L'amore nasce a New york

La stanza segreta

Entriamo dentro all'edificio che è molto alto e con le pareti esterne sono di pietra rifinite con disegni hai lati,il portone è fatto di acciaio ,dopo aver superato quello in mezzo ha due collone barocche c'è una porta di vetro . L'atrio è deserto come immaginavo,osservo alexander che si guarda attorno,l'interno dell'edificio è un mix tra l'architettura barocca e quella moderna,infatti ci sono le colonne hai lati di ogni scala dell'edificio ,i pavimenti sono di marmo quasi ovunque ,alle pareti ci sono alcuni specchi piuttosto grandi e alcuni quadri di donne e uomini che hanno ricevuto il privilegio di avere i propri ritratti su queste pareti,inutile dire che queste persone sono quelle che hanno avuto più successo e che hanno frequentato questa base sportiva. Dopo ciò scendiamo le scale, che sono a sinistra del quadro di Julia Roberts , dopo 4 piani sotto terra,ci troviamo nella vecchia biblioteca della basa,è un pò impolverata ma è sempre impressionante,è molto grande , infatti ci sono centinai di libri, a ogni genere di libri diversi ci sono due collone che dividono il resto dei libri,quindi dopo aver passato quasi tutti i generi possibili e immaginabili,ci troviamo in un vicolo cieco,infatti alexander mi guarda confuso,mi avvicino alla decima fila di libri verso sinistra e ne tiro la parte che tocca la colonna,non avendo nessuna reazione immediata , alexander esclama :

Alexander : ma qua non c'è niente

io : abbi un pò di pazienza

dopo alcuni secondi si sente uni scricchiolio,un lieve rumore e la parete di libri si apre , quasi magicamente,l'apertura è di circa un metro e mezzo e la larghezza circa di mezzo metro,e la larghezza circa di mezzo metro, lentamente la porta si apre, rivelando delle scale di pietra che vanno verso il basso. Alexander guada stupito prima me e poi ciò che si è rivelato di fronte hai suoi occhi,ovviamente da non si vede molto dall'esterno perché lì dentro è buio pesto,faccio un sorriso di incoraggiamento a ale,così con ancora la sua mano nella mia scendiamo lentamente verso il basso. Dopo alcuni scalini avvicino al muro gelido la mia mano,su una pietra specifica, che è inclinata verso il basso, con la mia impronte digitale,la porta esterna si chiude lentamente e alexander sussulta,per poi fare una faccia meravigliata quando delle piccole luci si accendono dal soffitto,ma non sono delle semplici luci,sono delle lucciole,che danzano vicino hai fiori cadenti che vengono dalle mura,è incredibile che questi fiori sopravvivono alla gelida caverna ,senza mai ricevere una goccia d'acqua o anche un piccolo raggio di sole,è sempre stato così non è mai cambiato nulla,per chissà quanti anni

Alexander : come fanno ha vivere?

io : non lo so

Alexander : è dove vengono quelle lucciole ? sembra non ci sia una via d'uscita

gli rivolgo un sorriso dolce e gli dico con un occhiolino :

io : lo vedrai tra poco

riprendiamo ha camminare e dopo qualche minuto che sembra eterno,c'è un corridoio stretto e lungo,dopo altrettanti minuti, ci troviamo di fronte una spessa porta di legno,sulla maniglia ci sono sempre aggrovigliate quelle tre rose,una bianca,una rosa e una rossa,alexander poggia una mano sulla maniglia e incredibilmente una rosa arancione appare dal nulla da un gambo pieno di spine che veniva dallo stipite della porta,anche essa si aggroviglia alla maniglia insieme alle altre tre rose,non era mai successo... oppure si ... ora che ci penso meglio ricordo che la prima volta che io e jenny ,siamo venute qua è successa la stessa cosa,la mia rappresentata la rosa rossa e jenny quella rosa,però ... dopo che lei è morta ,è apparsa una rosa bianca,io ovviamente la vidi dopo mesi e mesi,non volevo ritornare qui dopo che era morta,era troppo doloroso... è ha ripensarci mi sento scombussolata,il sorriso che avevo fino a poco fa svanisce e ne prende il posto un sorriso triste... osservo alexander che fortunatamente non si accorge del mio cambio di umore ,è incantato dalla bellezza di quelle rose,improvvisamente alexander dice con voce sempre più incantata :