(M)
"Martina! Siamo in ritardo!" urla Jacopo al di fuori dell'hotel mentre io sono ancora nella hall insieme agli altri a ridere ed a scherzare.
"Arrivo!" urlo di rimando, lanciando uno sguardo complice a tutti i presenti prima di alzarmi e di avvicinarmi all'uscita dell'albergo.
Delle braccia avvolgono i miei fianchi, ancorando le mani sul mio ventre. Riesco a sentire il suo profumo paradisiaco invadermi immediatamente le narici, mentre il suo respiro caldo è sul mio collo, lasciandoci un bacio. Un brivido mi percorre la spina dorsale facendomi venire la pelle d'oca, se ne accorge subito, difatti riesco a sentire il suo sorriso contro la mia pelle.
Lascia la presa, mettendosi davanti a me e mostrandomi ancora una volta quanto siano belli e profondi i suoi occhi blu, così freddi ma allo stesso tempo così limpidi e cristallini. Ogni volta mi ci perdo dentro, tuffandomi costantemente in quel mare azzurro che mi toglie il fiato.
Allungo una mano verso il suo viso, spostando una ciocca dei suoi capelli castani e mossi dietro l'orecchio prima di rivolgerle un tenero sorriso.
"Voglio venire anch'io." ammette continuando a guardarmi negli occhi. Faccio quasi fatica a sostenere quel contatto visivo, mi mette sempre in soggezione e non riesco mai a capirne il vero motivo.
"Non puoi venire, è una sorpresa. Ricordi?"
"Dai Marti." mi prega ed io nego con la testa.
Cerca di avvicinarsi a me ma faccio qualche passo indietro, allontanandomi ed indicando con la testa tutti gli altri che non ci stanno minimamente prestando attenzione, sono troppo impegnati a ridere per le imitazioni di Francesco.
Non abbiamo mai ufficializzato con loro ciò che ci fosse tra noi, in realtà non ne siamo nemmeno poi così tanto sicure. Il nostro è semplicemente un rapporto inspiegabile. Non l'abbiamo mai detto agli altri però immagino che abbiano già capito qualcosa senza aver bisogno di ulteriori conferme, i nostri sguardi e i nostri gesti parlano per noi. Ho chiesto io a Gaia di non rendere esplicito tutto questo ai loro occhi, mi da fastidio condividere con gli altri - in generale, non solo con i miei compagni di Amici, - i nostri 'sentimenti'.
"Non ci stanno guardando." mi fa notare ed io le rivolgo un sorriso prima di lasciarle un bacio sulla guancia.
Ma lei sembra non accontentarsi di questo minimo contatto, cerca in tutti i modi di lasciarmi un bacio sulle labbra ma ogni volta giro il viso, così la sua bocca lascia dei baci su tutta la mia faccia. Avrei tanta voglia di baciarla e di dimostrarle sempre ciò che provo, ma mi limito a farlo quando siamo sole e lontane da occhi indiscreti.
"Dai, Gà, smettila." ridacchio mentre le afferro il volto con due mani e la allontano da me. Fa una delle sue solite smorfie stupide che mi fanno ridere per poi farmi la linguaccia.
Sei così buffa ma anche così maledettamente bella.
"Fanculo Beltrami." sorride e la guardo andarsene per sedersi insieme agli altri, incontrando nuovamente i miei occhi quando si è accomodata su uno dei divanetti accanto a Talisa.
Mi raccomando, fa' la brava.
"Siete proprio cotte." riesco a sentir dire dalla bocca dell'americana. Le guance di Gaia si colorano subito di rosso e mi rivolge un sorriso imbarazzato. Non mi sorprende che Tali abbia capito tutto, non saprà bene l'italiano ma non è affatto stupida. Le mando un bacio volante ed esco dall'hotel, raggiungendo Jacopo.
Chiamo un taxi e ci dirigiamo verso uno studio di tatuaggi.
Ho deciso di fare una piccola pazzia, tatuarmi sulla pelle qualcosa che mi ricorderà sempre di quest'esperienza, ma soprattutto di lei. Voglio averla sempre con me, incisa su di me per tutta la vita. Anche se le cose un giorno dovessero andare male so che una parte di lei rimarrà con me, sempre.