8 Verità

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8 Verità

-Chi sei?- chiesi.

Lui si allontanò verso la porta.

-Aspetta!!- urlai prendendogli la mano.

La mia mano attraversò la sua lasciandomi senza fiato. Mi allontanai impaurita. Lui sparì e al suo posto trovai il mio quaderno. Lo presi e iniziai a sfogliarlo rivivendo tutti i momenti e le canzoni che avevamo scritto. Trovai la canzone che stavamo scrivendo la sera in cui è iniziato tutto. Mi misi a cantare il ritornello.

-I think aboute you every morning when I open my eyes. I think about you every evening whwn I torn of the ligth. I think about you every moment, every day of my life...- mi fermai.

Le stesse parole che erano scritte sul messaggio. Come ha potuto saperle. Austin non l'ha mai cantata. Come ha fatto a scrivere il ritornello uguale. Voltai una pagina e una scritta in pennarello rosso.

-Ti amo Ally, ti amo. Austin.- lessi.

Accarezzai la pagina e il pennarello mi macchiò la mano. Se l'inchiostro era ancora bagnato voleva dire che chi l'aveva scritto l'aveva fatto da poco. Da quel giorno iniziai a tagliarmi sulle braccia. Tutte le sere ripassavo quelli vecchi e me ne facevo di nuovi. Una sera ripassando tutte le altre decisi di finirla... Non con i tagli ma con la mia vita. Volevo raggiungere Austin e quel misterioso angelo. Presi il coltello e il cellulare e inviai un messaggio a Trish e Dez.

“Vi voglio bene. Sarete sempre nel mio cuore.”

Presi il coraggio, impugnai il coltello. Chiusi gli occhi e affondai il coltello nel mio cuore ma non sentii dolore, solo una mano che fermava la mia. Aprii gli occhi e vidi l'angelo di prima mi bloccava le mani. Il sangue delle ferite iniziò a gocciolare e macchio le sue ali bianche.

-Lasciami!! Voglio morire, voglio andare da Austin.- urlai.

-Se lo fai non ci vedremo più!.- urlò.

Le ali si aprirono e vidi i suoi bellissimi capelli biondi e i suoi occhi cioccolato.

-Austin- dissi senza fiato.

Lasciai cadere il coltello e caddi in ginocchio.

-Non pensavo potessi arrivare a tanto.-

Non gli risposi. Ero completamente scioccata.

-Ally, non ferirti per me. Nn ne vale la pena.-

Mi strinse a se e io dimentica il dolore, come se lui potesse guarire non solo le ferite fisiche ma anche quelle nella mia anima.

-Devo andare.- Disse staccandosi e sparendo.

-Aspetta!!-

Ma purtroppo se n'era già andato.

You Are My AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora