Uscita a Cena (RIMANDATA)

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4 Uscita a cena (rimandata)

(ALLY)

Mi svegliai di scatto e vedendo Austin singhiozzare gli accarezzai le guancia.

-Ally!- disse sorridendo e abbracciandomi.

-Signorina Dawson lei è bandita da questa palestra e dalle mie lezioni. Sparisca!- disse l'istruttrice apparendo all'improvviso.

Se ne andò lasciandomi a bocca aperta.

-Cos'ho fatto?- chiesi a Austin.

-Meglio che tu non lo sappia.- disse ironicamente lui.

Uscimmo dalla palestra e mi venne incontro Dallas.

-Ciao Ally, ti stavo cercando. Volevo chiederti... Vuoi uscire a cena con me?-

Rimasi scioccata dalla felicità.

-Cerco che vengo.- dissi.

-Davvero?- chiese Dallas.

-Davvero!- risposi.

-Davvero?- chiese Austin.

-Davvero!- risposi.

-Passo a prenderti alle 20:00.- disse Dallas.

-A dopo.- dissi andando verso il Sonic Boom.

Entrai e sentii la chiusura della porta. Mi voltai per vedere Austin buttare la chiave sotto la porta.

-Austin, cos'hai fatto?!- urlai.

Si tolse la camicia e la buttò in un angolo.

-Ally, conosco il tuo segreto.- disse avvicinandosi.

-Austin, non è come credi.- dissi allontanandomi.

La croce si staccò ma cercai di riattaccarla, di reprimere il desiderio di lasciarmi cullare dalle sue braccia e di lasciarmi baciare dalle sue labbra. La croce iniziò a scaldarsi ma non mollai per paura di trasformarmi. Corsi in sala prove e chiusi la porta a chiave. Lasciai andare la croce e... rimase attaccata.

-Aprì!!- urlò Austin sbattendo i pugni sulla porta.

-Non hai il controllo di te stesso. Rivoglio il vecchio Austin, il mio Austin.- urlai.

Silenzio.

-Austin?- dissi girando la chiave nella serratura.

Aprii la porta quanto bastava per vedere fuori. Immediatamente Austin mi strinse a se. Come era caldo il suo petto, avrei potuto stare lì in eterno. “Concentrati Ally!” pensai “Tu ami Dallas, quindi questi pensieri nin dovrebbero neanche sfiorarti.”

-Scusa Ally, è che stamane, eri diversa e...-

-Si.- dissi appoggiandogli la testa sulla spalla.

-Mi dispiace!- urlò strappandomi la croce dal ciondolo.

(NARRATRICE)

Si sprigionò una luce rossiccia e quando sparì la maglietta di Ally era completamente stracciata. Austin rimase scioccato nel vederla così... così... sexy. Lei lo prese per mano e lo trascinò sul letto in camera. Si sdraiò sul suo petto e iniziarono a baciarsi. Verso le otto arrivò Dallas ma non trovò nessuno e dopo pochi minuti si arrese e se ne tornò a casa. Nel frattempo Austin e Ally si erano addormentati l'uno vicino all'altra. Due bianche ali li circondarono e Austin strinse Ally come per proteggerla. Aprì gli occhi e sorrise vedendo quelle ali, le accarezzò, come erano morbide. Lui conosceva molto bene quelle ali, le aveva viste parecchie volte, perchè lui... era come Ally.  

You Are My AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora