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[quindici anni dopo...]

-Marghe senti.- disse il fratello entrando nella stanza della ragazza che stava beatamente stesa a letto -dimmi.- disse sollevando di poco la testa -tra poco arriva un mio amico.- disse e lo interruppi immediatamente -chi è? Moh?- chiesi -no e comunque non dovrebbe interessarti.- disse facendo per uscire dalla mia stanza -scusami, io devo sapere se è una tipa oppure un tuo amico e soprattutto sapere chi è sto qua.- dissi seria-ti vuoi fare qualche mio amico per caso?- domandò incuriosito dalla mia reazione -no! Che cazzo dici.- dissi immediatamente, capendo che forse il modo in cui avevo incominciato la conversazione non era uno dei migliori -comunque, è Fabrizio, penso che tu lo conosca.- disse incrociando le braccia al petto -ma per chi mi hai presa.- dissi ridendo, lui sorrise -ti ho istruita proprio bene.- replicò andandosene -pensa a farlo con Perla Blue, che a me ci penso io.- dissi mettendomi a sedere mentre l'altro si mise a ridere. 

Effettivamente però era vero, a me ci ho sempre pensato io, nessun altro. Sono sempre stata in debito con quella che ormai è anche la mia famiglia, e lo sarò per sempre. Ma alcune cose non sono mai stati in grado di comprenderle, le ho in testa  e basta, nessuno potrà cancellarle, a meno che non si torna indietro nel passato. Ma non possiamo ancora farlo, nessuno ha inventato un modo per farlo. 

Al piano di sotto si iniziò a sentire casino e risate, segno che l'amico di mio fratello era arrivato. Mi alzai, mi sistemai velocemente nonostante alla fine non c'era molto da sistemare siccome la felpa e i pantaloni della tuta dicevano tutto in quel momento, alla fine ero sempre a casa mia.  Scesi le scale e le risate si fermarono -ti serve qualcosa?- domandò mio fratello appena misi piede al piano di sotto -no, sono venuta solamente a salutare.- dissi per poi posizionare lo sguardo sul suo amico, che aveva qualcosa di familiare, già così al primo impatto. E a quanto pare la cosa era reciproca, Emiliano rimase fermo a fissarci. -mi pare di averti già visto da qualche parte...- disse l'uomo, alzai le spalle -magari a qualche serata di mio fratello.- dissi -o magari perché sono famoso anche io.- rise -no, non è per quello.- risposi ridendo -è come se ti avessi già visto...- dissi per poi alzare le spalle -magari è una mia impressione.- continuai sorridendo e avvicinandomi -comunque piacere, Margherita.- dissi allungando la mano -Fabrizio.- disse con un tono confuso. Presi qualcosa da mangiare e ritornai nella mia stanza sotto lo sguardo attento di Fabrizio, che non capivo perché mi fissasse in un modo abbastanza inquietante.

Entrai nella mia stanza, chiusi la porta e mi sedetti sul letto. Quel Fabrizio aveva davvero qualcosa di strano, eppure non capivo che cosa. Scossi la testa recuperando il mio cellulare e girovagando per i social.

Stavo Pensando A Te|| Fabri FibraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora