1. Derek Il Ragazzo Mago

Capitolo 13. La Decisione della Solitudine

Un gelido vento svegliò Derek nel pieno della notte, le immagini di quella povera gente non gli davano tregua.

I sigilli cominciarono a bruciare su tutto il corpo, non riusciva a parlare dal troppo dolore.

In velocità prese una boccetta dallo zaino e la bevve tutta d' un fiato. Cadde a terra ansimando, la magia nera aveva un prezzo e Derek ne stava pagando le conseguenze.

Ormai i sigilli coprivano tutto il corpo e le cicatrici adornavano le linee nere sulla pelle chiara.

Si guardó per qualche istante.

< Cosa sono diventato.. > disse.

Non si riconosceva piú, era diverso dal bel ragazzo di un tempo, ormai i suoi occhi avevano perso la lucentezza di una volta.

Gli vennero in mente i momenti passati con la dua famiglia e sorrise, ora avrebbe dato di tutto per rivederli.

Lasciarono il Paese dell' Erba e dopo giorni tornarono a casa.

Vennero accolti come degli eroi, la loro vittoria li aveva preceduti.

Herya era lí. Le lacrime scendevano dalle sue calde guance mentre abbracciava Derek come se non lo vedesse da anni.

I due si guardarono fissi negli occhi per alcuni istanti finché Hansel non li interrupero dicendo che il Re voleva vederli.

Le enormi porte si spalancarono, Re Shalu era seduto sul trono.

< Bentornati eroi, cosa avete scoperto?! > esclamó con tono curioso.

Sary prese la parola < Un esercito di nani ha trucidato il villaggio di Velos Sire >.

Shalu si alzó in piedi incredulo, ma subito Derek disse: < Qualcuno li controllava, non é stato facile combattere contro di loro. Ma alla fine sono morti tutti > concluse il ragazzo.

< Raddoppiate le guardie ai confini e mandate i cavalieri di krug a pattugliare il Nord > disse il Re sedendosi al trono.

< Sire chiedo il permesso di essere congedato dall' esercito > Esclamó Derek.

Tutti si girarono a fissarlo rimanendo a bocca aperta, < Ma ti sei fuso!? > urló Hansel.

< No, voglio tornare dalla mia gente per proteggerla, vi ho servito come meglio potevo in questi anni, ma ora la mia patria mi chiama > concluse il ragazzo.

Il Re fece zittire le voci in sala e poi disse: < Derek ti abbiamo accolto come uno di noi, se te ne vai non potrai piú tornare e diventerai un nemico di questo Regno >.

Derek amava quelle persone, ma non era la sua razza. Il massacro di Velos lo aveva fatto riflettere, e ora sentiva che era il momento di tornare a casa.

Preparó lo zaino la stessa notte, ringrazió tutti coloro che lo avevano aiutato e amato come un figlio e poi si diresse al cancello.

Herya gli corse incontro piangendo, dicendogli che lo amava.

Derek non poteva ignorare quelle parole visto che provava lo stesso per lei.

Le disse di correre a casa e prendere lo stretto neccessario per il viaggio, poi si sarebbero incontrati nella foresta e sarebbero scappati assieme.

CONTINUA NEL PROSSIMO LIBRO

INTITOLATO: ® DEREK, SANGUE NELLA TERRA

GRAZIE A TUTTI A PRESTO!!!

T.J.