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[la mattina dopo...]

La stanza girava e la sensazione di nausea era molto forte, mi alzai lentamente, massaggiai le tempie e mi guardai attorno accorgendomi che questa non era la mia stanza.
Che ci facevo qua?

Tolsi le lenzuola dal mio corpo posando i piedi nudi a terra, indosso avevo soltanto una grossa maglia nera, probabilmente me l'aveva data lui. Mi alzai e mi avvicinai barcollando verso la porta, l'apri e percorsi il corridoio dando un'occhiata a tutte le stanze ai miei lati, notando che in quella dove doveva esserci mio padre era vuota, il letto sfatto e le tapparelle semi-aperte.

Andai in cucina, li dove c'era Fabrizio impegnato a leggere qualcosa sul cellulare a fumare la sua sigaretta. Alzò lo sguardo e si accorse di me, mi sorrise - buongiorno - disse -giorno- risposi sedendomi accanto a lui - come mai questa mattina così allegro? - chiesi posando il volto sul dorso della mano - perché delle volte i social sono delle cose assurde - disse accendendo la macchinetta per il caffè - perché? Che altro hanno detto? - chiesi - che siamo fidanzati, fa ridere- disse schiacciando il bottone dopo aver messo la tazzina e attendendo che uscisse il caffè - non dovresti... Replicare? - dissi anche se la mia intenzione non era quella di rimettermi al centro dell'attenzione, dopo la storia con Fabio ne voglio rimanere distante pet quanto mi è possibile.

-mh, dovrei- disse posando la tazzina fumante sul tavolo affianco a me - ma no. Sei parte della mia vita privata, non un gioco e nemmeno una mossa di marcato. Sei mia figlia, e non voglil dare peso a gossip o mettere in mezzo altre storie- disse-dopo la storia con Fabio poi, sarebbero capaci di sbranarmi sui social - dissi sorridendo, anche se in quella situazione non avrei dovuto. Non c'era molto da ridere. - probabilmente lo stanno già facendo- disse - già- risposi rassegnata - tutto bene? - chiese - abbastanza- risposi-che ti prende? - chiese preoccupato - mal di testa- alzai le spalle - comunque, ritornando al discorso di ieri, dovresti accettare il passato.. - disse e lo guardai confusa, che gli avevo detto? - tu... Cosa sai? - chiesi preoccupata, non volevo rovinare il ricordo positivo che aveva di quella donna, volevo solo che almeno lui, diversamente da quelle che mi sono state accanto in questi anni.

-mi hai detto che ti sei sentita responsabile e che lei ti faceva ricadere la colpa su tutto. E non vuoi essere paragonata a lei- disse - non voglio rovinare il tuo ricordo- dissi morendomi il labbro inferiore - mi interessa che tu ti confidi con me. Con tuo padre, ti devi fidare... - disse posando una mano sulla mia - non so...- sussurrai portando lo sguardo sui quei occhi così simili ai miei - fidati- disse-devi accettare quello che sei, quello che è successo...devi capire che...- mi alzai - cosa? Cosa cazzo devo capire papà? Cosa? Che sono una fottuta troia da quando ero piccola? Che è a causa mia se voi non state assieme? Che è colpa mia se mi perseguita o se... Se si è ammazzata? Dio, Fabrizio non capisci un cazzo.- dissi andandomene verso l'uscita, quella casa stava diventando troppo soffocante - facendo cosi non risolvi niente- disse, mi girai a fidsarlo, notai il suo sguardo sofferente di chi, era venuto in buona fede ma non è quello che si aspettava - me lo hai insegnato tu, si scappa dai problemi, giusto? - dissi per poi uscire sbattendomi la porta alle spalle.

Lottavo con me stessa per non piangere, per non rendermi conto che ogni volta che io e Fabrizio ci avviciniamo inevitabilmente c'è qualcosa che ci divide. Da parte di entrambi e forse è colpa mia, mia che non riesco a fidarmi di lui, mia che non riesco a vederlo come padre. Mia che forse l'unica cosa che so fare bene è far soffrire le persone, vederle stare male, attirare il male. Mia che nonostante tutto mi fido solo di Emiliano, perché è l'unico che non ha mai fatto domande oppure pregiudizi nei miei confronti, mi ha sempre voluto bene nei momenti bui e nei momenti belli. Non ho mai avuto nessuno se non lui e me stessa, forse non siamo fatti per essere quella mezza famiglia che potremmo essere. Non lo siamo e non riusciremo mai.








Ciao fantastici amici, cercherò di aggiornare nonostante i mille impegni che ci saranno siccome (non so da voi) dopodomani ricomincerò la scuola, e niente, spero vi piaccia.

Stavo Pensando A Te|| Fabri FibraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora