mi prende a braccetto e successivamente mi aiuta a salire in macchina, salendo anche lui dopo di me. Mette una mano sulla mia gamba e a mano a mano sale sempre più su.

-John, ti ricordo che il tuo autista può sentirci e vederci-

-Smith, alza il separè- ordina al suo scagnozzo, che annuisce e fa subito ciò che gli viene chiesto.

-Ora non può nè vederci nè sentirci- dice avvicinandosi sempre di più verso la mia bocca, ma stavolta voglio prendere io l'iniziativa.

-Fermo! Stavolta faccio io- dico maliziosamente

Sposto la mia mano lentamente fino ad arrivare al cavallo del pantalone, comincio a massaggiare piano, dopodichè sbottono i suoi pantaloni e tiro fuori il suo membro che come al solito è eretto. Comincio a muovere la mano su e giù prima lentamente, per farlo arrivare all'esasperazione e poi velocemente, per poi prenderlo tutto in bocca. Faccio questo movimento per quasi un quarto d'ora fino a quando non sento il suo seme caldo inondarmi la bocca. Mi pulisco e successivamente mi siedo su di lui, per poi inserire il suo membro ancora eretto nella mia parte intima. Comincio ad andare su e giù molto velocemente fino a quando non veniamo entrambi, ormai sfiniti.

-Stavo pensando, per rendere più piacevole la serata, sarebbe bello se tu indossassi questo- dice tirando una specie d'oggetto a forma d'uovo

-Cos'è?- chiedo

Lui in tutta risposta me lo infila dentro, anche se non è chissachè.

-E quindi? Non sento quasi niente-

- Ora ti faccio vedere come funziona-

Tira fuori una specie di telecomando piccolissimo e premendo il pulsante d'accensione, l'aggeggio che ho dentro comincia a vibrare fortemente.

-C-Cazzo J-John- dico ansimante.

-E sarà ancora più bello dopo, vedrai- dice lasciandomi un bacio sulle labbra.

La limousine si ferma, segno che siamo arrivati e John spegne quel maledetto aggeggio. Entriamo nella villa e davanti a me compaiono un sacco di persone, di sicuro mafiosi. John ne saluta un paio e con me a braccetto si avvia verso un tavolo. Si siede e poi fa sedere me sulle sue gambe. All'improvviso prende il telecomando dal taschino e quell'aggeggio comincia a vibrare dentro me, ma con differenti frequenze. Proprio quando sono quasi al culmine, lo spegne.

-Non posso farti venire, altrimenti sporcheresti il vestito- mi sussurra per non farsi sentire dagli altri, anche se sarebbe impossibile visto la musica troppo alta.

Sarà una lunga serata...

TEACH ME, SIRDove le storie prendono vita. Scoprilo ora