l'inizio di un anno nuovo

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Settembre che ha sempre il retrogusto della fine e dell'inizio, che è sempre un concentrato di "è tempo di". Un punto in mezzo a tutto il resto.


I corridoi erano ancora semi-vuoti, alcuni ragazzi dell'ultimo anno si erano "intrufolati" prima, per poter vedere con calma in che classe fossero capitati.
Tra questi c'era una ragazza con la coda di cavallo alta e gli occhiali, mormorava qualcosa sottovoce mentre passava il dito sul foglio bianco appeso in bacheca. Affianco a lei c'era un ragazzo abbastanza alto, dai capelli biondo cenere, seguiva attentamente i movimenti della ragazza con i suoi occhi castani.

«Eccoci! Siamo di nuovo nella sezione A! Quella al secondo piano, siamo in classe insieme Moblit» esclamò improvvisamente esultando, mentre con una mano scuoteva freneticamente il ragazzo, finché non venne interotta da una voce piuttosto roca.
«Quattr'occhi di merda levati, non riesco a vedere» Hanji si girò sistemandosi gli occhiali e mantenne il sorriso sul volto, dietro di sè, c'era un ragazzo, piuttosto basso per la sua età, aveva i capelli corvini che ricadevano ai lati del viso e lo sguardo serio, teneva una mano in tasca «allora? Non ho voglia di ripeterlo.»
Subito dopo arrivarono un ragazzo alto coi capelli biondo scuro, accompagnato da una ragazza dai capelli rossi legati in due codini e si misero di fianco al corvino.

Moblit li scrutò con lo sguardo per poi posare due mani sulla schiena della castana e spingerla via per spostarla «dai su, andiamo.»
Ma prima che potesse fare qualcosa, quest'ultima girò il viso «sarà un piacere averti in classe Levi» disse scoppiando in una fragorosa risata.
Il castano affianco al corvino stava per parlare, ma una voce lo fermò.
«Scusate per il ritardo!» una ragazza dai capelli ramati stava correndo verso di loro, indossava una camicetta e una gonna lunga fino alle ginocchia, una volta arrivati di fronte ai due ragazzi, unì le due mani chinando la testa
«ho trovato un gatto per strada e non ho potuto fare a meno di comprargli qualcosa da mangiare.»
«Sei la solita Petra, tranquilla, abbiamo già controllato siamo in classe insieme»
a quelle parole, alzò di scattò la testa per poi sfoggiare uno dei suoi sorrisi «questo vuol dire che passeremo anche l'ultimo anno insieme, ne sono davvero felice» smise di parlare per un istante quando i suoi occhi si scontrarono con quelli glaciali del corvino «e loro? Sono vostri amici?»
«No, ma siamo capitati nella stessa classe sarà un piacere» Farlan fece un passo in avanti «concordo pienamente, divertiamoci il più possibile, tutti insieme, quest'anno scoltastico potrebbe risultare interessante.»

«PETRAAAAAAAA» un urlo interruppe quella chiacchierata, la ramata sospirò per poi girarsi «Eren, non dovresti urlare in questo modo in mezzo al corridoio, se le bidelle ci beccano, inizieranno già a lamentarsi.»
«Scusa! Volevo solo avvisarti, che sono riuscito a passare a settembre.»
«Davvero!?»
«Grazie per avermi aiutato quest'estate, non sarei mai riuscito a passare senza di te, in matematica sono proprio un fiasco.»
«Non c'è nessun problema Eren e poi non so quanto sarebbe stata felice Mikasa, insomma stare in una classe senza di te.»
«Hai ragione, a proposito di Mikasa meglio che vada, prima che mi inizi a cercare per l'intera scuola. Un'altra cosa, fai attenzione ad Annie, gira voce che quest'anno è piuttosto agguerrita, anche più del solito.»
«Grazie per avermi avvisato, ma ora vai e fai attenzione alla lezione.»
«Si, ciao, buona fortuna anche a voi.»
«Santo cielo Petra, sembri sua madre» sorrise Hanji mettendole un braccio intorno alle spalle incamminandosi verso l'aula. La ramata sorrise alle parole guardando il pavimento, la madre di Eren era morta in un incidente quando lui era ancora un bambino, sapeva cosa avesse passato e quanto fosse rimasto traumatizzato da ciò. Però era fiera, si stava riprendendo alla grande e voleva solo il meglio per lui.

