i pogues

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Non potevo crederci, da tanto, troppo tempo non mi sentivo felice, accettata da qualcuno che non fosse la mia famiglia e mi sentivo al settimo cielo.

Dopo che kie mi ebbe detto quelle parole sorrise, mi prese per mano e mi disse "Vieni dai, ti faccio conoscere gli altri".

A quelle parole tutta la felicità se ne andò e venne sostituita da un panico improvviso che conoscevo sin troppo bene...

"Kie...insomma...sei sicura che al tuo gruppo andrà bene avere un nuovo membro...insomma non mi conoscono, potrei non star loro simpatica, potrei non stare simpatica a te, potrei combinare qualcosa. Oddio kie non ce la faccio, non voglio che mi prendiate con voi per pietà, kie ti prego..."

Stavo ancora finendo di parlare, quando lei mi si parò davanti, mi alzò il viso in modo da guardarla dritta nei suoi occhi scuri e mi disse

"Ellie, ascoltami attentamente. Io ti sto portando con me perché mi sembri una ragazza simpatica, agli altri sono sicura che andrai a genio e per di più hai tenuto testa a quell' idiota kook" mi disse sorridendo.

"Kie, a proposito di questo...mi sono appena trasferita qua e i miei zii mi hanno detto che facciamo parte dei kook e di non legare con i pogue, ma ovviamente a me non interessa. Ma magari ai tuoi amici si..." le dissi con un'aria triste

Lei a quel punto mi sorrise e mi abbracciò e mi disse che anche lei era una kook e frequentava dei pogue e che così avrei potuto fare anche io.

Diciamo che dopo queste confessioni non mi sarei potuta più tirare indietro e così mi avviai con lei verso il luogo in cui mi stava conducendo. Le dissi che avevo una decina di minuti di tempo, perché i miei zii mi stavano aspettando sulla spiaggia e lei mi rispose di stare tranquilla che il posto in cui mi stava portando non era lontano.

Mi portò a un piccolo molo dove si da subito, anche se lontani, vidi un gruppo di ragazzi. Strinsi più forte la mano di Kie, che mi guardò incoraggiante e assieme ci avviammo.

Finalmente arrivammo e potei osservare il gruppetto. Erano tre ragazzi, a mio parere molto belli.

Il primo che colse la mia attenzione fu il ragazzo di colore, capelli corti, occhi scuri ed espressivi ed uno sguardo sveglio e intelligente. Stava parlando con un altro, capelli lunghetti e mossi, viso abbronzato e corporatura abbastanza imponente rispetto agli altri. Infine il mio sguardo cadde sull'ultimo ragazzo, quello che si stava limitando a fissare kie e le ragazza che si stava portando dietro, ossia io. Lui aveva i capelli biondi, spettinati e che cadevano a ciuffi sparsi sul viso. I suoi occhi erano chiari, lo si vedeva anche al buio e sotto la felpa logora che indossava si intravedeva un fisico asciutto e muscoloso.

Io e Kie arrivammo e loro smisero subito di conversare e ci guardarono. In quel momento ero troppo imbarazzata per parlare e così abbassai gli occhi e non mollai Kie.

Lei mi guardò e infine volse lo sguardo verso i ragazzi.

"Bene ragazzi" esordì " questa è Ellie, si è appena trasferita qui da Los Angeles e vive con i suoi zii; è una kook, come me, ma ovviamente ha espresso chiaramente al nostro caro amico ricco, quello schifoso kook, che ha scelto da che parte stare" terminò con gli occhi che gioivano e cominciò a ridere.

Dopo queste parole la tensione che c'era nell'aria scomparve e io stessa alzai lo sguardo e li guardai negli occhi.

Restammo così alcuni secondi fino a quando il biondo, che si presentò come JJ, si alzò e mi venne incontro stringendomi in un abbraccio veloce e congratulazioni con me per il mio atteggiamento contro il kook.

Finito di parlare mi osservò ancora qualche secondo e con un sorriso, giuro un fantastico sorriso capace di mozzare il fiato a chiunque, tornò a sedersi.

Dopo di lui anche gli altri due si alzarono e si presentarono, stringendomi la mano amichevolmente e presentandosi, quello più imponente come John B e l'altro come Pope.

A quel punto tutte le formalità erano state svolte e così dopo aver brevemente raccontato loro da dove venivo e una mia breve presentazione, chiesi qualcosa di loro e cominciarono a raccontarmi un po' di loro avventure ma a quel punto sentii i miei zii che mi chiamavano.

Cosi a malincuore dovetti salutarli e kie si offrì di accompagnarmi.

Prima di andare, tutti mi salutarono e mi diedero la buonanotte, proponendomi di incontrarci il giorno seguente al molo, verso le 8 di mattina, per andare a fare un giro in barca.

Io ovviamente accettai di buon grado e li salutai con un abbraccio mentre mi davamo una buonanotte collettiva.

Accadde però una cosa.

Infatti mentre abbracciavo jj, lui mi disse piano nell'orecchio:"sogni d'oro".

Non era niente di strano, ma lo disse con una dolcezza e con un tono che mi fecero mancare un po' il fiato. Erano come parole soffiate e lievi, come se avesse paura di dire troppo.

Mi distaccai da lui, li guardai, sorrisi lievemente e lui ricambiò lo sguardo con un sorriso dolcissimo e io girai le spalle e andai via con kie.

Arrivata dai miei zii salutai anche lei e mi feci promettere che mi sarebbe venuta a chiamare la mattina dopo.

Tornai dai miei zii che ero al settimo cielo e loro lo notarono, videro kie e mi dissero subito che approvavano la nostra amicizia data la sua famiglia.

Storsi un po' il naso ma non dissi nulla e ci avviamo verso casa.

Arrivammo, me la mostrarono e mi fecero vedere la mia stanza, dove il giorno dopo avrei trasferito tutti i bagagli. Dalla valigia tolsi solo un pigiama e il beauty case. Mi feci una doccia veloce, mi cambiai e andai a letto.

Era stata una giornata fantastica, l'inizio perfetto per una nuova vita e l'inizo di un nuovo capitolo con altre persone che mi sembravano migliori di quelle che avevo lasciato.

Ero felice, finalmente, dopo così tanto tempo che non trovavo nulla per cui essere triste.

only you//JJ//obxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora