Piano piano stai perdendo tutto.
Ciò che ti sembrava tuo, anche se non lo volevi, adesso non lo è più.
E questa tua forma di narcisismo, adesso, ti fa stare male.
Ti abbandoni a te stessa e alle tue insicurezze, cercando qualcuno che fosse in grado di sapersene prendere cura.
È una ricerca difficile, perchè sai che dentro sei molto complicata.
Non ami la superficialità, ma odi le cose in grande, ami le piccolezze ma odi l'indifferenza.
Piano piano, le persone, si allontanano da te senza che tu sappia trovare una risposta al problema.
E resti lì inerme con le tue paranoie nella totale solitudine."Che stai scrivendo?" - chiese Macy, a Charlotte, mentre chiudeva il suo piccolo trolley.
"Nulla. Piccoli pensieri. Lo faccio sempre. È una valvola di sfogo." - le rispose, senza degnarla di uno sguardo.Il treno per Boston partiva alle 15.45.
Charlotte aveva passato tutta la notte a cercare il primo treno disponibile ed economico.
Non aveva chiuso occhio, era assalita dall'ansia e stava in apprensione per la notizia che aveva appena ricevuto.Inès mi ricordo il nostro primo incontro. Avvenne l'anno scorso in un campo estivo, insieme a tuo fratello Martìn.
Quando Macy ci presentò, non avevi quell'aria felice di fare amicizia, stavi sempre sulle tue e non partecipavi quasi mai alle attività.
Poi, dopo quel giorno, è cambiato tutto.
Avevi deciso di alzarti presto per allenarti, sei sempre stata una sportiva, noi due siamo l'opposto in verità.
Per caso quella notte non riuscii a dormire, e rimasi sveglia fino all'alba senza addormentarmi.
Ero nella mia tenda, quando ad un certo punto sento delle grida provenire a non poca distanza da me.
Mi spavento, cerco in qualche modo di svegliare Macy, ma dorme con un ghiro.
Metto su una giacchetta, e mi dirigo verso quelle grida.
Più mi avvicinavo, e più le grida venivano meno.
Scorgo due ombre, era difficile identificarle, in men che non si dica ti vedo sbucare davanti ai miei occhi, con le lacrime agli occhi.
Dietro di te c'era George, il tutore, che di spalle si sistemava i pantaloni.
Mi guardi e scappi.
Da lì, siamo diventate migliori amiche.
Inutile dire che a quel porco gli abbiamo fatto passare la peggior giornata della sua vita.Ma adesso dove sei Inés?
Durante tutta la durata del viaggio, Macy e Charlotte si interrogarono sugli eventi possibili, su come ritrovarla e quale fosse la pista da seguire.
Scesi alla stazione, con i loro trolley, si recarono al B&B che avevano prenotato la sera prima."Spero che tu mi faccia alloggiare in un 5 stelle" - scherzosamente Macy si rivolse a Charlotte.
"Bhe, tesoro dovrai accontentarti di un..."Improvvisamente la voce di Charlotte venne ricoperta dalla voce di Macy che gridò il suo nome.
In una frazione di secondo Charlotte si ritrovò catapultata a terra a sentire il calore dell'asfalto.Dalla macchina, che aveva investito Charlotte, esce di corsa un ragazzo, che con la prontezza riuscì a chiamare i soccorsi.
Macy alzò lo sguardo e disse: "Lucas!"-Charlotte