✄XXVIII✄

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Jaebum pov.

Eravamo seduti su delle panchine nel giardino della scuola come ogni pausa pranzo. Ci stavamo semplicemente riposando in silenzio.
Io stavo guardando il terreno davanti a me, non curandomi di niente, era difficile concentrarmi su qualcosa con quella sensazione d'angoscia che mi portavo perennemente addosso da quella sera. Ovunque andavo, qualunque cosa facessi, sentivo che qualcuno mi stava seguendo. E ogni volta che ne parlavo con Jinyoung lui mi raccontava di provare la stessa sensazione. Qualcuno ci aveva presi di mira, e di certo non aveva intenzione di lasciarci andare.

Venni riportato alla realtà quando un'ombra apparve sul terreno che stavo guardando. Alzai lo sguardo e vidi Yuna accompagnata da una sua amica.
"Cosa ti serve?" Le chiesi freddamente
"Chiedimi scusa."
"Per cosa?"
"Per avermi insultata e picchiata"
Mi alzai in piedi e guardai la ragazza dall'alto in basso.
"Per te quello vuol dire essere picchiata? Allora faresti bene ad avere paura di me, posso fare di peggio. E poi, non ti ho insultata, ti ho descritta"
Prontamente lei mi tirò uno schiaffo, il che mi fece voltare verso destra giusto in tempo.
Da quel lato vidi arrivare verso di me un oggetto scintillante. Mi spostai velocemente in avanti per schivarlo. Spostandomi in avanti però spinsi Yuna, la quale perse l'equilibrio. Per cercare di non cadere si aggrappò al mio braccio, ma il risultato fu che cademmo entrambi.
La ragazza, che si trovava sotto di me, mi spinse via arrabbiata.
Rimasi seduto per terra, e mi girai verso l'oggetto che era praticamente caduto dal cielo.
Rimasi paralizzato.
Davanti ai miei occhi c'era un coltello.

Lo guardammo tutti. Gli altri erano più confusi che mai, il che era normale dato che avevo deciso, insieme a Jinyoung, che non ne avremmo parlato con nessuno delle nostre 'sensazioni'.
Ma a quanto pare non erano solo sensazioni.

Mi avvicinai e presi in mano il coltello. Notai che sul manico c'era attaccato un foglietto di carta, lo staccai e lessi cosa c'era scritto.
'Invece di preoccuparvi così tanto dovreste godervi i vostri ultimi giorni. Tra non molto verremo a prendervi'












Youngjae pov.

Ero seduto sul letto accanto a Yuna, e la ascoltavo mentre si lamentava "mi ha spinta e per colpa sua mi sono fatta male!" Non erano una novità queste lamentele, quindi mi limitai ad accarezzarle la schiena per consolarla.
Ma poi disse qualcosa di inaspettato.
"Dev'esserci un sacco di gente che lo odia, qualcuno gli ha lanciato un coltello"
La guardai interrogativo, così lei si spiegò.
"Qualcuno gli ha lanciato un coltello, ma non ho idea di chi sia stato. E poi sul coltello c'era un foglietto con una scritta inquietante"
"Una scritta inquietante?"
"Era qualcosa tipo 'goditi i tuoi ultimi giorni' e non ricordo cos'altro..."
Sgranai gli occhi. Impossibile, pensai, per quale motivo qualcuno dovrebbe minacciarlo in quel modo?
"Non mi stupisce che lo vogliano fare fuori, è cosi scontroso, maleducato, rude, prepot-"
"Yuna! Smettila di insultarlo" la interruppi. Odiavo davvero tanto quando le persone lo insultavano senza motivo. Per dire delle cose del genere sul di lui vuol dire non conoscerlo minimamente. Anche se all'apparenza può sembrare un ragazzo cattivo in realtà non lo è affatto, e me l'aveva dimostraro tantissime volte.
"Ma ho ragione! Guarda cosa mi ha fatto" alzò leggermente il braccio e indicò una ferita sul suo gomito "mi ha spinta e quando sono caduta mi sono fatta male"
Sospirai e mi alzai dal letto, recandomi in bagno, dove presi del disinfettante e qualche cerotto.
Mi sedetti nuovamente accanto a lei e le sistemai la ferita.
Non ci volle molto dato che la ferita era molto piccola. Misi a posto tutto quello che avevo usato e tornai in camera.
Mi sdraiai sul letto e feci cenno a Yuna di sdraiarsi insieme a me. Lei si mise sopra di me e mi abbracciò forte, ricambiai il suo abbraccio e le diedi un leggero bacio sulle labbra.
"Cerca di evitare Jaebum, così non potrà più farti male"
Lei annuì e mi baciò di nuovo.










