capitolo 2

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Faccio un respiro profondo per poi aprire la porta e intrufolarmi nella mia stanza cercando di non far rumore,sarei passata pure inosservata se quella belva della mia migliore amica non fosse rimasta con la luce aperta ad aspettarmi.
Mi sta squadrando con una sopracciglia alzata
"Capisci Elisabeth ci vogliono rinchiudere in un posto pieno di ricconi che si prenderanno gioco di noi"
"Pensa che almeno,finalmente,riusciremo a conoscere dei ragazzi.
In questo posto ci sono solo bambine"provo a confortarla sapendo quanto lei voglia provare l'ebrezza di avere una ragazzo cosa che io a differenza sua non ne sento il bisogno.
"Hai ragione"cinguettò felice
"Non sarà così male,alla fine siamo insieme" annuisco a questo pensiero.
"Quando iniziamo scuola"
"Credo domani"
"Come?cazzo giuliet che ci mettiamo"
Lei scuote la testa ridendo come una matta,perfetto ora sono pure un clown.
Incrocio le braccia sotto al seno evidenziando ancora di più il fatto che la natura sia stata generosa con me,e inizio a guardala indispettita.
"Non te la prendere,ma abbiamo le divise"continua ridendo
"Guarda sopra al letto"gli faccio una linguaccia per poi focalizzare la mia attenzione alla divisa.
Gonna corta a quadrati e camicia bianca quasi trasparente
Con questa divisa possiamo pure andare in autostrada
Scuoto la testa,alla fine a me cosa importa?
Questa è un'opportunità per conoscere il mondo e soprattutto per avere un futuro e sicuramente non la sprecherò.

Guardo il cibo che mi trovo di fronte ma non provo nemmeno ad assaggiarlo,la cuoca sta male e ha cucinato la signorina Smith quindi sarà meglio non digerire niente.
Intanto che penso guardo le ragazze dell"istituto mentre mangiano e ridono.
Perche hanno scelto me e Giuliet?
Ci sono così tante ragazze ingenue in questo posto mentre io e lei non lo siamo,ci lasciamo alle spalle un passato terribile che ci ha fatte diventare tutto tranne che buona gente.
Allora perchè scegliere noi?
Forse perchè queste ragazze anzi sarebbe meglio dire bambine per come vedono il mondo non sono ancora pronte,magari perchè non hanno carattere.
Ma se non se lo fanno a sedici oppure a quindici anni quando inizieranno a capire in che schifo ci ritroviamo?
Ho così tante domande ma poche risposte e questo fatto mi da fastidio e non poco.
Scuoto la testa cercando di pensare ad altro e nemmeno un minuto dopo mi ritrovo travolta da una furia con i capelli biondi
"Sta sera andiamo a una festa"mi sussurra ad un orecchio cercando di non farci sentire.
Scuoto la testa e la vedo sorpresa.
"Da quando rispetti le regole?"
"Domani è il nostro primo giorno di scuola" dico solo
Lei alza le spalle facendo emergere la sua parte menefreghista
"Almeno andiamo a mangiare una pizza non faremo tardi"mi supplica sempre con un tono basso
"E poi questo cibo è disgustoso"conclude con una faccia da fotografare.
Continua a supplicare per circa cinque minuti finchè non decido di chiudere il discorso sussurandole un flebile si.
La vidi sorridere vittoriosa per più dire qualcosa alla signora Smith e trascinarmi in camera.

"Potevi vestirti meglio"dice per la cinquantesima volta dopo essere scappate dalla finestra
"Ma stiamo in una pizzeria,non ha senso vestirti da troia come hai fatto tu" rispondo mentre gli indico il vestito striminzito che si è messa.
"Va bene,ti do ragione ma almeno una gonna"
La trucido con lo sguardo per poi cercare un nuovo argomento di cui parlare ma vengo fermata da un ragazzo ben piazzato.
"Piacere Lucas" non posso dire che non attiri l'attenzione con quei capelli rosso fuoco
"Io sono Marcux"dice l'altro con dei capelli molto più consoni
"Io sono Giuliet e lei è Elisabeth"dice con un lieve rossore sulle guance.
Lei che arrossisce?
Credo di essere veramente stanca e di non aver visto bene

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