XIII - difficile convivere con uno stronzo

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Brian era intento ad impiattare quello che dal profumo sembrava qualcosa di appetitoso ma dall'aspetto solo pezzi di cartone immersi in qualche salsa rossastra. Il ragazzo sarà anche stato un cuoco apprezzabile, ma era una frana nella presentazione dei piatti.
Roger si limitò ad andare a sedersi ad uno dei due posti apparecchiati.
Il riccio voltò la testa sentendolo arrivare e squadrò la sua postura svaccata, probabilmente ringraziando che non avesse appoggiato i piedi sul tavolo:

《Grazie per avermi concesso l'onore della tua presenza. Stai facendo pratica per un appuntamento galante? Di sicuro la conquisterai con quei pantaloni della tuta... macchiati di sugo?》

《Tu e le tue Spice girls dovreste tacere in fatto di conquista delle ragazze. Limitati a cucinare la tua verdura e lascia a me il ruolo dell'uomo qui dentro.》

Brian alzò le sopracciglia, sulle sue labbra un mezzo sorriso tra l'incredulo e l'assassino. Per un momento, il ragazzo temette che il contenuto di uno dei due piatti che aveva in mano sarebbe finito addosso a lui lanciato da un riccio offeso, ma il suo coinquilino si limitò a sospirare:

《Tappati la bocca con il cibo, Taylor. E comunque, dovresti ringraziarmi perchè ti faccio ascoltare un po' di musica decente.》

Roger, che si era già avventato sul cibo, gli rispose facendogli il verso:

《Make it last forever, friendship never ends!》

Scimmiottò l'infame canzone che il riccio canticchiava quando era sotto pressione, quando era preso dagli studi o in qualsiasi momento in cui doveva distrarre la sua povera mente dal pensare. Infatti, per qualche motivo a Roger sconosciuto, questo particolare pezzo lo aiutava a concentrarsi e a scaricare la tensione. Inutile dire che veniva preso in giro brutalmente da chiunque fosse a conoscenza di questa abitudine.

《If you wanna be my lover, you've got to give-》

Continuò con un acuto che parve più come uno stridio provocatorio alle orecchie di Brian, il quale fulminò l'aspirante sesto membro del gruppo femminile da dietro la sua forchettata di stufato di melanzane. Roger si zittì prendendo un altro boccone e masticò piano, aspettando il giusto momento per riprendere il discorso senza ricevere qualche posata nell'occhio.

《E comunque, a parte questa roba che mi hai fatto entrare in testa a forza di canticchiarla ossessivamente io ascolto musica decente.》

Borbottò a bocca piena e vide Brian di nuovo fare quell'espressione per quando voleva insultare qualcuno ma il suo buon senso lo faceva agire diversamente, limitando la risposta ad un'alzata di sopracciglia e occhi spalancati verso il proprio piatto.

《Quella specie di fracasso la chiami musica?》
Il suo istinto da esperto assoluto della storia della musica partì di nuovo ma il riccio lo ricacciò giù sfruttando la sua solita eccessiva educazione, e cercò di essere ragionevole:
《Ascolta, posso capire che ti piaccia perchè va di moda e la ascoltano tutti, ma ciò non ne fa un genere di qualità-》

Roger lasciò andare la sua forchetta, la quale tintinnò contro il piatto di ceramica.

《Serio? Di nuovo! Ah sì giusto, solo quello che ascolti tu va bene, vero? Ma fottiti, metà della gente che ascolti è già morta.》

Prese un'altra forchettata di cibo e se la ficcò in bocca, ora masticando più irritato.

《E almeno il mio rumore lo ascolto con le cuffie, quelle tue band da anziani...》
Sventolò la posata indicando la camera da dove si era appena fermato uno dei dischi di cui parlava:
《...Pink Fleid-》

《Floyd!》

Lo corresse Brian, fulminandolo con lo sguardo. Roger proseguì imperterrito

《-me le devi propinare tutti giorni al massimo volume, con quel tuo macinino che hai preso al mercato delle pulci.》

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