Dietro di loro si trovavano gli altri tre ragazzi «mm, conosco solo Hanji, chi sono gli altri due?» chiese Farlan curioso.
«Non ne ho idea, ma sembrano simpatici, la ragazza dai capelli arancioni mi sembra di averla già vista da qualche parte.»
«Hanji è solamente una pazza squilibrata, Moblit il suo cagnolino fedele e quella ragazza probabilmente sarà una finta innocente, mostrerà com'è realmente col tempo.»
«Certo che hai sempre un pessimo giudizio sugli altri» ridacchiò la ragazza con i due codini pattandogli la schiena, guadagnandosi così un'occhiataccia da parte del corvino. Entrarono nella classe e si misero ai penultimi banchi davanti al trio di Hanji. Poco dopo si aggiunsero altri ragazzi finché non suonò la campanella e l'arrivo del prof di Storia. Erwin Smith, tutti i primini iniziavano sempre a piangere durante le sue interrogazioni, forse per il tono di voce. Anche quando spiegava, ci mancava poco e poteva spiegare solo urlando, ci mette entusiamo in ciò che spiega, ma non lo mostra in viso. Nell'ora seguente ci fu il prof d'italiano Gelgar, un tizio a cui tiene al proprio ciuffo quanto tiene all'alcol, sono rare le volte che viene a lezione sobrio e in cui spiega qualcosa in modo decente, infatti in genere tutti dormono nelle sue ore. Poi ci furono due ore di educazione fisica con quel pazzoide di Shadis se non corri almeno per quindici minuti di fila e fai trenta flessioni senza fermarti, ti urla a dietro per mezz'ora e ti fa fare una ventina di giri di tutta la scuola, completamente fuori di testa.

«Waah, che fatica, non vedo l'ora di arrivare a casa e farmi una bella doccia fredda» si stiracchiò la quattr'occhi mentre si passava un asciugamano lungo il collo. Fortunatamente nella prima settimana si facevano sempre e solo quattro ore, i club sarebbero iniziati la settimana seguente, così come l'orario definitivo, quello bello pesante.
«Torniamo a casa insieme?» Petra afferrò lo zaino uscendo dallo spogliatoio annuendo «non mi hanno ancora detto niente riguardo pallavolo, penso che andrò domani a chiedere alla preside.»
«Anche questanno sarai il capitano?»
«In realtà stavo pensando di mollare.»
«COOOSA?? NON PUOI FARLO, è come se io rinunciassi ai miei esperimenti.»
«Non fraintendermi, mi piace davvero tanto fare l'alzatore, però inizia ad essere pesante il ruolo da capitano, in particolar modo dopo la vittoria di quest'estate, comunque ci penserò su, non ho ancora preso una decisione.»
«Mh capisco, credo, invece come ti sembra la nuova classe?»
«Più calma rispetto a quella dell'anno scorso, a quanto pare già tutti si conoscono.»
«L'ho notato anch'io, magari faremo amicizia anche con Isabel e Farlan, oltre a Levi.»
«Chi sarebbe?»
«Quel nanetto corvino, l'ho avuto l'anno scorso in un club, è taciturno per-»
«Oi quattr'occhi di merda, chi sarebbe il nanetto?» chiese il ragazzo in questione tirandole un piccolo calcio per farla avanzare in avanti.

«Ei ei con calma ragazzi, non ci conosciamo ancora e già avete voglia di fare risse.»
Isabel si tirò su le maniche «io sono sempre pronta alle risse sia chiaro.»
«Stai buona tu» Farlan le mise una mano sulla testa «che dite se venerdì sera usciamo tutti insieme e andiamo in un locale?»
«Per me va bene!» rispose Hanji entusiasta, seguita da Moblit.
«E tu?» chiese puntando gli occhi su Petra.
La ragazza si mise una mano dietro al collo iniziando a balbettare «i-io forse ci sarò si, poi vi farò sapere» sorrise salutandoli velocemente per poi correre verso l'uscita della scuola.
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Oya, finalmente ho iniziato la storia, mi scuso se come capitolo non è il massimo, but dovevo scrivere qualcosa per l'inizio e non avevo molte idee, ecco.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 25, 2021 ⏰

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