''Le donne non valgono nulla''

13 0 0
                                    

~Thailandia :

Pov Alessia

Sono appena l'1 del mattino , mi ritrovo accanto ad uno dei fiumi più vicini al hotel in cui alloggio , cammino lentamente tra gli alberi e i fiori colorati. Quando sento una strana sensazione, è come un senso di dèjà-vu esattamente come pochi minuti fa nel mio letto matrimoniale nella suite più costosa del hotel, sono sicura che tra poco succederà ... come nella mia visone di pochi giorni fa nella vecchia libreria nel palazzo di teatro della mia azienda, sento dei strani brividi nella schiena il cielo stellato si specchia sul fiume,si sente solo l'acqua scorrere, all'improvviso una volata di vento fa scompigliare i miei capelli, fa oscillare le punte degli alberi e statica alcuni fiori quasi appassiti , chiudo gli occhi e come il vento è venuto il vento se ne va, apro leggermente gli occhi e vedo una luce abbagliante che piano piano si affievolisce davanti a me, come sapevo è lei jenny, non è cambiata dalla sua morte, è sempre sensuale, alta un 1,70 cm, con dei occhi verdi pieni di buon umore e dei capelli a caschetto castani, con dei lineamenti morbidi. Ha un lungo vestito bianco con dei ricami di nomi sulle spalle, i nomi dei suoi due figli, a questa immagine così candita mi viene voglia di piangere e ridere allo stesso tempo, ma in realtà non so che fare del resto la colpa è mia, rimango in piedi immobile davanti al sua anima che si manifesta davanti a me in forma quasi fisica. Non ho il coraggio di guardarla negli occhi così abbasso la testa e rivolgo il mio sguardo al suolo, la sento avvicinarsi a me e toccarmi la mascella per farmi alzare la testa, ma non posso farlo non ne ho il coraggio , i miei occhi iniziano a pizzicarmi e senza quasi nemmeno accorgermene una valanga di lacrime rosse sangue mi rigano le guance pallide , tra un singhiozzo e un altro dico :

io : Scusa, è tutta colpa mia ... non ho il diritto di piangere lo so ... ma lasciami ritrovare tua figlia charlotte e dammi l'opportunità di far vivere alexander e charlotte in una famiglia benestante con tutte le opportunità di poter andare in una scuola privata e potersi istruire senza dover badare a soldi ... so che non mi perdonerai ma va bene così ...

alzo lo sguardo e la guardo negli occhi , lei non dice nulla per parecchi secondi semplicemente mi scruta e infine mi sorride e sta volta non è uno di quei vecchi sorrisi che l'hanno portata alla morte ma un sorriso vero , con voce dolce dice :

Jenny : Non ti devi scusare , non mi hai ucciso tu , sono stata io ... a non volerti ascoltare quando mi chiedevi di dirti la verità, quando mi chiedevi come stavo e quando mi chiedevi il perché il piccolo alexander aveva delle cicatrici sotto i sui piccoli piedini ...

io : non è vero !! io mi stavo godendo tutti i soldi che avevo guadagnato e che stavo guadando tra pub,vestiti,viaggi,ville e vari capricci ...

Jenny mi interrompe e con voce infranta dice :

Jenny : tu stavi solo vivendo la tua vita !!! la colpa è mia ! non sono stata in grado di proteggere i miei figli ...

la sua voce si incrina sempre di più, si accascia sull'erba fredda della notte piange e piange sento dolore per lei e per quello che provavo a ignorare. Mi accascio accanto a lei e provo a confortarla anche se ... cosa si può dire a una donna che ha visto i suoi figli picchiati a sangue dal suo stesso marito ?

io : non è colpa tua non potevi fare nulla ...

i secondi, i minuti e le ore passano ma noi due rimaniamo lì ... accasiate sul l'erba a piangere su quello che potevamo fare , che potevamo evitare ma ormai non si può più tornare indietro ...

io : ti giuro che troverò charlotte ... e che porterò all'ergastolo il tuo ex marito Andreas ...

Jenny : mi fido ti te ... e ora che io vada ma prima dai questa a chad ...

L'amore nasce a New yorkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora