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Fabrizio

-ma ti rendi conto che piombi così nella sua vita? Come se nulla fosse, e pensi che possa essere  felice?- disse Patrizia piombata in casa mia prima che potessi fare qualsiasi cosa -e come dovrei entrare nella sua vita? In qualsiasi modo mi ponga sarà sempre sbagliato Patrizia, come posso dirle che sono il padre e che manco sapevo della sua esistenza!- dissi come se la cosa fosse ovvia, Patrizia prese un grande respiro e chiuse gli occhi, pensando a un modo migliore per evitare di far sapere a Margherita la realtà delle cose, ma come potevo far tacere tutto?

-sono stata io al suo fianco quando è venuta a sapere di essere incinta, ho ascoltato tutte le sue paranoie e le sue paure, tutte le ansie che l'assalivano anche il solo pensiero di informarti.- disse con voce ferma, la fissai -non era il momento e lo sapevi anche tu.- risposi allo stesso tono -ma tu sapevi quanto ci tenesse avere una famiglia! Quella famiglia che lei non ha mai avuto!- alzò la voce -e ti sembra che io l'abbia avuta invece?- risposi a tono, rendendomi conto che tutto quello che ha caratterizzato la vita di mia figlia è stata la derivazione di tutte le cose che sono accadute a me -e chiederle di abortire per te sarebbe stato meglio, vero?- disse alzando un sopracciglio -che altro potevo dirle? L'amavo, e lo sai anche te.- dissi -ma non volevo figli, e anche se li avessi voluti, non potevo mantenerli, a malapena potevo permettermi una culla.- dissi alzando le spalle e ridendo amaramente della mia situazione poco agiata dell'epoca, la donna scosse la testa -io conosco quella ragazza meglio di mio figlio, l'ho vista nascere, crescere e...- 

-e correre.- intervenni io alzando gli occhi al cielo, riprendendo lo spot di una nota marca di pannolini -sei la solita testa di cazzo.- disse infastidita dalla mia risposta -oh ma dai.- risposi portandomi una mano sul volto -deve saperlo, deve sapere la verità. E' questione di tempo Patrizia, Margherita verrà a sapere tutto. Ti rendi conto?- dissi mettendole in faccia la realtà, ci teneva molto a sapere chi fosse l'altra persona che l'ha abbandonata, e mi sembrava quasi doveroso che lo venisse a sapere da quella stessa persona -voglio esserci.- disse seria -no.- risposi -invece ci sarò.- disse seria -cazzo, per una volta ascoltami!- dissi innervosendomi -è mia figlia.- disse scandendo bene le parole -so come prenderla e so da dove iniziare, te non sai manco mettere due parole assieme.- rispose, la guardai nella speranza che anche uno sguardo potesse fulminarla -se ti fa sentire una persona migliore, rimani.- dissi alzando le spalle e prendendo il cellulare -la chiamo io.- disse -fa come ti pare.- risposi alzando gli occhi al cielo.

Stavo Pensando A Te|| Fabri FibraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora