Sento ancora il tuo nome gridato ad alta voce nella mia testa.
"CHARLOTTE".
Assorto nella mia ansia e nei miei pensieri, per un attimo, ho dimenticato di dove mi trovassi in quel momento.
Quel grido mi fece ritornare alla realtà troppo tardi, I miei occhi erano orientati su di te e vidi il tuo viso delicato sull'asfalto.
Le tue gambe e le tue mani rovinate dai graffi di esso, con le escoriazioni che facevano da contorno.
Scesi di corsa dalla macchina e con prontezza chiamai i soccorsi.
Eri cosciente, mi guardasti negli occhi e dopo pochi secondi svenisti.
Arrivati i soccorsi tirai un piccolo sospiro di sollievo, non eri in pericolo di vita ma sbattesti la testa sull'asfalto era d'obbligo trasportarti d'urgenza.Non avevo mai visto una ragazza bellissima come te.
Lucas si trovava nella stanza d' ospedale di Charlotte, seduto accanto a lei.
Approfittando del sonno, della ragazza, e dal momento che Macy era andata a prendere della cioccolata calda, si lasciò andare ad uno sfogo profondo.Macy mi ha detto che sei un'amica di Inés.
Non so se riuscirai a perdonarmi, ma sicuramente capirai il mio stato d'animo una volta che saprai chi sono."É arrivata la cioccolata!" - entrò Macy spumeggiante, incurante che Charlotte dormisse.
"Fa piano ragazzina, la tua amica sta dormendo." - la rimproverò Lucas ma con aria serena.
"Ops, scusa. Ecco tieni!" - con tono basso Macy porse la cioccolata a Lucas che l'accetto delicatamente.
"Macy, cosa ci fate qui?"
"Martìn mi ha chiamato due notti fa dicendomi che Inés è scomparsa da una settimana, io e Charlotte siamo molto amiche di Inès, è stata lei a precipitarmi subito qui. Sono molto legate."
"Capisco. Si Inès è scomparsa da poco più di una settimana, non dormo da due giorni. L'ansia e l'angoscia hanno causato l'incidente, non era mia intenz..."
"Shh, tranquillo." - Macy lo bloccò prima di finire e lo tranquillizzò.
L'odore della cioccolata mi riporta con la mente a quando ero bambino.
Non andavo molto d'accordo con i miei genitori. Stavano tutto il tempo a lavoro. Avevano solo pochissimo tempo per me.
Cosi passavo le mie giornate con i miei nonni ed ecco che alle 17.00 era immancabile la cioccolata con i biscotti.
A volte vorrei ritornare a quei tempi, senza responsabilità e senza pensieri."Lucas avete parlato con la polizia?" - chiese Macy appoggiandosi sul letto di Charlotte mentre le teneva la mano.
"Si, un disastro. Non hanno alcuna pista." - rispose Lucas con sconforto e aria pensierosa.
Una frase risuonò per la stanza al minimo suono: "Io si. Ho una pista."
Disse Charlotte, riaprendo gli occhi.-Lucas