Capitolo 4. Cuoricino

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(mi dispiace che questo pezzo sia molto breve ma mi sembrava giusto separarlo da quello prima e da quello dopo)

2 mesi dopo

Itzi's POV: la mia pancia non era ancora visibile, era un pochino spigolosa ma niente di ingombrante o scomodo. Oggi sarebbe venuto Alvaro a prendermi per andare insieme alla prima visita ginecologica per vedere se il piccolo stava bene. Quando vidi la sua macchina arrivare, scesi dalle scale e salì. Ci baciammo, un bacio che aspettavo da mesi, poi partimmo alla volta dell'ambulatorio. Arrivati qui, dopo una breve attesa, ci fecero entrare e mi fecero accomodare sul lettino, Alvaro era molto ansioso e continuava a morsicarsi il labbro inferiore per questo. La ginecologa prese lo strumento e iniziò a passarmelo sulla pancia col gel, io tenevo la mano ad Alvaro affinché fosse tranquillo; dopo pochi minuti apparì sullo schermo l'immagine di una massa piccola quanto un avocado con un abbozzo di mani e piedi, una testa già formata come ci fece notare la ginecologa aggiungendo che sembrava tutto a posto anche se il bambino era piccolo ma non era quello il momento di preoccuparsi perché sarebbe potuto crescere più avanti. A quel punto arrivò il fatidico momento: la donna ci fece sentire il suo cuore battere, quel battito così debole echeggiò per tutta la stanza, Alvaro e io avevamo entrambi gli occhi lucidi e non facevamo altro che stringerci le mani. Restammo a guardare quel bimbo o bimba per 10 minuti come ipnotizzati. Dopodiché tornammo a casa mia, che Roberto aveva lasciato libera dopo aver scoperto che aspettavo un bambino da un altro, ci accomodammo in cucina e mangiammo qualcosa. Non nascosi ad Alvaro la mia volontà di rimanere nella casa che era stata della mia famiglia da generazioni, gli spiegai che aveva comunque tre camere da letto e che i gemelli avrebbero potuto starci anche la notte. Lui era pensieroso, voleva stare con me e con nostro figlio ma Madrid e Basauri erano troppo lontani per tenere metà settimana i bambini quindi decidemmo che Blanca li avrebbe tenuti due settimane e le altre due li avremmo tenuti noi.

un miracolo, un fantastico miracoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora