Kiss me

capitolo 11

Chi ha inventato questo posto infernale che chiamano scuola?
Cerco di stare attenta mentre il professore spiega prendendo degli appunti impeccabili ma la stessa cosa non si può dire di Giuliet che è rimasta per tutta la lezione a guardare fisso il cellulare
"Ma con quel ragazzo?"gli sussuro,cercando di non farmi sentire dal professore.
Dio se sono curiosa
"Ma nulla di che, è simpatico e gentile e amorevole e.."
"Ne sei innamorata"affermo interropendo il suo monologo
"Potrebbe essere prugna"
Bene
Gli rivolgo un sorriso facendole capire quanto io ne sia felice,alla fine è sempre stata lei quella più scettica nell'amore.
"Cos'è per voi l'amore" dice la professoressa avendo l'attenzione della classe per la prima volta nella giornata
L'oca che non ho ancora capito come si chiama alza la mano
"Jessica"
Ha pure il nome da troia
Scuoto la testa scacciando i ricordi che mi riporta quel nome
"Mi vieni un nome"
La professoressa la sprona con lo sguardo di continuare
"Alexander"dice con uno sguardo strano.
Mi giro per vedere la mia compagna di banco che finge con le mani un gesto di vomito facendomi ridacchiare.
"Per me è scopare"risponde un ragazzo probabilmente bocciato e riceve dalla professoressa uno sguardo scocciato.
"E per te Elisabeth?"
Mi fermo un secondo a pensare
Amare
Non credo di aver ancora provato questo sentimento così importante capace di darti tutto come anche distruggerti ,alla fine di Lucas sto cercando di convincermi che mi piace anche se so benissimo di non provare assolutamente nulla.
Poi mi vengono in mente gli occhi di quel ragazzo che con un solo sguardo riesce a procurarmi dei lunghi brividi lungo il corpo,che riesce a farmi saltare i nervi in un secondo ma a  farsi perdonare in meno.
Eppure credo che questa sia solo attrazione fisica e niente di più o almeno così spero.
Cos'è l'amore?
È quella persona che si preoccupa per te e che ti tratta come se fossi la cosa più bella a mondo.
È quella persona che ti protegge da tutto e tutti.
È quella che non ti giudica.
È la persona che ti ama per come sei,che puoi dire o fare di tutto ma non ti lascia sola.
Quella persona che vuole la tua felicità a qualsiasi costo.
Che con solo uno sguardo ti rallegra la giornata e con un semplice tocco fa calmare i ricordi che ti bruciano ancora sulla pelle.
"Credo che siamo troppo piccoli per saperlo,forse dovrebbe dircelo lei" mi limito a dire non volendo rivelare i miei pensieri così confusi
"Forse hai ragione anche se alla fine l'amore non ha età;ti puoi innamorare a dodici anni o persino a otto,il vero problema è che per l'età non si vive a pieno questo sentimento.
Volete sapere cos'è l'amore?
Beh è una continua lotta,prima te ne innamori e corteggi quella persona e,se ricambiato,finalmente sarà tua e a questo punto tutti credono che la parte più difficile sia passata eppure non è così.
No non mi guardate così ragazzi adesso per voi è molto più facile avere una ragazza,vi basta portarla a prendere il gelato ma nella nostra epoca era diverso,il ragazzo veniva sotto casa tua a cantare un senerata e ti riempiva di rose non di quei regali costosi che tutte le ragazze adesso vogliono,a quell'epoca ci accontentavamo di poco"
Guardo la professoressa mentre parla e non posso fare a meno di essere invidiosa,avrei preferito vivere nell'epoca che lei stava descrivendo piuttosto che questa
"Sapete perché oggi molte coppie si lasciano?
Vi faccio un esempio,la donna o l'uomo è una paio di scarpe nuove che desiderate da tempo ma una volta avute,dopo poco tempo,iniziate a trattarle come una cose di poca importanza non ricordandovi di quanto avete penato per averle e quelle,trattate così male,si rovineranno molte prima.
Ecco e proprio così che questa generazione ragione,una volta che avete una cosa non lottate più per quella arrivate persino a trattare quella persona come un ogetto cosa che sicuramente non è perdendo così una delle cose migliori che vi potesse capitare.
Cos'è l'amore?
Una continua sfida,amare quella persona fino alla sfinimento e cercare di tenerla accanto come se fosse la cosa migliore che vi potesse capitare.
È una sfida anche perchè sai quante persona vorranno la tua preda?
Non siete gli unici nel pianeta ricordatevelo"
Scuote la testa come per prenderci in giro e come dargli torto alla fine
"Un'altra cosa,quando iniziate a frequentare un ragazzo non pensate subito che andrà male cosi è ovvio che il successo non sarà garantito.
Sorridete e fate di tutto per farlo andare bene" detto questo se ne va lasciandoci con la bocca aperta.
Mentre nella mia testa iniziano una serie di dubbi
E se avessi sbagliato io ad approcciarmi con Lucas?
Dovrei riuscire con lui e magari cambiare il mio atteggiamento ma perchè allora il mio corpo si rifiuta persino di pensare a un nuovo appuntamento con quel ragazzo?
Ma sopratutto perchè mentre la professoressa parlava io pensavo a Alexander?

"Hey lucas mi chiedevo se volevi uscire di nuovo con me"gli chiedo incerta prima che inizi ad allenarsi
"Mi stai chiedendo un'appuntamento" mi risponde mentre si appoggia a un muro così da non farmi vedere i ragazzi dietro di lui che ci guardano curiosi.
Divento subito rossa
"Beh si ma se non vuoi."mi gratto la testa presa dall'agitazione
Perchè l'ho fatto?
"Certo che voglio piccola"mi risponde baciandomi una guancia
"Ora però devo andare,poi decidiamo bene quando"
Annuisco contenta perché alla fine lo sono,lui mi fa stare bene come nessun'altro riesce eppure quei occhi che mi stanno fissando da dietro mi fanno provare molte più emozioni con un semplice sguardo che quelle che fa il ragazzo che gioca abbracciandomi.
Sento qualcuno che mi solleva e mi mette sulle spalle come se fossi un sacco di patate;annuso l'odore che ormai riconoscerei anche tra mille
Menta e sigarette
"Alexander lasciami"gli urlo mentre esce dalla scuola dandogli dei pugni sulla schiena che a quanto pare non sente minimamente.