1. Derek Il Ragazzo Mago

Capitolo 1. La Nazione del Fiume

Era un giorno come gli altri nella nazione del fiume. Una terra governata da quattro sovrani in lotta tra loro per i poteri arcani che tramandano i sacri popoli di quelle terre. Enormi montagne nere sorgono a Nord e a Est, mentre invece un enorme e profondo mare copre i lati a Sud e a Ovest. Quattro popoli, quattro etnie, quattro poteri, queste sono la Terra della Luna, del Cielo, dell' Erba e infine quella del Mare. È proprio in una di queste quattro terre che inizia la nostra storia, più precisamente nella Terra della Luna, dove un giovane ragazzo scopre il suo destino.

Il sole splendeva sulla ridente città di Kreho, capitale del commercio della valle. Derek, un ragazzo di vent' anni, era conosciuto in tutta la città per i suoi capelli color nero pece e i suoi occhi verde smeraldo, tutte le ragazze lo adoravano.

La sua famiglia è una delle più potenti della città, da sempre hanno il potere di dominare tutto ciò che riguarda l' oscurità, le ombre e il buio.

Gli antenati di Derek erano dei grandi guerrieri conosciuti in tutta la Terra grazie al loro potere.

Ma molti anni fa, ci fu una grande guerra che coinvolse tutti i popoli della nazione.

Dopo anni di dure battaglie, i quattro generali più forti, uno per ogni paese, decisero di incontrarsi per stipulare un accordo per dividersi i terreni e finire la guerra così facendo in ogni terra nacque un regno con proprie leggi e usanze.

Sfortunatamente il generale Khar della Terra della Luna, appena salito al trono, avendo paura del potere del popolo, vietó ogni singola forma di magia nel regno. Così finii il tempo della magia nella Terra della Luna e iniziò la tirannia del re.

Molti anni sono passati da quel giorno, venne dimenticato da molti ma invece gli anziani se lo ricordano come fosse ieri e non dimenticheranno mai la storia della loro Terra. Difatti Derek, ogni giorno, si reca da un anziano per farsi raccontare le storie della loro patria quando era ancora rigogliosa e sorridente. Ogni notte sogna quella stessa terra con occhi diversi da quelli con cui la vede di solito.