▍IL DIVEZZAMENTO

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Una tappa fondamentale della salute alimentare

Si intende per divezzamento quella fase dell'alimentazione del bambino in cui si passa da una alimentazione esclusivamente lattea, al seno o col biberon, ad una mista, con l'inserimento di altri alimenti, come frutta, biscotti, farine, vegetali, ecc.

Il divezzamento rappresenta nell'alimentazione del lattante un momento transitorio ma delicato, in cui il bambino si abitua gradualmente a cibi nuovi, diversi dal latte per sapore e consistenza, ed impara ad alimentarsi in modo diverso, con il cucchiaio. In sostanza con il divezzamento inizia un periodo che porterà il bambino a modificare radicalmente le sue abitudini alimentari e ad avvicinarsi lentamente alla dieta dell'adulto.

Il divezzamento non rappresenta solo una tappa fondamentale nell'evoluzione alimentare del lattante, ma anche un momento importante dello sviluppo fisico e sensoriale: una esperienza basilare e significativa, come lo star seduto, o l'apprendere a camminare.

E' un momento in cui si acquisiscono nuove abitudini alimentari, sulle quali si imposteranno le successive, ed è quindi determinante per la salute "nutrizionale" dell'individuo. E' importante allora che in occasione dello svezzamento il bambino acquisisca abitudini alimentari corrette, a vantaggio della sua salute nell'immediato e nel futuro.

Occorre affrontare questa delicata fase dello sviluppo alimentare con gradualità e grande elasticità, nel rispetto delle caratteristiche personali del bambino e del suo ambiente di vita. Applicare regole nutrizionali senza tenere conto che esiste una individualità nell'alimentazione, dalla quale non si può prescindere, rischia di rendere questa fase piena di ostacoli, difficoltà, frustrazioni, per il bambino e per chi lo accudisce.

Le stesse conoscenze mediche che potrebbero essere imposte come inderogabili sono soggette ad una notevole componente di opinabilità e soprattutto di "storicità", come confermano i continui cambiamenti delle indicazioni nutrizionali, via via che migliorano le conoscenze scientifiche. Giusto quindi seguire le conoscenze più recenti, ma altrettanto giusto non affidarcisi in maniera ossessiva e rigida e soprattutto acritica. Si dovrebbero allora evitare indicazioni "esatte" per quanto riguarda le date, le grammature, le scelte dei cibi, anche se questo può scontentare chi si aspetta dall'esperto istruzioni precise a cui affidarsi: sarebbe però un errore delegare al pediatra la ricerca di come applicare al figlio le conoscenze scientifiche sull'alimentazione, proprio in un momento, quello del divezzamento, in cui si è chiamati ad un grande impegno comunicativo col bambino.

 Si dovrebbero allora evitare indicazioni "esatte" per quanto riguarda le date, le grammature, le scelte dei cibi, anche se questo può scontentare chi si aspetta dall'esperto istruzioni precise a cui affidarsi: sarebbe però un errore delegare al p...

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Quando iniziare

Oggi si consiglia di iniziare il divezzamento nel periodo compreso fra la fine del 5° e la fine del 6° mese di vita (comunque non prima della fine del quinto mese). Prima non solo è inutile somministrare al bambino alimenti diversi dal latte, ma può essere anche dannoso. Attendere l'epoca giusta per avviare il divezzamento non fa certo correre al bambino alcun rischio di carenza: sia il latte materno che gli appositi latti artificiali sostitutivi possono fornire da soli l'energia ed il fabbisogno nutritivo necessari al bambino per tutto il primo anno.

L'ALIMENTAZIONE DALLA NASCITA ALLA PRIMA INFANZIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora