Appuntamento a Capitol City

Capitolo 3

La notte in treno era sempre molto difficile, perchè avevo paura che i Tributi mi uccidessero durante la notte. Ovviamente questo non accadeva mai, ma la paura c'era. Quel giorno saremmo arrivati a Capitol City, e loro avrebbero iniziato l'addestramento. Stando in pubblico non potevo mettermi abiti "normali" perciò dovetti truccarmi e acconciarmi i capelli prima di poter andare a fare colazione. Cosa che feci con dieci minutidi ritardo. I due giovani ragazzi erano già in cucina quando arrivai, perfettamente vestita. Quando li vidii provai, stranamente, gelosia. Almeno loro potevano vestirsi comodamente, io invece dovevo passare ore al bagno prima di uscire in pubblico. 'Buon giorno' dissi, 'Ciao' mi disse Andrew, Ellie non mi rivolse parola. Che le avevo fatto? non che fosse colpa mia che i giochi sono in corso e che il loro Distretto è il meno preparato nel addestramento dei Tributi. Certo ero stata io ad estrarre il loro nome dalla boccia, ma non era colpa mia se il loro nome c'era. Ad ogni modo cominciai la conversazione con Andrew 'Ma i tuoi capelli sono veramente verdi e così ricci?' mi chiese, che ibarazzo pensai adesso persino i Tributi prendono in giro il mio modo di vestire, che poi è il modo di vestire di tutti, a Capitol City. 'Ehm, no. I miei capelli sono biondi, ma il modo di vestire, e mia madre, mi obbligano a renderli così. Ma delle volte li ho fatti anche rosa, arancioni...e blu.' risposi 'Sono belli.' 'Cosa?' 'I tuoi capelli. Secondo me sono belli, sia al naturale che così.' mi disse. 'Beh se vuoi dopo, dato che li devo lavare, ti faccio vedere come sono in realtà.' 'Perchè no.' mi disse. Che cosa meravigliosa, ma perchè mi sto innamorando di un Tributo? Cosa mi sta saltando in testa? 'Vieni con me a fare colazione?' è la sua domanda a riportarmi alla realtà 'Si, arrivo subito.'.

Ci avviciniamo al tavolo da buffet dove ci sono tutti i tipi di cornetti, latte, ciambelle e salse, carne, uova... tutte cose che io, se volessi, potrei mangiare tutti i giorni, ma dall'espressione di Andrew capisco che alcune di quelle cose lui non le ha mai viste. Le nostre vite devono essere proprio diverse. Io sono nata e cresciuta a Capitol City, viziata sin dai primi anni di vita. Mangiavo tutto quello che volevo, quando volevo. Studiavo privatamente e mi laureai a 15 anni. Mentre lui è nato in una catapecchia nel Distretto, il cibo scarseggia e scarseggiava, tutti frequentavano la stessa e unica scuola del Distretto e se gli parlassi della mia laurea, lui non saprebbe nemmeno cos'è.

Dopo aver preso qualche cosa da mangiare, ci sedemmo a un tavolo e cominciammo a mangiare. 'Allora, a te non piace vestirti così?' mi chiese, 'In realtà no. Io sono molto più umile nel modo di vestire. Detesto questo abbigliamento, ma sopratutto quest'acconciatura.' 'E allora cambiati.' 'Si, penso che lo farò. Aspetta un attimo.'. Appena fuori dall vagone cucina corsi nella mia stanza, mi tolsi il vestito e lo buttai sul letto. Lavai immediatamente i capelli e tolsi il trucco, rimanendo al naturale. Mi misi un paio di pantaloni una maglietta e tornai nel vagone cucina. 'Wao, sei davvero più bella così.' 'Grazie mille' risposi, con un gran sorriso. 'Non vorrei guastarvi la festa piccioncini, ma siccome io volgio sopravvivere, vorrei sapere dov'è il nostro mentore.' ci disse Ellie, nel modo più duro possibile. 'Il vostro mentore lo conoscerete al campo d'addestramento. Ma potete sempre scegliere.' 'In che senso?' 'Beh, io prima di iniziare a estrarre giovani innocenti per la Mietitura ho lavorato al campo d'addestramento. Certo solo un anno, quando ancora studiavo, ma so come si comporta un mentore.' 'Io accetto alla grande' disse Andrew, 'Mh, meglio di niente.' rispose Ellie 'Fantastico. Domani inizia l'addestramento, oggi vorrei parlare con voi in privato. Uno di voi si dovrà presentare da me alle quattro, scegliete voi. Adesso, vado a farmi una doccia, a dopo.' Scambiai uno sguardo con Andrew, il quale rispose con un sorriso. E che sorriso.