capitolo 3

139 6 0
                                    

Sono sempre stata molto curiosa,basterebbe dire che una volta pensai di prostituirmi solo per capire come mai quelle ragazze vendessero il loro corpo ma venni fermata da Giuliet che con tutta la delicatezza del mondo mi ricordò che ero ancora vergine,eppure questa curiosità non mi ha mai messo nei casini fino ad ora,ma adesso che il mondo "rosa e fiori" che mi ero costruita in quella struttura sta crollando ho paura che cambieranno molte cose.
Una di queste è come i ragazzi sviano le domande che gli pongo guardandomi quasi sconcertati da quando si sono accomodati vicino a noi.
Perchè dovrebbe risultare così strano voler conoscere una persona?
Guardo i ragazzi davanti abbastanza infastidita ma continuo a provare
"Quanti anni avete"
Mi guardano un secondo per poi scoppiare in una sorona risata
"Testarda quanto bella"dice il castano mentre mi sposta una ciocca di capelli neri sfuggita al mio controllo.
Appena fa quel gesto gli incenerisco con gli occhi la mano
"E anche aggressiva"aggiunge l'altro
Rivolgo a tutte e tre uno sguardo di fuoco mentre se la ridono ma nemmeno questo ferma la mia curiosità
"Quindi quanti anni avete?"
"17 bellezza" risposero in coro mentre io sorrisi vittoriosa.
"Dove andate a scuola?"
Sentì uno sbuffo e guardai la mia amica che poco dopo mi sussurò all'orecchio
"Se continui così li fai scappare" la guardai stralunata
"Bisogna sapere chi si ha davanti"risposi forse a voce troppo alta ricevendo la risposta non da lei ma da Lucas credo
"Ha ragione lei,andiamo a Liverpool"
"Anche noi,o almeno ci andremo tra pochissimo tempo"
"Perfetto avete già dei amici in quella scuola"ammicò Lucas mentre l'altro mi fa un occhiolino.
Giuliet si alzò di scatto facendo sì che il suo vestito già abbastanza corto si alzasse notevolmente facendo notare le sue lunghe gambe e mi costrinse a fare lo stesso.
Sbuffai notando la differenza di altezza tra noi due anche senza tacchi  e molto probabilmente lo fecero anche gli altri mettendosi a ridere.
"Quanto sei bassa?"chiese il rosso tra una risata e l'altra
"1 e 58" rispose Giuliet al posto mio mentre io arrossì per il troppo imbarazzo
"Piccina" li trucidai con lo sguardo per poi allontanarmi con Giuliet non prima di avergli sussurrato un leggero saluto,sono stronza ma sicuramente non maleducata

"Hai visto quanto è carino quello castano?Marcux se non erro"
Scuoto fortemente la testa
"Troppo normale peri i miei gusti"
"E invece Lucas?"
"Non ho bisogno di un ragazzo"
La sento sbuffare
"Non dirmi che non vorresti vivere certe esperienze"mi dice alzandosi dal suo letto per intrufolarsi nel mio
"Dipende con chi,loro due non mi hanno colpito"
Scuote la testa
"Dovresti accontentarti nella vita"
Questa volta fui io a negare
"Credo ancora nell'amore.
Ora dormi"
La sento sbuffare ma in un secondo si addormenta occupando più di metà letto.
Dovresti accontentarti
Davvero siamo arrivati a questo punto?
Siamo arrivati a metterci con un ragazzo solo perchè non si vuole stare da sole oppure per dimenticarne uno?
Questa è una delle epoche dove non si lotta più per ciò che si vuole,una epoca dove si gioca con le persone e ci si sofferma solo sull'apparenza.
Per questo non mi sono mai sentita adatta per questa epoca,sono sempre stata diversa dalle solite ragazze che vanno  in giro tranquillamente con vestiti corti a festeggiare fino alle cinque del mattino anche perchè le regole lo vietano e anche se non sembra porto rispetto a quella donna che mi ha cresciuta anche se la stessa cosa non vale per Giuliet.
Un 'altro punto a mio favore è che ho  sempre preferito restare a casa sotto le coperte a leggere un libro e sognare di esserne  protagonista.
No non mi sarei accontentata.
Credo nell'amore anche se sono sicura che questo sentimento mi distruggerà.

Kiss meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora