CAPITOLO 22: La Fine

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Dopo 3 fottutissime ore di macchina eccoci arrivati a Lake City era stupenda. Dopo mezz'ora eravamo ancora in macchina così decido di chiedere a Tony dove stessimo andando
Io= ma quindi dove si va
T= aspetta e vedrai
5 minuti dopo eccoci qui. Di fronte ad una cascata, scendemmo dalla macchina e ci misimo sul prato abbracciati. Con la punta dell'occhio vidi una macchina nera, con vetri oscurati accostare di fianco alla nostra. Mi venne ansia, avevo già notato quall'auto ci aveva seguito per tutto il viaggio. Decisi di non farci molto caso. Dopo venti minuti sentii un movimento strano da parte di Tony, mi girai e lo vidi sanguinare con una mano al cuore, mi allarmati subito e chiamai l'ambulanza. Già sapevo chi era stato, sicuro mio padre, non gli sarà andato a genio ed avrà ordinato ad uno dei suoi tanti sicari di rovinarmi la vita. Lui era un uomo molto ricco, ma allo stesso tempi avido, otteneva sempre ciò che voleva, a costo di usare la forza e lui in questo caso voleva me. In pochi minuti arrivò l'ambulanza e vedere Tony disteso, pieno di sangue su quel lettino mi fece male al cuore. Lo portarono all'ospedale, durante il tragitto riuscì a spiccicare due parole: NON ARRENDERTI MAI. Era io che dovevo fare forza a lui e invece era il contrario. L'operarono di urgenza. L'intervento durò per ben 6 ora. Dopo tempo uscì un medico
D(dottore) = e lei Camilla Rossi
Io= si sono io
D= presumo sia la fidanzata, durante l'intervento tony a chiesto di lei
Io= come sta?
D= non ho buone notizie. È caduto in un coma profondo, il proiettile ha trapassato un polmone provocando un emorragia interna molto grave, ha perso più di 3 litri di sangue, non sappiamo se si sveglierà e se al suo risveglio sarà in grado di camminare
Scoppiai a piengere e con le poche forze che avevo chiesi al dottore se potevo vederlo e lui  annui con la testa. Eccoli lì, steso su un lettino, pieno di tubi ed aghi, per colpa mia. Settimana dopo settimana i battiti rallentano sempre di più. È passato esattamente un anno dall'incidente Tony è ancora in coma, tutti i  giorni dopo scuola vado da lui, mi metto di fianco al suo letto e piango piango piango ancora finché non finisco le lacrime. Se lo avessi perso non sarei stata più in grado di amare. Quanto ti viene portata via una persona che ami difficilmente riesci a ritornare quella che eri, soprattutto per me che avevo già sofferto abbastanza. Ero diventata apatica, senza sentimenti, non mi importava più di nulla e nessuno era come se il mondo intorno a me fosse sparito. J ci provava a farmi andare alle feste ma niente. Oggi è il giorno del suo 22 compleanno. Ed eccomi lì a piangere e dirgli parole per sperare in un miracolo. Avevo la sua mano tra la mia quanto sentii una leggere pressione, guardai negli occhi Tony, ed eccolo lì, lo vidi, vidi i suoi occhi enormi marroni cioccolato, chiamai subito un medico. Mentre   aspettavo l'arrivo del medico, lui disse due parole TI AMO dopo di che chiuse nuovamente gli occhi e la barra della vita sul macchinario divenne piatta. La fine ecco cosa era, la fine della mia fottuta vita di merda la fine di tutto. L'uomo della mia vita era appena morto. I dottori cercarono di rianimarlo per più di 30 minuti, ma senza successo. Non capisci di amare qucuno finché non muore. Mi manca già tutto di lui, i suoi occhi, i suoi capelli, il suo respiro, la sua pelle sulla mia. Mi mancava lo avevo amato per due anni, l'unico amore della mia vita, il più vero e il più sincero. Aveva fatto quello sforzo di aprire gli occhi e salutarmi, solo per farmi felice, e adesso è colpa mia se è morto. Mi sentivo vuota, senza niente. Passarono 2 settimane ormai la notizia che Tony fosse morto era su tutti i giornali. Oggi c'è il suo funerale. Il giorno più doloroso di tutti. Come al funerale di mio nonno, anche qui mi toccò parlare.
Antonio Levi Lopez l'uomo più dolce della terra. Fu lui a fare il primo passo su queall'aereo, chiedendomi di guardare netflix insieme, fu lui a tenermi la mano durante il volo. Mi manca, mi manca come l'aria. Era un uomo fantastico, era l'unico che mi faceva sentire bene con me stessa e l'unico che nonostante il mio carattere di merda era rimasto al mio fianco. Antonio Levi Lopez, l'uomo che voleva una famiglia con me e che aveva già in mente il matrimonio, colui che ha reso la mia vita bella da morire, colui che mi ha fatto dimenticare il mio passato per due anni consecutivi, colui che era geloso di tutti ma allo stesso tempo si fidava di me. Aveva un desiderio, quello di avere un figlio  e per colpa mia non lo ha potuto realizzare. Non lasciarmi amore mio ti prego non lasciarmi, mi manchi come l'aria e mi servi come serve l'acqua hai pesci per vivere. Ti prego ritorna.
Scoppiai a piangere e mi accasciai a terra dopo di che feci partite la conzone preferita di Tony when the party's over di Billie Ilish e tutti settimo in silenzio. Oggi sono esattamente 4 anni dopo la sua morte ed io non so come faccio ad essere ancora viva....


*SPAZIO AUTRICE*
Ed eccoci alla fine di tutto. Scrivendo questa parte mi sono saliti i brividi. Spero il libro vi sia piaciuto ho in mente di scriverne un altro ma con una trama differente. Ditemi cosa ne pensate. I love you💕

"FELICE PER SEMPRE"//Tony LopezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora