Kageyama's Pov.
"no, non posso dirtelo, ho paura di ferirti Tobio. Non voglio perderti!" disse lui quasi urlando, palesemente messo alle strette, lo si capiva anche dalla sua espressione, dai movimenti impacciati del suo corpo e dalla sua mano destra che continuava stringere quella sinistra.
"Tu non mi perderai Shoyo, anche perchè io non voglio perderti. Ho bisogno di te, ti prego, ti supplico, dimmi tutto quello che ti passa per la testa, sono qui. Io non me ne andrò..." urlai l'ultima parte in risposta a quello che lui mi aveva detto un attimo prima, ero assolutamente certo di quello che dicevo e quando Shoyo si allontanò da me, io piansi.
"Come fai a saperlo, non sai cosa sono, non sai come potresti reagire. Sconvolgerei la tua anima e dovrei manovrare i tuoi pensieri così che tu possa dimenticare ciò che vedrai. Non posso. Non voglio farti stare così male" sussurrò lui con voce malinconica, in quel momento capii che non poteva proprio dirmelo, ma la curiosità mi stava divorando vivo, non potevo aspettare un secondo di più.
"Tu non stai proteggendo me da quello che potresti farmi, tu stai proteggendo te stesso da quello che io potrei pensare di te. E questo non mi va bene, mi fa diventare matto." continuai ad urlare con le lacrime agli occhi e le guance rigate da quest'ultime. Poi mi calmai e d'un tratto calò il silenzio tra noi due, un silenzio assordante che trasudava rabbia. Shoyo stava veramente perdendo la pazienza, la sua voce era diventata più cupa, quasi inquietante per essere proprio la voce della persona che amavo più di me stesso. Cercava di nascondere la sua rabbia o peggio di metterla a freno, cosa che mai avrebbe dovuto fare.
"Tu pensi davvero che se io stessi cercando di proteggere me stesso, ti direi di scappare da me adesso?" rispose lui piangendo e guardando il suolo, rompendo finalmente il silenzio assordante che ci stava separando da un po'.
"Scappare? Perchè Sho? Perchè dovrei scappare da te, IO TI AMO e non ho intenzione di lasciarti qui, come non ho intenzione di perderti" ribattei io, non capendo a cosa si riferisse, poi continuai "piuttosto tu cosa mi nascondi? pensi che potremmo mai stare insieme se la nostra relazione è partita con un tuo grande segreto? Che c'è? Pensavi che non me ne accorgessi?".
"Come lo sai che ti nascondo qualcosa, chi te lo ha detto" la sua voce divenne ancora più profonda e cupa, come non lo era mai stata. "non importa come io lo sia venuto a sapere, importa il perché tu non mi abbia detto la verità sin da subito. Non so neanche di cosa si tratta, ma come faccio io a fidarmi di te dopo aver saputo che mi nascondi una cosa da quando ci siamo conosciuti. è come se tu non mi abbia mai detto la verità dopo quasi un anno che ci conosciamo, dopo che siamo cresciuti insieme all'interno di quel cazzo di campo da pallavolo e come coppia al di fuori di esso." dissi cercando di avvicinarmi a lui.
"Noi non siamo mai stati una coppia" sentii quelle parole uscire dalla sua bocca ed il mondo mi crollò in un attimo addosso, ma scuotendo la testa tornai in me e risposi con "è vero, non siamo mai stati una coppia ufficialmente, ma tu mi hai amato e di questo ne sono assolutamente certo. Eri tu che venivi piangendo a casa mia perché avevi fatto una domanda scomoda e mi ero arrabbiato.
Ed ero fottutamente io ad aprirti la porta, per poi aprirti le mie braccia e stringerti per farti capire che ti amo troppo per arrabbiarmi con te. Perché sei l'unica persona per cui non ho avuto paura di spogliarmi della mia corazza, l'unico che mi ha fatto star bene e l'unico senza di cui vivrei, ma male.
Eri tu a ricambiare il mio bacio sotto quell'albero di Sakura, ed ero io a dirti che tu sei più bello di qualsiasi altra cosa, in quel momento e in qualsiasi altro. Per cui smettila di prendermi in giro. Io ti amo."
"Ti Amo anch'io, scusami, dovevo nascondertelo sin dall'inizio e continuo a non cambiare idea, per te è pericoloso, ma adesso è troppo tardi. Scappa da me Tobio, fallo adesso ti prego, non voglio farti del male" disse singhiozzando, continuando a tenere lo sguardo basso.
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«il ragazzo che ero.» Kagehina
Viễn tưởngPenso che la gente cambi tutti i giorni, anche se per cambiare profondamente serve qualcosa, qualcosa che cambia il modo di pensare e a volte anche il modo di esprimersi. Occasionalmente questo "qualcosa" diventa più simile ad un "qualcuno" o talvol...