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Jinyoung pov.

Io e Mark stavamo camminando mano nella mano per delle stradine di campagna. Più precisamente nella zona in cui abitavo.

Ci fermammo sotto un albero per ripararci dal sole cocente. E in quel momento notai il suo sguardo distratto e pensieroso.
Gli accarezzai la guancia e lo feci voltare verso di me, facendo incrociare i nostri sguardi.
"C'è qualcosa che ti tormenta?"
Lui annuì, abbassando lo sguardo.
Mi sedetti per terra, con la schiena appoggiata all'albero, e gli feci cenno di sedersi con me. Subito Mark si sedette e appoggiò la testa sulla mia spalla.
"Proviamo a parlarne?" Gli chiesi, sperando di poterlo aiutare.
"Sono confuso" mi confessò "mi sento così con te. Ti voglio davvero tanto bene, e ti sono estremamente grato per tutte le volte che mi hai aiutato. È solo grazie a te se sto meglio. Ma sono confuso sui miei sentimenti"
Lo abbracciai, anche se non capii a cosa si riferisse, ma ero felice di sapere quello che sente.
"Ti voglio tanto bene anche io" gli dissi, stringendo l'abbraccio, e lui mi sorrise in risposta.

Passammo tutto il pomeriggio a coccolarci lì, finché non arrivò l'ora di tornare nelle rispettive case.

Tornai a casa, e dopo essermi fatto una doccia andai a cenare insieme ai miei genitori.
Durante la cena notai la tensione che c'era nell'aria, qualcosa non andava. I miei genitori non mi rivolsero la parola tutto il tempo e evitavano di incrociare il mio sguardo.
Finita la cena feci per andare in camera, ma mio padre mi fermò "andiamo in sala, dobbiamo parlare"
Li seguii lì e mi sedetti sul divano, mentre i due rimasero in piedi davanti a me.
Mia madre mi guardò negli occhi e senza mezzi termini mi chiese "sei gay?"
Abbassai lo sguardo e annuii, sapevo già come avrebbero reagito.
Mio padre mi afferrò con forza il braccio "stai scherzando spero. Non ti vergogni? Stai infangando tutta la nostra famiglia con le tue azioni sconsiderate. Con che coraggio baci pubblicamente un uomo? Come ti ho visto io ti potrebbe aver visto chiunque. Non ti interessa la tua reputazione?"
Non risposi, e lui mi tirò uno schiaffo. Cercò di colpirmi ancora ma mia madre lo fermò.
"Non c'è bisogno di arrivare a tanto, parliamone civilmente" si rivolse poi a me "Jinyoung, tesoro, è stato solo un momento di debolezza in cui hai frainteso il tuo cuore. Sono sicura tu non sia veramente gay"
Mio padre la spinse via "pensi che bastino solo queste parole a fargli cambiare idea? Non ha imparato la lezione neanche quando ha avuto un'esperienza diretta dello schifo in cui si è cacciato!"
Lo guardai confuso, e anche un po' stupito, non ero sicuro di aver capito bene quello a cui si riferiva.
"Perché mi guardi così? Pensavi che non ce n'eravamo accorti? Ti sei lasciato influenzare da Jaebum per tutti questi anni. Solo perché lui si mostra pubblicamente per l'essere disgustoso che è, non vuol dire che tu lo debba imitare! Ti ha trascinato in basso insieme a lui. E tu non hai imparato la lezione neanche quando hai vissuto sulla tua pelle quell'abominio di relazione, non sei disgustato dal tuo stesso rapporto con gli uomini? Mio figlio non può essere gay! Comportati in modo appropriato almeno per una volta" e dopo quella frase ricominciò a colpirmi senza sosta.








Jaebum pov.

Quella mattina feci il tragitto verso scuola da solo, ma come sempre accompagnato dalla sensazione di essere seguito.
Mi voltai continuamente per cercare qualcuno o qualcosa, ma non vidi mai nulla.

Appena varcai l'ingresso della scuola fui accolto da una sensazione negativa, come se qualcosa tentasse di dirmi di andarmene, che mi aspettavano solo disgrazie lì dentro.
Ma ignorai la sensazione e mi addentrai per i corridoi.
Mi diressi subito verso la mia classe, e nel tragitto vidi Youngjae insieme a Yuna e altre persone. Mentre lui parlava tranquillamente con gli altri, la teneva stretta a lui in un abbraccio.
Spostai lo sguardo su di lei e notai una cosa alquanto inquietante. Mi stava sorridendo, ma la cosa peggiore era che non si trattava di un sorriso malvagio o di presa in giro, bensì era un sorriso amichevole. Non trovai nemmeno una spiegazione al suo gesto, non aveva motivo per sorridermi, anzi, tutt'altro.

✦нατє нiм-ℓσvє нiм✦ GOT7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora