Al confine della felicità

Insieme

Il sole splendeva alto nel cielo.

Saint era uscito sul balcone per godersi un po' di quella piacevole brezza che aveva cominciato a soffiare da un po'.

Si guardò intorno, riflettendo su tutto quello che era successo fino ad allora.

Lui e Zee erano tornati a Bangkok da più di una settimana ormai.

E questo significava che stavano insieme da più di sette giorni.

"Stare insieme".

Saint sorrise a quel pensiero.

Non era mai stato così felice come in quei giorni.

Pensare che una persona potesse avere quell'effetto su di lui era incredibile.

Non riusciva a smettere di sorridere ogni volta che vedeva Zee, ogni volta che qualcuno lo nominava.

La sua testa era piena di Zee, Zee, Zee e solo Zee.

Si sentiva come un adolescente in preda alla sua prima cotta.

Ma, in fondo, forse era proprio così.

Non aveva mai provato niente di così intenso per nessuno.

Sussultò sentendo qualcosa di umido sul suo collo.

«Sono riuscito a spaventare SupSup, non ci credo!» rise Zee.

«Io... è solo che non me lo aspettavo. Pensavo stessi ancora dormendo».

«Non posso dormire troppo. Non voglio perdermi questo magnifico panorama».

Saint arrossì.

«Mangiamo?» cambiò subito discorso.

Zee lo attirò a sé e incominciò a baciarlo con passione.

Evidentemente aveva voglia di "mangiare" lui e non altro.

«P', lo so che sono irresistibile» lo prese in giro Saint. «Ma per ora pensiamo al vero cibo».

«Dobbiamo proprio?».

«Si».

Era bellissimo quando faceva quella faccia da koala.

Non riuscì a trattenere un sorriso.

E Zee ne approfittò.

Lo attirò di nuovo a sé e gli sussurrò: «Sai, stare insieme a te è la cosa più bella che mi sia capitata».

Saint non voleva dargliela vinta, però non riuscì a resistere.

Lo baciò.

«Per una volta il cibo può aspettare».

«SupSup rinuncia al cibo. Credo di essere sconvolto».

«Ho semplicemente trovato qualcosa di meglio da fare» disse mordendogli il lobo dell'orecchio.

Zee deglutì.

«Non cambierai idea, vero?».

«No, non lo farò. Non ti lascerò andare per nessun motivo».

«È una promessa?».

«Lo è».