Ti Odio Ma Ti Amo ~ Dramione♡

Capitolo 4- Il sogno

Draco prese tra le mani il volto di Hermione: finalmente le labbra che tanto aveva desiderato erano sue. Le piaceva baciarla, aveva un buon sapore.  

 -Hermione - sussurrò con voce roca  -Ti amo -  restarono abbracciati per un po', poi Hermione rispose:  -Draco, anche io ti amo - La Sala Comune di Grifondoro si era svuotata, erano soli. La baciò ancora. Dal buco nel ritratto entrò Ron. Appena vide Draco ed Hermione così avvinghiati spalancò gli occhi, poi si scaraventò verso di loro e strappò Hermione dalle braccia di Draco. La ragazza baciò Ron con più trasporto di quando era toccato a Draco e lui si sentì le gambe molli a quella vista. Il cuore gli si strinse. Dal buco del ritratto entrarono due persone, ma Draco ci vedeva tutto sfuocato. Sentì solo la voce di Harry dire: - Suo figlio ha baciato Hermione Granger!-  e dei passi pesanti rsuonare nella Sala e avvicinarsi a lui. Una mano gli si strinse attorno al collo.

 - Tu, lurido disonore della famiglia, hai osato innamorarti, e peggio ancora, baciare una Sanguemarcio? Una feccia? Eh?- era suo padre.    

Si risvegliò in un letto completamente bianco, in una stanza piena di lettini. L'infermiera della scuola camminava avanti e indietro per la stanza. Era in infermeria. Inginocchiata vicino al suo letto c'era Hermione, che gli stava tenendo la mano. Memore del sogno che aveva appena avuto, il ragazzo sussultò e la tolse di scatto.

 - Che succede? Perchè sono qui?Perchè tu sei qui?-                     

 -Mentre eravamo nella Sala Comune di Grifondoro insieme hai cominciato a fissarmi con aria strana, come se mi vedessi per la prima volta. Poi hai spalancato la bocca e sei caduto svenuto per terra. Ho dovuto portarti in infermeria d'urgenza. Continuavi ad urlare "Ti amo! Ti amo!" Chissà cosa ti era preso...-   

Già, pensò Draco, chissà cosa gli era preso.. .Baciare la Granger? No, mai. Aveva ragione suo padre.La ragazza inginocchiata accanto a lui era la peggiore tipologia di feccia del mondo dei maghi.  

-Grazie - disse, e un grande sorriso si formò spontaneo nel suo volto.  

-Di cosa?-   

-Di avermi portato in infermeria. Insomma, non tutti l'avrebbero fatto. Non dopo che ho passato cinque anni ad insultarti perchè sei una Sanguemarcio... -    Hermione a quelle parole si rabbuiò.  

-Oh, no, scusami, non volevo offenderti. Non di nuovo - Draco capì improvvisamente cosa doveva provare Hermione ad essere continuamente presa in giro. Una decina di ricordi gli balenarono in mente: quando l'aveva insultata davanti a tutti, al secondo anno, e quando aveva sperato che il Basilisco la pietrificasse o uccidesse. Quando, come pochi minuti prima, era inorridito alla vista della sua mano in quella di Hermione, o di quando l'aveva considerata una feccia. In meno di un secondo si rese conto che lui, tute quelle stupidaggini sulle origini di Hermione, non aveva mai voluto dirle. Non le pensava davvero, ecco. Seguiva semplicemente la scia di suo padre, per non sentirsi insicuro.    

-Non ti scusare. So che è nella tua natura discriminare chi non è uguale a te. E' sbagliato, ma se sei stato educato a fare così, chi sono io per impedirtelo? D'altra parte, sono solo un'essere minore, una... S-Sanguemarcio ... - balbettò Hermione, con il volto rivolto verso il basso e grosse chiazze rosse sulle guance.  Era bello vedere Hermione imbarazzata. Era molto carina, così, arrossata. Ma aveva gli occhi lucidi. Questo non andava bene. Per niente. Draco si alzò a sedere sul letto e, con un po' di esitazione, la abbracciò. Il ricordo del sogno si fece sempre più forte, insieme allo strano impulso di... Baciarla. Hermione si divincolò, si asciugò gli occhi con il dorso della mano e si a alzò in piedi.

 - Bene, io vado. Sai, è notte, devo andare a dormire... Beh, D-Draco... Buonanotte...-    

- Buonanotte... Hermione- rispose Draco, stendendosi nel letto.