20. "Sono incinta!"

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Seconda parte


Il venti maggio potrebbe essere un giorno normalissimo ma per Eleonora e Marco no. Era il trentaduesimo compleanno di Chiara.
Avevano deciso di fare numerose sorprese alla loro amica.
La prima era di dormire a casa sua. Però non avevano dormito perché, la maratona di Netflix era più importante del sonno e, alle cinque del mattino, si erano addormentati sul divano rannicchiati.
La mattina, durante la doccia di Chiara, avevano deciso di preparare una colazione super. Dai croissant, al tiramisù e al tè matcha, il suo preferito.
Marco sistemò le stoviglie in maniera impeccabile come aveva insegnato Anita.
Eleonora, in compenso, aveva preparato tutto. Portò sul tavolo, una brocca di succo di frutta e il caffè.
"Ele? Marco? Venite in bagno?"esordì Chiara ad alta voce.
Eleonora lanciò uno sguardo confuso a Marco. Quest'ultimo mimó di andare in bagno a vedere.
C'era Chiara con il sedere appoggiato al lavandino con le mani dietro alla schiena.
"Chiara? Stai bene?"-asserì Eleonora preoccupata
"Cosa è successo?"-l'uomo mise le mani sui fianchi
Chiara, scrutó i presenti e poi avvicinò un test di gravidanza.
"Incinta di tre settimane?"Marco lesse il piccolo monitor del test.
"Ti ha fatto un bel regalo di compleanno..."-la bionda abbassò il capo, preoccupata più che altro della situazione che dovrà affrontare.
"Ora con Giuseppe?"
"Giuseppe? Non si chiama Pino?"Eleonora rispose alla domanda di Marco ancora più confusa
"Pino???"
Chiara si avvicinò ai presenti e scosse le mani.
"Eleonora, ti devo parlare!"

Eleonora, con la testa appoggiata allo schienale del divano, fissò il soffitto meravigliata e Marco, sventoló energicamente una rivista.
"La mia amica ha avuto una storia con Giuseppe Conte!"
"Non avrei immaginato che, la tua reazione, fosse così tragica!"-rispose Chiara preoccupata e diede all'amica un bicchiere di acqua.
"Ele, non è un alieno Giuseppe! È una persona normalissima!"-puntualizzó l'uomo che continuó a sventolare
"Oggi non è il primo aprile, giusto? Il sogno erotico delle bimbe."
Marco, uscì dalla tasca della sua tuta nera, il suo cellulare e cercó qualcosa nella sua galleria.
"Guarda Ele!"
Mostró una foto di Giuseppe e Chiara abbracciati in spiaggia.
I loro occhi erano carichi di sentimento. Un sentimento poi represso per colpa del premier.
Chiara evitò di contemplarla.
"Fate proprio una bella coppia, Chiara. Mi dispiace tantissimo!"-La bionda le accarezzò dolcemente il viso-"Quindi parlerai con lui di questa gravidanza?"
"No Ele. Non saprà nulla di questa gravidanza!"
Marco si tolse gli occhiali da vista e sgranó gli occhi.
"Come no?"
"Già quando chiesi cosa siamo noi due, mi ha risposto che per lui sono come una figlia! Cosa mi darà ora? Congratulazioni, sono diventato nonno?"
La mora si alzò dal divano e camminó avanti e indietro dal nervoso.
"Chiara, è Niccolò? Non pensi ai rischi?"-Marco si rimise gli occhiali da vista
"Che rischi, Marco?"
"Se è una femmina? visto che avranno tredici anni di differenza, si potrebbero conoscere e nascere poi qualcosa! Vorresti un incesto?"
"Incesto?"-La bionda alzò le mani in cielo.
"Comunque io terrò questo bambino. Sono sicuramente che non mancherà l'affetto di zio Marco e zia Eleonora!"

*****


L'acqua scorse lentamente tra i capelli di Chiara. I suoi occhi vitrei fissavano le piastrelle bianche della doccia. Aveva paura del suo futuro ma allo stesso tempo felice di diventare mamma.
Chiuse il rubinetto dell'acqua e si strizzó i suoi capelli lunghi e ricci.
Uscì lentamente dalla doccia e si guardò allo specchio.
Con la mano sinistra, si accarezzò la pancia. La mano sinistra era collegata al cuore.
Quel cuore diede una scossa ai suoi pensieri ricordandosi della sua amata Anita.

Flashback

Anita e i fiori. L'amore che aveva verso i fiori era incommensurabile.
Decise di dedicarsi al verde del piccolo giardinetto di palazzo Chigi.
Aveva piantato delle primule viola, delle garbere rosse e i narcisi, il suo fiore preferito.
Chiara scrutó la donna meravigliata che,in maniera minuziosa, staccava le foglie e le annaffió.
"Anita? Com'è stato il tuo matrimonio?"
L'anziana donna si voltò verso la ragazza sorridente.
"È stato il giorno più bello della mia vita! Ho pianto così tanto dall'emozione!"
Chiara osservó con attenzione i fiori.
"Quindi non ti ha mai spaventato la differenza di età?"
"No! Se mio marito fosse morto di vecchiaia,avrei potuto accettare. Fa parte del cerchio della vita ma perderlo per malattia,no. Non riesco ad accettare."
La ragazza riguardó nuovamente le primule accarezzandole.
"Tu Chiara, hai paura invece?"
Anita fece una domanda a bruciapelo.
"No Anita. Non ho paura ma ho il terrore di non essere all'altezza!"
"Chiara, vuoi sapere la verità?"-Con la sua mano minuta, accarezzò il viso della mora-"Sono sicura che saresti una grande moglie e, soprattutto, una grande mamma."
Chiara, d'istinto, l'abbraccio fortemente a sé.

*****

Giuseppe, dopo anni di esperienza come avvocato e grazie al suo fiuto incredibile, capì che c'era qualcosa che non andava.
Con le braccia incrociate davanti alla finestra, scrutó nel vuoto pensieroso.
Un lampo di genio.
Si fiondó velocemente alla sua scrivania e pigió velocemente i tasti del suo computer. Talmente era dubbioso,non ebbe nemmeno il tempo di sedere.
Con la schiena china, visionó lo schermo con la faccia terrorizzata. Erano nuovamente spariti i soldi dalle casse dello stato.
Uscì dal suo taschino, il suo IPhone nero e chiamò velocemente Rocco.
"Rocco, vieni subito nel mio studio! Abbiamo un grosso problema!"

Giuseppe, non staccò lo sguardo dal monitor, era seduto e, con la mano destra, si accarezzò i capelli.
"Hanno fatto la transizione del denaro proprio qui, da un PC che sta al palazzo. Marco aveva ragione. Questo è un bel complotto!"
Casalino era dietro al piccolo angolo bar della camera dell'uomo.
"Allora, bisogna trovare la talpa!"-osservò attentamente l'angolo dei liquori-"Ti va un bel drink, Giuseppe?"
Il presidente alzò lo sguardo dal pc e abbozzó un sorriso.
"Insolito alle undici del mattino ma mi va bene! Io prenderei un 'Caffè Borghetti' per il giusto compromesso!"
"Ok presidente!"-Si voltò sorridendo e lo vide concentrato al computer.
Casalino, dalla tasca del pantalone, uscì un sonnifero a gocce e il Lexotan. Guardò Giuseppe un'altra volta e mise un paio di gocce dentro al Borghetti.
"Ecco caro!"abbozzó un sorriso mentre diede il cicchetto.
"Grazie Rocco!"-alzò il bicchierino per il cin cin e lo sorseggió tutta una volta.
Il presidente fece una faccia di disgusto.
"Giusé,tutto bene?"
"Il Borghetti aveva un sapore strano!"
Dopo un paio di minuti, incominciò a sudare freddo e si allentó il nodo della cravatta.
Si appoggiò sul schienale della poltrona e il respiro si fece sempre più irregolare.
Rocco iniziò a sorridere vedendo l'uomo svenire a braccia aperte sulla scrivania.
"Giuseppe!!!"
Un forte urlo proveniente dall'anti-studio. Arrivò Valentina con le lacrime agli occhi.
"Vale, sono in preda dal panico! Chiama l'ambulanza!"
Rocco finse di avere un attacco di panico. Si accasció sul pavimento inerme.
La donna si avvicinò a Giuseppe e mise la mano sulla giugulare.
"È urgente! Il premier sta male!"

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