Kunpimook pov.

Quel pomeriggio, dopo scuola, io e Yugyeom andammo a fare una passeggiata al parco, quindi tornai a casa abbastanza tardi.
Erano ormai le 18 quando rincasai.
Entrai tranquillamente, e davanti all'ingresso, ad attendermi, trovai una persona completamente inaspettata.
La guardai a bocca aperta per un attimo prima di abbracciarla.
"Mi sei mancata tantissimo, sorellina~"
"Aww anche tu mi sei mancato"
Ero davvero felice di rivedere mia sorella, che era stata in Thailandia per un anno. Mi era mancato vederla.
Mi prese per mano e mi trascinò in sala "ho anche una sorpresa per te. Dato che tra meno di un mese sarà il tuo compleanno, consideralo un regalo in anticipo"
Entrammo in sala, e subito vidi, seduta sul divano, una delle persone più importanti della mia vita.
Le saltai addosso stringendola forte a me.
"Mi stai soffocando, Bammie~" disse ridendo.
Mi staccai da lei e mi sedetti normalmente sul divano. Delle lacrime di gioia iniziarono a uscire dai miei occhi.
"È il regalo più bello che mi abbiano mai fatto" dissi tra un singhiozzo e l'altro.
La ragazza accanto a me prese un fazzoletto e mi asciugò le lacrime, mentre mia sorella disse ridendo "ed è anche il miglior regalo che io abbia mai fatto! Non ho dovuto spendere neanche un centesimo"
Si venne poi a sedere accanto a me, e io la abbracciai di nuovo senza mai smettere di ringraziarla.
"Adesso basta con gli abbracci. Vado ad aiutare la mamma a preparare la cena" disse per poi scomparire in cucina, lasciandoci da soli.
Quando mia sorella partì per la Thailandia ero davvero triste, e non solo perché lei sarebbe stata lontana per un tempo ancora indefinito, ma anche perché con lei era partita la mia migliore amica insieme alla sua famiglia.
Mi voltai verso di lei per guardarla meglio, era cambiata tanto in un anno.
"Mi sei mancata davvero tanto, non sai quante volte sarei voluto scappare lì in Thailandia solo per vederti" la abbracciai di nuovo "mi è mancata tanto la mia Lisa~"
"Mi dispiace di averti lasciato solo... però mi avresti potuto mandare un messaggio se avevi bisogno di sfogarti"
Ridemmo entrambi, mi sentivo stupido per non averlo mai fatto, ma temevo di disturbarla.
"Pensavo sarebbe stato meglio non darti fastidio, in fondo eri andata lì per studiare"
"Non mi daresti mai fastidio e lo sai. A proposito, com'è stato il tuo primo anno di superiori?"
Scoppiai a ridere, ridere per non piangere "uno schifo..." e le raccontai tutto, da come non riuscivo a trovare degli amici, a come Mark mi era apparso un giorno dal nulla, e di come Yugyeom mi torturava e bullizzava tutti i giorni. Ma poi potei raccontarle qualcosa di bello "il primo anno è stato orribile, ma quest'anno sta andando molto meglio! Giusto un paio di mesi fa è cambiato tutto. Adesso ho tantissimi amici e i miei compagni di scuola mi adorano. Ho pure un fidanzato stupendo. E sono anche successe un sacco di cose assurde! Sono stato quasi ucciso, ho parlato con una specie di boss mafioso, stavo per andare ad uccidere una persona con un martello, ho iniziato a lavorare come spogliarellista e sono pure finito ammanettato su un letto!"
Lisa mi guardò scioccata "tutto questo in un paio di mesi?"
"Già~ e invece a te com'è andata? Sei diventata così bella, sono sicuro che ti andavano dietro tutti i ragazzi delle scuola"
"La mia vita scolastica è stata molto noiosa rispetto alla tua, è andato tutto in modo normale. E purtroppo hai ragione... un sacco di ragazzi mi venivano dietro. Ma li ho rifiutati tutti, lo sai che non starei mai con un ragazzo"
Annuii.
E poi mi venne un'idea.
"Facciamoci delle foto insieme! Tutti i miei follower su instagram devono vedere che ho la migliore amica più bella del mondo"
E così facemmo, passammo più di un'ora a farci tantissime foto insieme.

































A/N
Questo capitolo è orribile. È cortissimo e scritto pure male...
Ma non volevo rimandare ancora la pubblicazione, vi ho già fatto aspettare una settimana intera.

Piccolo spoiler: godetevi questi capitoli tranquilli, perché tra non molto ricominceranno a succedere cose brutte~

✦нατє нiм-ℓσvє нiм✦ GOT7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora