Fabrizio
-vedi, così dovrebbe andare bene, senti.- disse Emiliano facendo partire la canzone che avevamo appena fatto assieme, ma in quel momento avrei preferito fare altro, andare lontano da quella casa da quella stanza e da quella ragazza che, per i miei gusti, mi ricordava l'unica donna per cui andai davvero fuori di testa, ma che purtroppo non ho più rivisto.
-Fabri...- disse il mio amico posando una mano sulla mia spalla, scossi la testa ritornando nella realtà -che cazzo ti prende?- disse ridendo -da quando hai visto mia sorella sei andato in palla, non dirmi che ti sei innamorato di lei.- disse ridendo ancora più forte, io sorrisi -ma che dici! Potrebbe essere mia figlia messa su sto piano.- risposi ridendo -senti, ma...- lui mi interruppe -no, non siamo davvero fratelli, insomma quando è arrivata a casa aveva cinque anni, sua madre si era appena suicidata.- disse triste Emiliano accendendosi una sigaretta -davvero?- dissi sorpreso, lui annuì -mia mamma ha deciso di adottarla, perché alla fine glielo aveva chiesto lei, sua mamma, erano amiche d'infanzia, si erano ritrovate dopo anni.- continuò -ma perché non aveva un padre?- domandai sentendo il cuore in gola
Lui alzò le spalle -non ho idea di chi possa essere, mia madre lo sa ma non lo ha mai voluto dire né a me e nemmeno a lei, forse è meglio così. Anche perché all'epoca sarei andato a prenderlo a schiaffi, che padre di merda quello che non si preoccupa dei suoi figli, no?- disse retorico -assolutamente.- concordai sentendomi in colpa, aveva perfettamente ragione -magari era anche tua amica... diceva sempre di essere stata a Senigallia per qualche anno e di essersi spostata a Milano prima che nascesse lei, per poi arrivare a Vimercate alla fine della gravidanza praticamente.- disse -ah sì?- dissi -e come si chiamava?- domandai anche se in realtà non avrei voluto saperlo. -Sara.- disse
Spalancai gli occhi, era lei.
Non era possibile, non poteva essere davvero mia figlia. -la conoscevi?- domandò -mh...sì.- risposi -usciva con un mio amico all'epoca, era davvero una bella ragazza.- sorrisi -può essere figlia a uno dei tuoi amici?- domandò -non penso proprio, mi ha sempre detto stupendosi... che non erano andati nemmeno mai oltre ad un bacio, quindi...- risposi alzando le spalle -magari qualche ragazzo qua a Milano.- proposi speranzoso che fosse veramente figlia ad un altro, come potevo piombare in questo modo nella sua vita dicendole "ehi senti, sono tuo padre, scusa se non sapevo nemmeno della tua esistenza, ma sai nemmeno dovresti essere qua" no, non potevo. -mamma ha sempre detto, perché ovviamente abbiamo cercato di fare le nostre ricerche da ragazzini, e l'unica cosa che ci ha detto è che non è un tipo di Milano, ma che si erano trasferiti assieme per vivere, appunto, assieme e alla fine si sono lasciati, un po' male, siccome poi ha scoperto di essere incinta ma...lui non ne voleva sapere.- disse Emiliano, annuì e mi alzai, poteva bastare, non c'era nessun altro dubbio. E mi sentivo una persona di merda. Com'era possibile che non mi è mai stato detto niente? Pensavo che avesse abortito, non avrei mai potuto credere che avesse deciso di portare avanti la gravidanza da sola. -un'ultima cosa.- dissi prima di aprire la porta del piccolo studio che aveva il moro in casa -dimmi.- disse girandosi -com'è morta?- domandai sentendo un nodo alla gola stringersi -si è buttata di sotto...ha sofferto di depressione ed è stato il culmine.- rispose, annuì -ci sentiamo allora.- dissi -ciao bro.- sorrise l'altro mentre uscivo dalla stanza.
Prima che potessi andarmene da quella casa, nella speranza di non rientrarci più la vidi. Il cuore mi si sciolse, era davvero bellissima, le assomigliava così tanto. -tutto bene Fabrizio?- domandò, no. Per niente, ho appena scoperto che tu sei la figlia che non doveva nemmeno esistere qua e la donna che amavo più di qualsiasi altra cosa si è suicidata, ma per il resto normale no? -sì, tutto bene.- risposi sorridendo -ci vediamo..- continuai salutandola con un cenno del capo -va bene, ciao.- rispose sorridendomi. Mi avvicinai alla porta d'ingresso e dopo averla aperta, uscì e la richiusi dietro alle mie spalle, presi un grande respiro. Tutto quello a cui credevo si è sgretolato in pochi secondi, appena ho visto quei due occhi così simili ai miei. Era tutto assurdo.
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Stavo Pensando A Te|| Fabri Fibra
Fanfiction«Prendo da bere ma non prendo sonno, c'è questo pezzo in sottofondo. Lei che mi dice "voglio darti il mondo" ecco perché mi gira tutto in torno»