Mi svegliai con un raggio di sole che faceva capolino dalla finestra, e puntava dritto verso la mia faccia. 'Mhh...che sonno. Ieri non sarei dovuta stare sveglia fino alle due di notte a leggere il finale di quel libro; Ma che ci posso fare se era meraviglioso?' Guardai l'ora della sveglia sul comodino: 8:15. 'Ma dai! è anche presto! Pensavo fossero le undici o mezzogiorno, nemmeno quando vado a letto tardi mi riesco a svegliare alle undici.' drin drin drin 'Ma cosa? Ah, giusto avevo messo la sveglia alle 8:20. Poco male, basta spegnerla.' Mi sembrava una bella giornata fino a quando non mi ricordai della litigata con Andrew. 'Che faccio ora? Vado a vedere dove è, oppure vado diretta a fare colazione? Ma domanda più importante: perchè parlo da sola?' Presi dall'armadio un pantalone molto comodo, della serie "vado a fare colazione e poi torno a letto." E una maglietta che potrebbe essere scambiata per un pigiama. Stavo per andare dritta verso la sala pranzo, quando mi girai ed andai a vedere Andrew e Ellie. La prima stanza era quella del Tributo femmina, perciò bussai e dissi 'Buongiorno, Ellie. Vieni a fare colazione?' nessuna risposta 'Bene, immagino che tu sia già andata a mangiare. A dopo.' Andai perciò alla stanza di Andrew. Bussare o non bussare? BUSSARE. ORA. toc, toc. 'Andrew sono Kasey. Vieni a mangiare? Ho anche chiamato Ellie, ma non mi ha risposto, e penso che sia già andata a mangiare.' silenzio 'Andrew?' . Mi preoccupai. Che cosa gli era successo? Nulla, non gli era successo nulla. Era solo andato a mangiare, con Ellie. Senza avermi chiamato. 'Stronzo...' dissi a bassa voce e diedi una botta alla porta. Passai in camera e mi cambiai alla velocità della luce. Non mi misi nulla di elegante, ma qualcosa di decente. Mi truccai abbastanza da essere carina; pettinai i miei capelli, lisci e di colore biondo cenere. Andai dritta in sala da pranzo, dove trovai Ellie e Andrew seduti uno accanto all'altra. 'Buongiorno.' dissi, cercando di non sembrare arrabbiata. 'Giorno.' disse Ellie. Allora sono solo io che le sto antipatica, non tutto il mondo... 'Buongiorno.' disse Andrew arrossendo in volto. 'Allora, oggi vi siete alzati presto.' affermai 'Si...' rispose Andrew. Che dopo la litigata avesse passato la notte da Ellie? Non credo, ma la anche piccola possibilià non era da escludere. 'Bene, grazie per avermi informato. Comunque Ellie oggi ci dovrebbe essere il nostro allenamento, sempre se ti va di venire. Si insomma, ieri ti sei addormentata.' dissi a Ellie, se non voleva fare l'allenamento bastava dirlo. 'Si certo, passerò alle cinque.' rispose. 'Andrew dopo posso chiederti una cosa?' domandai , 'S-...' 'In privato.' 'Oh, ehm...okay.' disse. 'Bene' risposi 'Avete già fatto colazione?' fecero cenno di no con la testa 'Fantastico! Allora vado a prendere qualcosa e poi mangiamo tutti insieme!' Presi un bel cornetto con la crema, al diavolo la linea; un caffellatte; delle piccole rotelle di...qualcosa. Avevo fame non mi andava di pensare a cosa mangiare. 'Allora ragazzi, ho una domanda che ci può aiutare, o meglio può aiutare me nel vostro allenamento. Voi vi conoscevate prima di essere estratti alla mietitura?' Domandai, e stranamente fu Ellie rispondere 'Di vista. La scuola al Distretto è unica, perciò tutti più o meno si incontrano; poi crescendo abbiamo fatto due lavori differenti, che non ci fecero mai conoscere bene.' 'Che lavori facevate?' chiesi, 'Io cucivo dei vestiti per gli abitanti che riuscivano a pagare.' Bene, siamo a cavallo...' Io, invece mi occupavo di caccia, si insomma. Non che fosse consentita, ma così avevo qualcosa da mangiare.' rispose infine Andrew. 'Okay, è sui vostri punti di forza che dobbiamo lavorare. Allora Andrew tu sarai abbastanza forte da colpire qualcuno e stordirlo e di preparare delle trappole, no? Perché non è necessario che siate voi ad uccidere, perché potete anche stordire gli altri tributi e lasciare che siano altri ad ucciderli.' 'Ehm, si, non voglio uccidere; e le trappole sono abbastanza semplici da fare, ma le posso migliorare.' 'Tu Ellie sei in grado di mimetizzarti? Che so, nasconderti?' 'Io non ho doti o abilità particolari, però credo che al campo di addestramento troverò qualcosa che fa per me...' 'Bene è proprio di questo che parleremo oggi pomeriggio, ora scusami, ma...Andrew puoi venire un attimo?' Chiesi educatamente ad Andrew, 'Si' uscimmo dal vagone cucina e ci dirigemmo in un punto privato, che solo io conoscevo 'Kasey, se è per la cosa di ieri sera, ti chiedo nuovamente scusa' 'Andrew, tu hai sbagliato, ma la mia reazione è stata esagerata. Scusami anche tu.' 'Non sei più arrabbiata con me?' mi chiese incredulo 'No...' risposi. Si avvicinò per baciarmi, le sue labbra erano a pochi centimetri dalle mie, quando 'Ieri sera hai passato la notte con Ellie?' domandai, 'Cosa?! Certo che no!' 'Sicuro?' 'Mai stato così sicuro in vità mia, c'è anche il mio letto disfatto, segno che ho dormito lì.' rispose, era davvero sincero. 'Un altra cosa' dissi 'Di che mi vuoi accusare ora?' rispose ridendo 'Baciami.'
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Appuntamento a Capitol City
FanfictionCosa sarebbe successo se Katniss e Peeta fossero morti? Che fine avrebbero fatto Haymitch, Effie, Finnick e molti altri? Leggete questa storia per scoprirlo! Kasey Trinket, adolescente capitolina, odia la sua vita; o meglio odia il suo stato social...